Autovelox, nulla la contestazione operata senza decreto prefettizio di installazione - QdS

Autovelox, nulla la contestazione operata senza decreto prefettizio di installazione

redazione

Autovelox, nulla la contestazione operata senza decreto prefettizio di installazione

sabato 06 Ottobre 2018

A stabilirlo l’ordinanza n. 24214/18 della Cassazione. Il trasgressore ha diritto a rinvenire gli estremi del provvedimento in verbale

ROMA – Dev’essere annullato il verbale per eccesso di velocità rilevato a mezzo autovelox sulla strada extraurbana secondaria se la contestazione non contiene gli estremi del decreto prefettizio che autorizza l’installazione del dispositivo su quel preciso tratto di strada.
Il trasgressore ha diritto di poter rinvenire gli estremi del decreto prefettizio all’interno del contenuto del verbale.
 
A stabilire tali principi, la seconda sezione della Cassazione civile con l’ordinanza 24214/18, pubblicata in data odierna che per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” conferma un orientamento a favore dei presunti trasgressori che potranno meglio difendersi avverso la miriade di multe che vengono effettuate tramite strumenti di rilevazione elettronica della velocità. Nella fattispecie, è stato accolto il ricorso di un’automobilista multata su una strada provinciale per eccesso di velocità che si era vista accogliere l’opposizione al verbale in primo grado, mentre era stata condannata in secondo dal Tribunale di Oristano.
 
 
La donna aveva rilevato come fosse stato leso il suo diritto alla difesa per il fatto che il verbale non contenesse gli estremi del decreto prefettizio per individuare la strada su cui era stata rilevata l’infrazione tra quelle extraurbane.
 
La Suprema Corte ha affermato il condivisibile principio secondo cui è diritto di chi viene sanzionato, conoscere “quanto meno indirettamente in vista del successivo accesso alla documentazione amministrativa, i motivi che hanno reso impossibile la contestazione immediata, il trasgressore deve quindi poter rinvenire gli estremi del decreto prefettizio che tali motivi, più ampiamente, esplicita, con inapplicabilità al vizio de quo dell’articolo 21 octies della legge 241/90, trattandosi di requisito motivazionale mancante in atto sanzionatorio impugnato ex legge 689/81, dipendendo il sussistere del potere sanzionatorio in concreto dal parallelo sussistere del requisito”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017