Sanità, la Sicilia importa il "modello Lombardia" - QdS

Sanità, la Sicilia importa il “modello Lombardia”

Raffaella Pessina

Sanità, la Sicilia importa il “modello Lombardia”

martedì 23 Ottobre 2018

Gestione emergenze e urgenze: firmato ieri protocollo d’intesa. Musumeci: “Seus continuerà ad esistere ma si occuperà di altro”

PALERMO – Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ha siglato a Palazzo d’Orleans con il suo omologo della Regione Lombardia, Attilio Fontana, l’intesa per portare nell’Isola il modello lombardo di gestione dell’emergenza d’urgenza.
“Anche in Sicilia come in Lombardia – ha detto Musumeci – nascerà l’Agenzia regionale per l’emergenza urgenza e la Seus non sarà liquidata ma si occuperà di altro”. L’accordo, siglato alla presenza degli assessori alla Sanità delle due Regioni, Gallera e Razza, durerà due anni con possibilità di estensione e riguarda l’ambito sanitario e tecnico, per la riorganizzazione del sistema dell’emergenza-urgenza in Sicilia, sul modello dell’Areu lombarda.
 
 
L’accordo avviene a seguito della nomina dei nuovi vertici della partecipata regionale siciliana, e in particolare del presidente, Davide Croce, che è direttore del centro di ricerca in management sanitaria dell’Università Carlo Cattaneo di Milano. “La collaborazione tra istituzioni è doverosa quando si tratta di migliorare e potenziare l’efficienza dei servizi ai cittadini, poi se si tratta di sanità la questione diventa ancora più importante – ha detto il presidente Nello Musumeci – in materia di emergenza sanitaria la Lombardia è leader nel Paese, per questa ragione abbiamo avviato la collaborazione con il presidente Fontana”.
 
La Regione Sicilia ha firmato questo protocollo perché, attraverso uno scambio di esperienze con la Lombardia, “potrà consentire alla nostra isola di rendere efficiente il sistema di emergenza-urgenza siciliano – ha aggiunto Musumeci – migliorando la rete di elisoccorso, potenziando il numero delle elisuperfici e dotando il territorio di quelle infrastrutture che diventano essenziali perché l’emergenza possa diventare concreta e non restare solo un miraggio”.
 
È stata scelta la Regione Lombardia perché in questi anni ha ottenuto nel settore della sanità una esperienza positiva. “Se noi dovessimo andare in Lombardia parleremmo di sismologia, tutela del territorio, scienze vulcaniche – ha detto il Presidente della Regione Musumeci – perché si tratta delle nostre competenze legate al nostro territorio, e potremmo dare qualche contributo, mentre in materia di emergenza sanitaria la Lombardia è diventata una eccellenza”. Oltre alla firma del protocollo di intesa è già stato previsto un cronoprogramma che prevede la elaborazione di una programmazione e una tavolo di lavoro per la costituzione dell’Agenzia regionale per l’emergenza urgenza che sarà alternativa alla Seus.
 
Il regolamento dell’Agenzia verrà definito non appena la norma verrà votata a Palazzo dei Normanni, approvazione prevista entro la fine dell’anno. Soddisfatto anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha definito l’accordo “figlio della buona pratica dimostrata in questi anni dalla Lombardia” ed ha garantito che metterà “a disposizione personale che cercherà di formare il personale siciliano a questo nuovo modo di affrontare l’emergenza urgenza”. Musumeci ha aperto la possibilità di collaborare in futuro con la Lombardia anche in tema di politiche del lavoro.
 
“La Lombardia è la regione dell’impresa per eccellenza in Italia – ha detto il governatore Musumeci – e da parte nostra cercheremo di esportare i nostri giacimenti culturali, la nostra cultura atavica dell’accoglienza sperando che questo nostro esempio possa essere emulato da altre regioni. In un epoca in cui la politica tende a dividere noi vogliamo dimostrare che le istituzioni hanno il diritto e dovere di dialogare e collaborare”.
 
“Siamo di fronte ad uno straordinario esempio di collaborazione fra il Nord e il Sud del Paese – ha aggiunto – Non è di un asse lombardo-siculo, ma è soltanto una concreta testimonianza di come i rapporti istituzionali possono a volte superare luoghi comuni e dimostrare che nell’interesse delle comunità amministrate si può arrivare ad uno scambio di esperienze, si può arrivare alla possibilità di lavorare allo stesso tavolo, sulla stessa trincea”.
 
Sulla preoccupazione dei sindacati in merito alla tutela dei dipendenti della Seus, Musumeci si è detto sereno, dichiarando che tali preoccupazioni sono infondate, perché saranno garantiti i livelli occupazionali, puntando inoltre a riqualificare il personale “perché molti dei dipendenti della Seus non sono stati assunti attraverso selezione rigorosa, quindi – ha concluso il presidente della Regione Nello Musumeci – è importante che vengano sottoposti a corsi di formazione perché ognuno possa dare il meglio di se stesso”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017