Migranti: i pasticci del governo pentaleghista - QdS

Migranti: i pasticci del governo pentaleghista

redazione

Migranti: i pasticci del governo pentaleghista

lunedì 09 Luglio 2018

Smentita del Ministero della Difesa, retto da Elisabetta Trenta del M5s, riguardo alle esternazioni su Innsbruck del vicepremier Salvini, costretto a fare marcia indietro. Il tentativo di arginare mediaticamente il successo delle magliette rosse

Sui migranti il governo pentaleghista continua a pasticciare.
 
Ieri il ministro dell’interno Salvini, dopo che a Messina 106 migranti soccorsi da un pattugliatore della missione Eunavformed erano stati accolti da centinaia di magliette rosse, aveva lanciato via twitter uno dei suoi proclami: "Giovedì porterò al tavolo europeo di Innsbruck (dove si svolgerà il vertice dei ministri dell’Interno Ue) la richiesta di bloccare l’arrivo nei porti italiani delle navi delle missioni internazionali. Purtroppo i governi italiani degli ultimi cinque anni avevano firmato accordi perché tutte queste navi scaricassero gli immigrati in Italia".
 
Il Ministero della Difesa, retto da Elisabetta Trenta del M5s, era stato costretto a smentire le affermazioni del Ministro dell’Interno: "Eunavformed è una missione europea ai livelli Esteri e Difesa, non Interni. Ciò che va cambiato sono le regole di ingaggio della missione e per farlo occorre farlo nelle sede competenti, non a Innsbruck".
 
In serata Salvini, parlando a una festa della Lega nel bresciano, aveva aggiustato il tiro: "Giovedi sarò alla riunione dei ministri dell’Interno europei e a Innsbruck e porterò la voce del 99% degli Italiani. Le donne e bambini che scappano dalla guerra trovano posto in Italia, per tutti gli altri posto non ce n’è".
 
Continuano insomma le fibrillazioni nel governo che tenta di arginare mediaticamente l’indubbio successo dell’iniziativa delle magliette rosse, che ha saldato la sinistra e il mondo cattolico – ma anche molti esponenti del M5s che non gradiscono la deriva del movimento appiattita sulla svolta razzista della Lega – sui temi della solidarietà umana.
 
Altri pasticci del governo pentaleghista erano venuti con un tweet del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli che, parlando ancora dello sbarco di Messina – senza ovviamente parlare delle magliette rosse – aveva accusato: "Ce lo impone il folle accordo europeo Sophia con cui Renzi ha svenduto gli interessi dell’Italia".
 
La risposta era arrivata subito dal capogruppo del Pd alla Camera Graziano Delrio che spiegava: "Caro Danilo Toninelli, l’accordo da cambiare è quello di Dublino, quello votato dalla Lega a vantaggio degli amici di Matteo Salvini del gruppo di Visegrad".
 
Delrio è stato costretto a ricordare a Toninelli come "Con accordi di Sophia e Themis si ridistribuiscano in ambito Ue costi e responsabilità dei salvataggi"
 
"Insomma – ha concluso Delrio – ancora una volta è Salvini il problema".
 
E stamattina Salvini incontra Mattarella, il quale gli ha già fatto sapere che non parlerà di magistratura dopo la bufera sui conti della Lega.
 
Quasi certamente, però, il Capo dello Stato chiederà conto a Salvini dei pasticci sui migranti.
 
Il tema sottotraccia, convitato di pietra, è quello dell’allontanamento dell’Italia dal tradizionale asse franco-tedesco in favore delle posizioni più intransigenti dei paesi di Visegrad che hanno chiuso le frontiere.
 
Subito dopo, Salvini vedrà il premier Giuseppe Conte per mettere a punto la proposta dell’Italia al vertice dei ministri dell’interno Ue che si terrà giovedì a Innsbruck.
 
E’ il primo summit di rilievo del semestre a presidenza austriaca, dopo il siluramento della riforma del Trattato di Dublino sull’asilo ad opera di Italia, Spagna e gruppo di Visegrad.

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