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Palermo – Rilievi del Mef indigesti per il sindaco, carte alla Corte dei Conti e in Procura

Gaspare Ingargiola

Palermo – Rilievi del Mef indigesti per il sindaco, carte alla Corte dei Conti e in Procura

mercoledì 30 Gennaio 2019

Numerose le criticità segnalate dalla Ragioneria di Stato. Ma Orlando è sul piede di guerra. Le controdeduzioni del Municipio ai rilievi del Ministero non hanno convinto i tecnici di Roma

PALERMO – È di nuovo guerra tra Comune e il Ministero dell’Economia e Finanze. La Ragioneria dello Stato ha bacchettato nuovamente l’Amministrazione sui conti di Palazzo delle Aquile e per tutta risposta il sindaco Leoluca Orlando ha portato le carte in Procura e alla Corte dei Conti.
 
Dopo la visita degli ispettori del Mef di ormai due anni fa e la successiva, durissima, relazione dei tecnici di via XX Settembre, il Comune era dovuto correre ai ripari assumendo subito alcune iniziative (come il congelamento del fondo per il salario accessorio) e inviando al Mef una lunga sfilza di controdeduzioni. Che però pare non abbiano convinto del tutto la Ragioneria di Stato, scatenando l’ira del Professore.
 
Per il Mef le spiegazioni fornite dal Comune non sono state soddisfacenti. Tra le irregolarità rilevate: il rilevante incremento della pianta organica (“In particolare, non può assentirsi la giustificazione dell’assorbimento di un numero consistente di Lsu mediante incremento della dotazione organica di diritto, atteso che il personale in servizio nel 2009 era significativamente inferiore alla precedente dotazione organica teorica”); la stabilizzazione degli Lsu nel 2016 (“I chiarimenti forniti non sono sufficienti a far ritenere superato il rilievo”); il conferimento degli incarichi dirigenziali con contratto a tempo determinato senza una commissione di valutazione dei candidati e di criteri di valutazione ma su diretto provvedimento del sindaco; il superamento (“anche + del 133%, attestato, tra l’altro, dai Conti consuntivi degli esercizi 2013 e 2014”) dei limiti fissati dalla normativa vigente per le spese di personale a tempo determinato (anche in questo caso “le argomentazioni addotte non possono ritenersi condivisibili”). Altri rilievi riguardano le procedure per l’attribuzione delle progressioni economiche orizzontali, l’erogazione di indennità di rischio ai videoterminalisti, la “non corretta” determinazione del compenso all’Avvocatura comunale, irregolarità nella costituzione e utilizzo del fondo per il trattamento accessorio dei dirigenti.
 
Problemi anche nei rapporti con le partecipate: “elevate” criticità riguardanti l’affidamento del servizio di pulizia delle caditoie stradali; l’approvazione del contratto di servizio della Rap arrivata oltre un anno dopo la costituzione della nuova società; i ritardi nell’erogazione del corrispettivo previsto dal contratto di servizio stipulato con l’Amat che hanno costretto piazza Pretoria a ricorrere a una transazione da 3,5 milioni; una transazione di quasi due milioni alla Gesip “basata su crediti genericamente accertati e prestazioni non riscontrate”; mentre le somme trasferite alla Reset a titolo di aumento di capitale sociale e finanziate dal Comune nell’esercizio 2014 con un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti “non risultato integralmente utilizzate per spese di investimento”.
 
Netta la replica di Orlando: “Nel prendere atto dell’avvenuta accettazione di alcune nostre deduzioni – ha affermato – non posso non registrare che in alcuni casi appare scarsa o nulla l’attenzione da parte del ministero alla documentazione è alle deduzioni dell’Amministrazione comunale. Poiché deve essere chiaro a tutti che la tutela dei diritti acquisiti dei dipendenti del Comune di Palermo, nonché la garanzia della funzionalità e dei servizi dell’Amministrazione comunale, sono per noi la priorità assoluta non ci resta che trasmettere tutta la documentazione inerente questa verifica contabile e le controdeduzioni dell’Amministrazione comunale alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica; quest’ultima perché accerti la regolarità sotto ogni profilo del comportamento e delle procedure seguite dalla Commissione ministeriale”.
 
Il sindaco ha inoltrato la documentazione anche ai sindacati perché i rilievi sul personale potrebbero mettere a rischio anche concorsi (dirigenti tecnici e Ufficio stampa) e stabilizzazioni (vecchie e nuove).
 
Il 5 febbraio seduta straordinaria del Consiglio comunale.

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