Sea Watch: Procura minori, sbarcare i non accompagnati - QdS

Sea Watch: Procura minori, sbarcare i non accompagnati

redazione

Sea Watch: Procura minori, sbarcare i non accompagnati

venerdì 25 Gennaio 2019

La richiesta è stata formulata dalla procuratore di Catania Caterina Ajello in una lettera inviata ai ministri dell'Interno e dei Trasporti, al presidente del Tribunale dei minori e alla Procura generale etnei ma anche al prefetto di Siracusa. Si muove anche il Garante per l'Infanzia. La risposta, "Hanno 17 anni". A bordo la situazione è sempre più complicata

La Procura per i minorenni di Catania ha chiesto che "possano sbarcare" i minori non accompagnati sulla Sea Watch "per essere collocati in apposite strutture".
 
Lo ha scritto la procuratore Caterina Ajello in un documento inviato ai ministri dell’Interno e dei Trasporti, al presidente del Tribunale per i minorenni di Catania e alla Procura generale etnea ma anche al prefetto di Siracusa chiedendo di avviare un apposito procedimento civile a tutela degli extracomunitari stranieri non accompagnati e che gli stessi possano sbarcare per essere collocati nelle apposite strutture.
 
I minori non accompagnati – otto sui 13 minorenni tra i 47 naufraghi salvati dalla Sea Watch 3 – hanno infatti il diritto di essere accolti in strutture idonee, ad aver nominato un tutore e a ottenere il permesso di soggiorno.
 
La richiesta è stata avanzata dalla procuratore Ajello dopo che "dall’ufficio dei Difensori dei diritti dei bambini del Comune di Siracusa è stata segnalata" al suo ufficio "la presenza di minori non accompagnati a bordo della nave della Ong ‘Sea Watch3’, ferma nella rada del Siracusano".
 
"Vista la loro presenza nel distretto di mia competenza – ha osservato Caterina Ajello – la loro tutela deve essere assicurata da questa Autorità giudiziaria. I diritti riconosciuti dalle convenzioni internazionali e dalla normativa italiana impongono il divieto di respingimento, di espulsione, riconoscendo invece il diritto a esser accolti in strutture idonee, ad avere nominato un tutore e avere un permesso di soggiorno".
 
Diritti che, ha sottolineato la responsabile della Procura per i minorenni di Catania, "vengono elusi a causa della permanenza a bordo della nave" dove sono "costretti a situazione di disagio fino a quando la situazione politica internazionale non sarà risolta" con "grave violazione dei loro diritti".
 
"Tutto ciò premesso – conclude la lettera – dovendo questa Procura avviare apposito procedimento civile, si chiede che i minorenni extracomunitari a bordo della nave Sea Watch 3 possano sbarcare per essere collocati nelle apposite strutture per minori stranieri".
 
La lettera è stata recapitata anche al comandante della capitaneria di Porto di Siracusa, all’autorità garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza e all’ufficio del difensore dei diritti dei bambini presso il comune di Siracusa.
 
Come detto, proprio la difensore dei diritti dei Bambini di Siracusa, l’avvocato Carla Trommino, aveva segnalato la presenza di minori non accompagnati a bordo della nave ferma nella rada di Santa Panagia.
 
"Le condizioni meteo – ha detto la Trommino – sono avverse e richiedono un intervento immediato. I bambini in particolare sentono freddo e sono preoccupati perché il mare ingrossa e non c’è posto per tutti all’interno".
 
Intanto, con una lettera al Comandante generale della Guardia Costiera e, per conoscenza, al Dipartimento libertà civili e immigrazione del ministero dell’Interno l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Filomena Albano ha chiesto con urgenza informazioni ufficiali sul numero delle persone di minore età eventualmente a bordo della "Sea Watch 3", che risulta ancorata nella baia antistante Siracusa.
 
La nota richiama il principio che, per legge, "i minorenni non possono essere respinti e devono essere adeguatamente accolti".
 
Nella lettera l’Autorità garante precisa che quelle richieste sono informazioni fondamentali perché possano essere messe in atto tempestive ed efficaci misure di accoglienza come stabilito dall’ordinamento giuridico italiano e dagli obblighi internazionali".
 
"Misure previste sia a favore dei minorenni che arrivano soli nel nostro Paese, per i quali l’art. 3 della legge 47/2017 stabilisce che: ‘In nessun caso può disporsi il respingimento alla frontiera di minori stranieri non accompagnati’; sia nei confronti dei ragazzi che arrivano accompagnati da un adulto, in quanto, in questi casi, occorre preliminarmente accertare la reale sussistenza di un rapporto di filiazione o di un legittimo affidamento", conclude il Garante per l’Infanzia.
 
 
I minori non accompagnati a bordo della Sea Watch hanno 17 anni e mezzo e per il momento non sono autorizzati a scendere a terra.
 
Lo indicano fonti del Viminale, che ritengono "una escamotage" per sbarcare la presenza di minorenni sulla nave umanitaria in rada davanti a Siracusa.
 
Intanto le condizioni a bordo della nave vengono definite dall’equipaggio "molto complicate".
 
I naufraghi "Sono esausti, disperati. Sono davanti a Siracusa e non capiscono perché devono restare a bordo senza poter scendere" ha raccontato il medico di bordo sulla Sea Watch, che da più di una settimana ha a bordo 47 migranti soccorsi al largo della Libia.
 
"Sono reduci – ha raccomntato – da esperienze orribili in Libia, violenze, lunghi periodi di detenzione, maltrattati e schiavizzati. Le famiglie sono state ricattate mandando loro i video delle violenze. Molti di loro ne portano ancora i segni addosso".
 
"Hanno bisogno urgente di protezione – ha concluso – dopo tre giorni di tempeste, vento forte e molta pioggia, tutti bagnati, al freddo, coperti con tende di fortuna perché non abbiamo abbastanza spazio all’interno. Non c’è posto per riposare e invece hanno bisogno di sedersi, di mangiare cibo salutare".
 
 

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