Meno burocrazia, più fondi Ue: ecco la ricetta "salva imprese" - QdS

Meno burocrazia, più fondi Ue: ecco la ricetta “salva imprese”

Raffaella Pessina

Meno burocrazia, più fondi Ue: ecco la ricetta “salva imprese”

martedì 16 Ottobre 2018

I vertici di Confcommercio Sicilia hanno incontrato ieri Musumeci. Picarella: “Aspettiamo risposte per il rilancio economico dell’Isola”

PALERMO – Il presidente della Regione siciliana ha ricevuto la delegazione di Confcommercio Sicilia a Palazzo d’Orleans. La delegazione era guidata dal presidente di Confcommercio Sicilia, Francesco Picarella e dal vice presidente vicario Gianluca Manenti. Tre i temi fondamentali di cui si è parlato: il credito alle imprese e la velocizzazione dell’iter per la gestione dei fondi comunitari, l’utilizzo di altre risorse per garantire competitività alle aree interne e soprattutto la semplificazione amministrativa. Picarella ha mostrato soddisfazione per la disponibilità al dialogo del Governatore Musumeci.
 
“Il Presidente ha dato ampia possibilità alle proposte fatte – ha detto Picarella – ma soprattutto ha dato priorità alla velocizzazione dell’iter sulla gestione dei fondi comunitari che possono rappresentare un valore aggiunto per la crescita territoriale. Ci siamo soffermati – continua il presidente di Confcommercio Sicilia – sull’attuazione della fiscalità di vantaggio per le zone montane oltre alla necessità di individuare al più presto possibile le Zone economiche speciali, cosiddette Zes, opportunità importante per le attività economiche imprenditoriali già operative o quelle che si insedieranno nelle suddette zone, in quanto, potranno beneficiare di speciali condizioni in relazione alla natura degli investimenti e delle attività realizzate”.
 
La delegazione di Confcommercio ha, inoltre, sollecitato il Governo regionale affinché garantisca procedimenti amministrativi più veloci ed efficienti. “Abbiamo proposto uno schema generale di semplificazione amministrativa per tutti i settori economici in cui il Governo regionale abbia un ruolo centrale insieme alle parti sociali datoriali, senza escludere il ruolo delle Commissioni parlamentari”.
 
Musumeci ha chiesto di programmare incontri periodici per intraprendere un rapporto di collaborazione e di scambio di idee che possa trovare i giusti risvolti sul piano politico. “Siamo soddisfatti per la sintonia di azione che abbiamo riscontrato – ha concluso il Presidente Picarella – adesso ci aspettiamo possano giungere le dovute risposte ai settori strategici per il rilancio dello sviluppo economico siciliano”.
 
Intanto oggi pomeriggio riprende la settimana parlamentare che dovrà affrontare e votare l’assestamento di bilancio, che comporterà tagli per 64 milioni di euro per i prossimi tre anni, dopo i rilievi della parifica della Corte dei Conti. Il vice presidente ed assessore all’Economia della Sicilia Gaetano Armao ha comunque fatto sapere che spera che le voci tagliate si possano rimpinguare con la finanziaria.
 
Intanto la nota di aggiornamento al Defr (documento di economia e finanza regionale) dovrebbe essere approvato entro venerdì di questa settimana, alla luce degli aggiornamenti operati dal governo nazionale. A proposito di Roma, i negoziati per la trattativa Stato Regione cominceranno a partire dal 22 ottobre. Tra le richieste la abolizione del prelievo forzoso sulle province (200 milioni di euro) e la riduzione di quello sulla Regione (1 miliardo 350 milioni). Per l’Assemblea regionale siciliana dopo il voto dell’assestamento vi sarà quello per il bilancio, la legge di stabilità e il collegato.
 

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