"Casa, cara casa" la gestione costa più di mille euro al mese - QdS

“Casa, cara casa” la gestione costa più di mille euro al mese

Michele Giuliano

“Casa, cara casa” la gestione costa più di mille euro al mese

mercoledì 30 Maggio 2018

Federconsumatori: “Acquisto case in calo, le spese per il mantenimento continuano a salire”. Sono in aumento i costi legati alla manutenzione, incide il caro bollette 

PALERMO – Quanti stipendi servono in media per l’acquisto di una casa? Nonostante il prezzo delle abitazioni diminuisca, per coronare il sogno di avere un’abitazione di proprietà bisogna mettere da parte ancora 17,5 annualità di stipendio. Ma una volta comprata la casa bisognerà anche mantenerla e anche qui le spese non sono affatto una passeggiata.
 
A fare i conti su quella che rappresenta la spesa principale a cui i cittadini devono far fronte ci ha pensato l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori che, come ogni anno, ha monitorato le spese per la casa ed i costi ad essa connessi.
 
I costi relativi al mantenimento di una casa (un appartamento-tipo, di 90 metri quadri in una zona semicentrale di una grande area metropolitana) nel 2018 risultano pari a 1.701,41 euro al mese per un appartamento in affitto (+0,5% al mese rispetto al 2017) e 1.118,80 euro al mese per un appartamento di proprietà (+0,8% al mese rispetto al 2017).
 
Sebbene i costi delle abitazioni siano in calo, le spese per il mantenimento continuano a salire. Tale andamento è dettato principalmente dalla crescita delle spese relative all’energia elettrica, al servizio idrico ed alla telefonia. Il problema dei costi per casa, “è reso ancora più grave dalla situazione di crisi vissuta dalle famiglie, il cui reddito non aumenta a sufficienza per far fronte all’incremento delle voci di spesa, a partire da quelle relative all’energia ed all’acqua – afferma Emilio Viafora, presidente della Federconsumatori -. Per questo è urgente che il governo, non appena sarà insediato, avvii un serio piano casa, prevedendo investimenti per la messa in sicurezza, per il risparmio energetico e per gli interventi antisismici”.
 
Una necessità resa evidente dalle continue scosse che si verificano in Centro Italia, che rappresenterebbe anche, specifica l’associazione, una utile opportunità per creare occupazione e per ricostruire un tessuto urbano e sociale in un’area che, da troppo tempo, aspetta interventi di rilancio. “Non dimentichiamo, infine, che il problema abitativo riguarda soprattutto i giovani senza lavoro. A loro il Governo deve dare risposte concrete, creando nuove opportunità per una crescita stabile, che consenta loro di accedere ad una occupazione di qualità ed al credito”, conclude Viafora.
 
Da considerare che i rincari sono in un costante trend di aumento. Infatti già il segno più lo si era registrato nel 2017 e lo aveva segnalato sempre Federconsumatori. “La casa si conferma come il patrimonio principale, ma anche la fonte delle maggiori spese per i cittadini. Tale problema è reso ancora più grave dalla situazione di crisi vissuta dalle famiglie, il cui reddito non aumenta a sufficienza per far fronte all’incremento delle voci di spesa, a partire da quelle relative all’energia ed all’acqua. Per questo è urgente che il Governo avvii un serio piano casa, prevedendo investimenti per la messa in sicurezza, per il risparmio energetico e per gli interventi antisismici” avevano evidenziato già a suo tempo Federconsumatori e Adusbef.
 
Ad incidere pesantemente sicuramente le bollette energetiche. Il Codacons recentemente ha diffuso uno studio che attesta come queste tariffe siano fortemente cresciute in Italia negli ultimi 10 anni, a causa di un abnorme aumento della tassazione sulle bollette a carico delle famiglie. Nel 2008 una famiglia tipo spendeva per l’elettricità 464 euro all’anno, mentre oggi la spesa media è pari a 533,73 euro, ossia +69,7 euro su base annua, con un incremento in 10 anni del +15%.

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