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Una città che ha trovato in arte e bellezza un’occasione di riscatto e slancio turistico

Paola Giordano

Una città che ha trovato in arte e bellezza un’occasione di riscatto e slancio turistico

sabato 09 Giugno 2018

I principali siti web specializzati in viaggi hanno già incoronato il capoluogo siciliano come una delle mete preferite per l’estate. La cultura rappresenta il pilastro su cui Palermo ha costruito il proprio rilancio internazionale 

Si ringraziano:
– Autorità di Sistema Portuale di Sicilia Occidentale
– Comune di Palermo
– Università di Palermo
 

 
PALERMO – “Non saprei descrivere con parole la luminosità vaporosa che fluttuava intorno alle coste quando arrivammo a Palermo, in un pomeriggio stupendo. La purezza dei contorni, la soavità dell’insieme, il degradare dei toni, l’armonia del cielo, del mare, della terra… chi li ha visti una volta non li dimentica per tutta la vita”. Il capoluogo siciliano che Goethe nel 1787 si trovò davanti era sicuramente diverso da com’è adesso, ma una cosa è certa: Palermo non è una città che si dimentica facilmente se la si è vissuta.
 
Non per niente si rivela, secondo i dati resi noti dall’agenzia di viaggio online Edreams, la meta preferita degli italiani per l’estate che è alle porte. Dati confermati anche dai numeri relativi alla stagione estiva presentati dalla stampa dalla Gesap, società che gestisce l’aeroporto Falcone-Borsellino: saranno 21 le nuove rotte (per un totale di 97 tratte) che collegheranno Palermo a 21 Paesi e oltre sei milioni e mezzo i passeggeri a fine anno, con un incremento del 15,7 per cento rispetto al 2017. Stando alle previsioni della società aeroportuale di Punta Raisi, il muro dei 700 mila passeggeri in transito sarà infranto nei mesi di luglio, agosto e settembre.
 
Una stagione da record, insomma. Come da primato è il fitto calendario di 783 eventi, in continuo aggiornamento, incentrato su quella che da sempre è la peculiarità delle mille anime di Palermo: l’accoglienza e l’interculturalità. Perché il capoluogo siciliano esprime la propria bellezza nell’incontro tre le diverse culture che l’hanno attraversata, dominata, plasmata, vissuta. Ed è proprio questa una delle motivazioni che hanno portato il ministero dei Beni culturali e del Turismo a sceglierla quest’anno la città come Capitale italiana della Cultura tra una rosa di valide candidate. Un onore che sa anche di riscatto per una città – e per un’Isola – che da decenni porta sulle spalle il flagello di essere identificata solo come la culla dove è nato ed è proliferato il fenomeno mafioso. Palermo, infatti, è sì segnata da un triste passato, ma oggi più che mai è anche tanto altro. È sole e cielo, è mare e montagna, è arte e cultura, è bellezza: le migliori risposte di un popolo che quotidianamente alza la testa di fronte a quel “puzzo del compromesso morale” denunciato da una delle figure più rappresentative di tale cambiamento, il giudice Paolo Borsellino.
 
Su queste stesse risposte è stato costruito l’architrave del ghiotto calendario di eventi spalmati nell’arco dell’anno, scaricabile sul sito www.palermocapitalecultura.it.
 
All’attivo sono molte le manifestazioni già svolte, ma tanti sono ancora gli appuntamenti da non perdere: dopo il ritorno a Palermo di “Donna Franca Florio”, celebre ritratto del pittore Giovanni Boldini, esposto a Villa Zito dal 16 marzo al 20 maggio, tra gli eventi più attesi c’è la celebre biennale d’arte contemporanea itinerante Manifesta, fondata negli anni Novanta dalla storica dell’arte olandese Hedwing Fijen allo scopo di reinterpretare le strutture socio-economiche e culturali delle città attraverso un dialogo continuo tra arte e società. Giunta alla dodicesima edizione, la mostra, intitolata “Il Giardino Planetario. Coltivare la Coesistenza”, si aprirà il 16 giugno e si protrarrà fino al 4 novembre e avrà la sua roccaforte presso il Teatro Garibaldi.
 
Ancora in corso presso il Real Albergo dei Poveri – e lo sarà fino al 9 settembre – è la mostra fotografica “Robert Capa Retrospective”, dedicata alla figura di spicco del fotogiornalismo del XX secolo. Fino a domani la splendida cornice dell’Orto Botanico ospiterà “Una marina di libri”, la quattro giorni promossa dal Ccn Piazza Marina & Dintorni in collaborazione con le case editrici Navarra e Sellerio e la Libreria Dudi, incentrata sul tema dell’oralità.
 
Il corposo calendario di eventi che la città ha in serbo per i suoi abitanti e per i migliaia di turisti che soggiorneranno in città è anche un’occasione per poter visitare le splendide chiese e i sontuosi palazzi che si ergono nel ricchissimo centro storico, riconosciuto nel 2015 come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco: dal Palazzo dei Normanni e dalla sua Cappella Palatina alla Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, dalla Cattedrale al Ponte dell’Ammiraglio sono tanti, infatti, i luoghi palermitani che meritano di essere scoperti.
La Capitale delle culture è pronta ad accogliere tutti nel suo museo a cielo aperto. Non si può non accettare l’invito perché “chi ha visto una volta il cielo di Palermo non potrà mai più dimenticarlo”.

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