Un parco divertimenti e un grande outlet da connettere con il brand di Taormina - QdS

Un parco divertimenti e un grande outlet da connettere con il brand di Taormina

Massimo Mobilia

Un parco divertimenti e un grande outlet da connettere con il brand di Taormina

mercoledì 23 Gennaio 2019

Allo studio la possibilità di costruire l’area tematica in un terreno pubblico già disponibile e sul quale la Regione avrebbe pure una bozza di progetto. Per il Governo Musumeci ci sarebbero da trovare soltanto i finanziamenti per coronare un sogno dimenticato per troppo tempo

MESSINA – Un parco tematico di divertimenti che sia il più grande del Sud Italia, al quale affiancare il nome di Taormina. È l’idea lanciata dal governatore della Sicilia, Nello Musumeci, parlando nei giorni scorsi a Palazzo dei Normanni di grandi infrastrutture da realizzare nell’Isola. Oggetto della conferenza è stato principalmente il Ponte sullo Stretto di Messina, da rilanciare tra i dubbi del Governo nazionale. Ma si è parlato anche di altro, tra cui appunto la possibilità di realizzare quella che sarebbe un’altra grande occasione di business e sviluppo per la Sicilia – da sempre sostenuta nelle colonne del QdS – di un grande parco divertimenti, sull’esempio degli arcinoti Gardaland e Mirabilandia, che superi per servizi e offerta il vicino Etnaland.
 
E quale zona migliore, per realizzare questa idea, se non il comprensorio attorno alla capitale del turismo siciliano, che già di per sé attrae il maggior numero di visitatori che vengono ogni anno nell’Isola. Ci sarebbe, infatti, un terreno pubblico che andrebbe dalle frazioni basse di Taormina fino al vicino Comune di Fiumefreddo – stando a quanto riferito da Musumeci – sul quale la Regione avrebbe pure una bozza di progetto. Mancano soltanto i soldi, perché si tratta di un’opera talmente dispendiosa per la quale non basterebbero le sole risorse pubbliche. Necessario dunque attirare l’investimento di privati che credano nell’opera. Ecco perché il governatore ha parlato di fronte ai rappresentanti della Basalt Infrastructure Partners, società britannica che ha da poco acquisito il 30% della Caronte&Tourist, la compagnia leader nella navigazione dei traghetti nello Stretto, un’operazione del valore di circa 140 milioni di euro. Un fondo abbastanza ricco che, sull’idea del parco giochi, non si sarebbe tirato indietro, secondo le prime impressioni manifestate da John Hanna, il rappresentante inglese presente in sala, che è anche sposato con una siciliana.
 
Potrebbe finalmente essere la volta buona, per fare così della Sicilia anche una meta del divertimento per famiglie, dopo i fallimenti passati attorno all’idea di realizzare un investimento simile nella zona di Regalbuto. Il settore dei parchi tematici è uno dei comparti turistici in maggior espansione, che muove ogni anno milioni di euro e che, soprattutto, darebbe nuove opportunità di lavoro a migliaia di giovani siciliani in cerca di occupazione. Un’idea quindi sulla quale non bisogna tirarsi indietro. Da realizzarsi tra Taormina e Fiumefreddo, il nuovo progetto andrebbe tra l’altro a collocarsi in una zona dove da anni è in ballo la realizzazione di un’altra grande area commerciale, un Fashion District simile all’outlet già esistente nella valle del Dittaino, da costruire nel Comune di Calatabiano. Un’idea per la quale si era iniziato a parlare nel 2009, con i lavori che sarebbero dovuti partire poi nel 2012. Alla fine non se ne fece più nulla, nonostante l’interessamento della Brand Partners nel cercare investitori e della Cmc di Ravenna per la costruzione del villaggio.
 
Il progetto outlet a Calatabiano non è però tramontato, tanto che nell’estate del 2017 il Comune della cittadina catanese, confinante con Taormina, ha vagliato una nuova bozza di convenzione da sottoporre agli investitori, sulla base di circa 60 milioni di euro per realizzare almeno 150 negozi su un terreno di circa 28 mila metri quadrati. Non si registrano al momento ulteriori sviluppi, a parte la rinnovata volontà del Comune di spingere per lo stesso progetto, mantenendo la destinazione d’uso dell’area ad attività produttiva. Con bar e ristoranti annessi, sarebbe un’ulteriore occasione di sviluppo per il comprensorio taorminese, con almeno 600 nuovi posti di lavoro. Insieme al parco divertimenti potrebbe crearsi in questa parte di Sicilia orientale un’area dedita all’intrattenimento in stile Disneyland Paris.

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017