Innovazione pmi, si sbloccano i finanziamenti - QdS

Innovazione pmi, si sbloccano i finanziamenti

Michele Giuliano

Innovazione pmi, si sbloccano i finanziamenti

martedì 04 Settembre 2018

Dalla Regione arriva la prima tranche di stanziamenti per 1,6 milioni a una ventina di imprese siciliane. Dopo quasi un anno parte la misura 1.1.2 sul “Sostegno per l’acquisto di servizi per l’innovazione"

PALERMO – Finalmente si potrà procedere con la misura 1.1.2: è stato approvato l’elenco dei primi 20 progetti ammissibili a finanziamento per l’acquisto di “servizi per l’innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale delle imprese” del Po Fesr Sicilia 2014/2020, visionate secondo l’ordine cronologico crescente a partire dall’orario di apertura dello sportello, previsto nell’avviso, dalle ore 12 del 23 luglio 2017 alle ore 11,59 del 2 agosto successivo.
 
Per questi primi venti progetti la misura prevede al momento lo stanziamento di 1.622.775,50 euro, su un totale di poco più di 28 milioni, per un contributo massimo per singola azienda di 100 mila euro.
 
L’avviso è stato pensato per finanziare la realizzazione di progetti di investimento finalizzati al sostegno, all’acquisizione di competenze da parte delle imprese che permettano l’avvio e il consolidamento di un percorso di innovazione, attraverso tutta una serie di possibilità. In primis, progetti di investimento in innovazione di prodotto/servizio, di processo, organizzativa e commerciale o il finanziamento di costi di brevettazione di idee innovative, di costi connessi alla prototipazione, di costi connessi allo sviluppo delle competenze digitali (e-skills), rimanendo all’interno di uno degli ambiti tematici della ‘Strategia regionale dell’Innovazione per la Specializzazione Intelligente’: agroalimentare, economia del mare, energia, scienza della vita, turismo, cultura e beni culturali, smart cities and comunities.
 
In tal modo, il governo regionale intende favorire la nascita e il radicamento territoriale di un tessuto produttivo “innovation based”, attraverso l’organizzazione e la messa a disposizione di un sistema di servizi riguardanti lo sviluppo fisico, organizzativo e commerciale delle piccole e medie imprese regionali orientate al progresso tecnologico e non più strettamente legato alla tradizione, sebbene questi siano i campi di applicazione da privilegiare. La nostra storia che incontra il futuro, per uno sviluppo con uno sguardo più consapevole verso le novità.
 
Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributo in conto capitale. Hanno potuto partecipare le micro, piccole e medie imprese, in forma singola o associata con altre imprese a prescindere dalla classe dimensionale di appartenenza, le reti di imprese con personalità giuridica (rete-soggetto) o reti di imprese senza personalità giuridica (rete-contratto). I servizi di consulenza richiesti dai beneficiari devono appartenere al “Catalogo di competenze al servizio dell’innovazione tecnologica”.
 
Le imprese richiedenti devono essere in possesso del Durc, il documento di regolarità contributiva, in regola con la normativa antimafia e possedere la capacità economico-finanziaria in relazione al progetto da realizzare, da dimostrare attraverso un indice pari ad almeno 0,2 calcolato come rapporto tra patrimonio netto e costo del progetto al netto dell’aiuto. Ancora, l’impresa dovrà dimostrare di possedere la capacità operativa ed amministrativa in relazione al progetto da realizzare, con sede o unità.
 
La proposta progettuale presentata a suo tempo deve illustrare nel dettaglio le varie fasi in cui si svolgerà l’azione d’investimento, compresa quella realizzativa del risultato finale da conseguire, un cronoprogramma con indicazione dei mesi necessari per la conclusione dell’intervento a partire dalla data di avvio, le modalità di realizzazione, finanziarie e gestionali dell’investimento e il programma di utilizzo dei risultati, che garantisca il pieno conseguimento degli obiettivi prefissati.

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