Dopo una breve tappa a Piazza Armerina il Santo padre raggiungerà il capoluogo intorno alle 10,45. Imponente macchina organizzativa, con dispiegamento di 2 mila agenti delle Forze dell’ordine
PALERMO – Oggi è il grande giorno del Papa a Palermo. Il Santo Padre arriverà in elicottero al porto intorno alle 10,45, poi officerà la messa al Foro Italico davanti a 80 mila fedeli. Seguiranno il pranzo alla missione di Biagio Conte, la visita (in forma privata) a Brancaccio nei luoghi di padre Puglisi, l’incontro con il clero in Cattedrale e quello con 5 mila giovani al Politeama.
Ad accoglierlo, in una città blindata, ci saranno, oltre alle autorità, l’arcivescovo Corrado Lorefice, un migliaio tra vescovi, sacerdoti e semplici seminaristi, e quasi 400 tra giornalisti e cameraman da tutto il mondo. Tra i temi della visita pastorale ci sarà naturalmente la lotta alla mafia, ma il Vescovo di Roma parlerà anche di Europa, immigrazione e ricorderà il beato Puglisi.
Imponente, e non potrebbe essere altrimenti, la macchina organizzativa: oltre duemila agenti delle forze dell’ordine, mezza città chiusa al traffico e chilometri di barriere e transenne, mentre le scuole, che inizialmente sembrava dovessero chiudere, resteranno aperte. Al contrario, la presidente di Confcommercio Patrizia Di Dio ha suggerito ai commercianti di valutare la possibilità di tenere abbassate le saracinesche.
Il Papa arriverà a Palermo da Piazza Armerina e sarà accolto al porto da governatore Nello Musumeci, sindaco Leoluca Orlando, arcivescovo Lorefice e prefetto Antonella De Miro. Bergoglio attraverserà via Crispi, la Cala e il Foro Italico a bordo della Papamobile, dopodiché celebrerà l’eucarestia su un palco di 250 metri quadrati costruito sul prato del Foro Italico da 200 tra tecnici e operai e adornato con seimila fiori, prevalentemente di colore bianco e giallo, come la bandiera vaticana. Il palco ha tre coperture ed è accessibile da tre scalinate, mentre il prato sarà suddiviso in tre settori: uno riservato alle autorità e ai presbiteri che concelebreranno la messa, un secondo per chi arriva da Diocesi e parrocchie e si è accreditato tramite pass e un terzo per l’ingresso libero (solo fino a capienza massima consentita). La messa sarà accompagnata da 250 coristi. I varchi di accesso, dotati di metal detector, saranno tre e saranno chiusi alle 10: quello da via Lincoln per il settore riservato al clero, quello da piazza Kalsa per chi ha il pass e quello da Porta Felice per l’ingresso libero.
Dopo la celebrazione, il pranzo alla missione di Biagio Conte con 150 ospiti tra detenuti dell’Ucciardone e del Malaspina, tossicodipendenti di un centro di recupero e migranti, mentre altri 500 ospiti della missione pranzeranno all’aperto. Dopo la visita nei luoghi di padre Puglisi, il Papa si sposterà alla Stazione centrale dove farà cambio di automobile per raggiungere la Cattedrale con una vettura scoperta passando da via Roma e corso Vittorio Emanuele. Lì ci sarà l’incontro con i 200 seminaristi in arrivo da tutta la Sicilia, 40 vescovi e 700 tra diaconi e sacerdoti. Alle 17, infine, l’incontro a piazza Castelnuovo con i giovani, che potranno interloquire direttamente col Pontefice ponendogli alcune domande. Alle 18.30 il trasferimento all’aeroporto Falcone-Borsellino per il rientro a Roma.
Ovviamente per oggi è sconsigliato l’uso dell’auto privata: l’Amat ha messo a disposizione navette gratuite e un ticket giornaliero di 1,40 euro per bus e tram. Interdette al traffico decine di strade (molte anche con divieto di sosta) dal centro storico a Brancaccio. Per arrivare alla “zona rossa” del Foro Italico sarà possibile percorrere via Oreto o via Messina Marine dal lato mare, oppure via Ernesto Basile, corso Calatafimi e piazza Indipendenza dal lato monte. I divieti nei quartieri interessati decadranno via via che il Papa si sposterà per la tappa successiva e compatibilmente con il defluire della folla. I 500 pullman in arrivo potranno sostare nei parcheggi Basile, Emiri e Forum e ci saranno fermate straordinarie dei treni a Roccella.
