Scuole paritarie, via libera alle graduatorie di inserimento - QdS

Scuole paritarie, via libera alle graduatorie di inserimento

Michele Giuliano

Scuole paritarie, via libera alle graduatorie di inserimento

venerdì 21 Settembre 2018

Le cattedre libere sono oltre mille tra le varie materie di insegnamento e il sostegno. Dalla Regione rettifica delle assegnazioni dei posti disponibili dopo ricorsi e modifiche tecniche

PALERMO – Oltre un migliaio di posti disponibili per insegnare nelle scuole paritarie. È stato pubblicato il decreto dell’assessorato regionale dell’Istruzione e della Formazione professionale (numero 3840 del 4 settembre 2018), che rivede le graduatorie di inserimento a seguito di una serie di ricorsi presentati e individua le cattedre vacanti.
 
In primis, il decreto riconosce la precedenza assoluta agli insegnanti inclusi nelle graduatorie regionali permanenti formate per l’anno scolastico 2018/2019, come previsto dal Ddg n.3420 del 16/06/2015. Quindi, va a sanare la condizione di alcuni insegnanti come Maria Letizia La Gaetana, che aveva richiesto l’adeguamento del punteggio suo personale, e di Serena Caruso, Ernesto Di Simone, Fabio Esposito, Alessia Esposito e Marianna Mannina in diverse classi di concorso.
 
 
Ancora, ha riconosciuto la precedenza assoluta nelle classi di concorso per fisica e matematica della professoressa Rosalia Caiola per l’anno scolastico 2015/2016, andando di conseguenza a variare il punteggio totale ottenuto dalla stessa docente. Rivisti questi punti, sono state individuate 773 materie di insegnamento appartenenti alle classi di concorso della tabella A, 227 materie di insegnamento appartenenti alle classi di concorso della tabella D, 21 materie di insegnamento appartenenti alle classi di concorso della tabella C, 7 posti per l’insegnamento in attività di sostegno nella scuola media e 109 posti per l’insegnamento in attività di sostegno elenco unico superiore. Si tratta di supplenze annuali, che possono essere coperte da personale docente fornito del titolo di abilitazione.
 
Purtroppo, in questa fase, le scuole paritarie lamentano la difficoltà o l’impossibilità di reperire personale fornito dei titoli necessari, in particolare nelle province nelle quali si registra l’esaurimento delle graduatorie provinciali per alcune materie.
 
Inoltre, in alcune province la scarsa consistenza delle graduatorie o la non disponibilità ad accettare incarichi nelle scuole paritarie, manifestata dagli aspiranti inseriti nelle graduatorie ad esaurimento, rendono estremamente difficoltoso per i gestori delle scuole paritarie reperire docenti disponibili. Già in una lettera del 2001, per poter comunque svolgere l’attività didattica in tempi regolari, era stato consentito, in casi particolari di effettiva carenza di personale abilitato, debitamente confermata dagli Uffici Scolastici Regionali, ai gestori delle scuole paritarie di conferire incarichi a tempo determinato a personale fornito solo del prescritto titolo di studio, in analogia a quanto previsto per le scuole statali.
 
La prassi è continuata ed è stata confermata da una nota del Miur dell’11 luglio 2012, con cui autorizzava a i gestori delle scuole paritarie a conferire incarichi a personale fornito solo del prescritto titolo di studio in presenza di impossibilità nel reperire docenti abilitati. In tal modo, si è sempre permesso alle scuole paritarie di svolgere un servizio pubblico, rappresentando una congrua parte del sistema dell’istruzione, che permette ai genitori di scegliere liberamente per i propri figli.
 
Il riconoscimento della parità garantisce: l’equiparazione dei diritti e dei doveri degli studenti, le medesime modalità di svolgimento degli esami di Stato, l’abilitazione a rilasciare titoli di studio aventi lo stesso valore legale delle scuole statali. In tal modo, una scuola privata paritaria può rilasciare titoli equivalenti ai diplomi rilasciati dalla scuola statale purché si attenga ai programmi del ministero dell’Istruzione.

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