Migranti: Miccichè, "Salvini stronzo". Martina, "Di Maio dice cose false" - QdS

Migranti: Miccichè, “Salvini stronzo”. Martina, “Di Maio dice cose false”

redazione

Migranti: Miccichè, “Salvini stronzo”. Martina, “Di Maio dice cose false”

venerdì 24 Agosto 2018

Dopo tweet e post su Fb il Presidente dell'Ars si è recato a Catania con la Commissione regionale Sanità. Per il segretario dem un disastro il "ricollocamento volontario" voluto in Europa dai pentaleghisti. Durissimo anche Grasso: "Esci dal Viminale"

"Salvini, non agisci così perché intollerante o razzista. Perché nel lasciare 150 persone per tre giorni in balìa di malattie e stenti su una nave non c’entra niente la razza o la diversità, c’entra l’essere disumani, sadici. E per cosa poi, per prendere 100 voti in più? Salvini, fattene una ragione, non sei razzista: sei solo stronzo".
 
Lo ha scritto su Twitter il presidente dell’Assemblea regionale Siciliana e commissario regionale di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Micciché, sul divieto di sbarco dei 150 migranti da nave Diciotti a Catania.
 
 
Inoltre, sulla propria pagina di Facebook, Miccichè ha scritto: "Matteo Salvini, dici di non temere l’intervento del Presidente della Repubblica, quello del Primo Ministro, o quello di un Procuratore. Io non ti auguro un’indagine per sequestro di persona. Ti auguro di riuscire a provare vergogna".
 
"Non so come – ha aggiunto – tu riesca a dormire al pensiero di quanta sofferenza si stia procurando nel tuo nome. Salvini, non ti stai comportando da Ministro di una democrazia occidentale, civile: non stai difendendo i confini d’Italia, perché persino l’ultimo dei soldati in guerra avrebbe pietà di un civile inerme, ferito, indifeso".
 
Dopo i messaggi sui social Miccichè ha raggiunto il porto di Catania: "Sono qui – ha detto ai giornalisti, senza rispondere alle loro domande sugli attacchi a Salvini – con la Commissione Sanità dell’Ars, la presidente Margherita La Rocca Ruvolo, e altri componenti".
 
Per la cronaca,  Margherita La Rocca Ruvolo al termine di una sua visita a bordo della Diciotti insieme con il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, ha raccontato che "I migranti hanno cominciato stamattina uno sciopero della fame perché non ne possono più".
 
"Soltanto in dieci – ha aggiunto – hanno mangiato. Hanno anche rifiutato gli integratori alimentari. Le donne, che sono 11, hanno chiesto una visita ginecologica perché sono state più volte stuprate questi due anni di viaggio".
 
 
Durissimo anche Pietro Grasso, leader di Leu: "Salvini libera gli ostaggi ed esci dal Viminale: solo i criminali e i terroristi sequestrano esseri umani e li trattengono fino a che non vengono accolte le proprie condizioni. L’Italia è uno Stato di diritto, non questo schifo".
 
Attacchi anche a Di Maio da parte del segretario dem Maurizio Martina: "Dica la verità agli italiani: in Europa questo governo ha sostenuto il ricollocamento volontario vendendo in casa nostra questa scelta come una grande svolta. Nulla di più falso. Con la volontarietà di queste scelte non si cambia il quadro europeo e la verità è che il governo fa ancora una volta il forte con i deboli nel Mediterraneo ma il debole con i forti a Bruxelles".
 
"L’incapacità di questo Governo – ha concluso Martina – ha condotto l’Italia sull’orlo del baratro".
 
Intanto le associazioni del Tavolo Asilo in una lettera aperta hanno chiesto "con urgenza al Governo italiano di autorizzare lo sbarco delle 150 persone ancora a bordo della nave Diciotti".
 
Le associazioni e gli organismi che aderiscono al Tavolo sono: A Buon Diritto, ACLI, ActionAid, Amnesty International Italia, ARCI, ASGI, Caritas Italiana, Casa dei Diritti Sociali, Centro Astalli, CIR, Comunità di S.Egidio, CNCA, Emergency, Médecins du Monde Missione Italia, Mediterranean Hope (FCEI), MEDU, Oxfam Italia, Save The Children, Senza Confine.
 
E ci potrebbe essere in atto uno sciopero della fame da parte dei migranti a bordo.
 
"Ho chiesto alla capitaneria di salire sulla nave – ha detto l’ex presidente della Camera Laura Boldrini – e l’ammiraglio gentilmente mi ha risposto di aspettare. Poi mi ha richiamato per dirmi che c’erano dei problemi a bordo perché i naufraghi non avevano accettato il cibo e che dovevo aspettare".
 
"Se questo rifiuto – ha aggiunto – corrisponde a uno sciopero della fame non saprei, ma questa situazione che mi è stata descritta come problematica ha fatto sì che non potessi ritornare a bordo. Resto in attesa di avere ulteriori sviluppi".

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