Imprese siciliane, le criticità in tre punti focali - QdS

Imprese siciliane, le criticità in tre punti focali

Michele Giuliano

Imprese siciliane, le criticità in tre punti focali

mercoledì 31 Ottobre 2018

Confcommercio ha incontrato nei giorni scorsi il governo regionale: problemi burocrazia, spesa fondi Ue e competitività. Obiettivi puntati anche sulla fiscalità di vantaggio per le zone montane: restano da individuare le Zes

PALERMO – Confrontarsi per crescere e migliorare. Questa è la strada da percorre per risolvere tutte le piccole e grandi criticità che impediscono o comunque limitano la crescita delle imprese isolane, e solo l’incontro tra istituzioni e mondo del lavoro può permettere di affrontare argomenti importanti, sollevare questioni e trovare soluzioni che siano adeguate alle necessità degli imprenditori.
 
In questa ottica è avvenuto l’incontro tra il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e una delegazione di Confcommercio Sicilia, presso il Palazzo d’Orleans a Palermo. Credito alle imprese e velocizzazione dell’iter per la gestione dei fondi comunitari, utilizzo di altre risorse per garantire competitività alle aree interne, semplificazione amministrativa.
 
Sono questi i tre grandi punti tematici oggetto di confronto tra il governatore siciliano Nello Musumeci e i vertici di Confcommercio Sicilia, guidata dal presidente Francesco Picarella e dal vicepresidente vicario Gianluca Manenti. “Prima di tutto va sottolineata la disponibilità al dialogo del presidente Musumeci – dichiara Picarella – dando ampia possibilità alle proposte fatte. Priorità alla velocizzazione dell’iter sulla gestione dei fondi comunitari che possono rappresentare un valore aggiunto per la crescita territoriale. Ci siamo quindi – continua il presidente di Confcommercio Sicilia – soffermati sull’attuazione della fiscalità di vantaggio per le zone montane oltre alla necessità di individuare al più presto possibile le Zone economiche speciali, cosiddette Zes, opportunità importante per le attività economiche imprenditoriali già operative o quelle che si insedieranno nelle suddette zone, in quanto, potranno beneficiare di speciali condizioni in relazione alla natura degli investimenti e delle attività realizzate”.
 
Attenzione quindi, in un mondo sempre più globalizzato, a non dimenticare le specificità di ogni territorio, in modo che non siano considerate soltanto punto debole di un progetto economico più grande, ma che possano diventare peculiarità da sfruttare, esaltandone le qualità per un mercato che può essere di nicchia ma comunque appetibile e può diventare volano per attività correlate.
 
Il Presidente Picarella ha, inoltre, sollecitato il governo regionale affinché garantisca procedimenti amministrativi più veloci ed efficienti. Solo la semplificazione delle procedure, infatti, può fare da motore ad una imprenditorialità più giovane e competitiva, snella e capace di adattarsi ad un mercato in continua evoluzione.
 
“Abbiamo proposto uno schema generale di semplificazione amministrativa – ha aggiunto Picarella – per tutti i settori economici in cui il governo regionale abbia un ruolo centrale insieme alle parti sociali datoriali, ovviamente, senza escludere il ruolo delle Commissioni parlamentari. Il presidente Musumeci ha chiesto alla delegazione di Confcommercio di programmare incontri periodici al fine di intraprendere un rapporto di collaborazione e di scambio di idee che possa trovare i giusti risvolti sul piano politico.
 
Un dialogo che continua, quindi, in modo da non cristallizzare le discussioni ma affrontare insieme, via via che si presentano, le criticità che possono presentarsi, da risolvere sia in quanto società civile, sia in quanto istituzione, ognuno per le proprie competenze.
 
“Siamo soddisfatti per la sintonia di azione che abbiamo riscontrato, – conclude il presidente Picarella –, adesso ci aspettiamo possano giungere le dovute risposte ai settori strategici per il rilancio dello sviluppo economico siciliano”.

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