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Messina – Per TaorminaArte un 2019 ancora incerto

Massimo Mobilia

Messina – Per TaorminaArte un 2019 ancora incerto

mercoledì 30 Gennaio 2019

Sfumata l’occasione di accedere a un bando da 2 milioni di euro per destagionalizzare il turismo. Restano molti dubbi nonostante il completamento dell’iter per la nuova Fondazione

TAORMINA (ME) – Mentre la Regione Sicilia mette a bando 5 milioni di euro per sostenere il rilancio e la ristrutturazione di 308 teatri minori dell’Isola (197 pubblici e 111 privati), si materializza un 2019 ancora incerto per le casse di TaorminaArte.
 
L’iter burocratico per l’avvio della nuova Fondazione è ormai completato, dopo l’approvazione definitiva dello Statuto e il deposito degli atti per l’iscrizione dell’Ente culturale nel relativo registro, avvenuta il scorso mese per mano del commissario straordinario, Pietro Di Miceli. Eppure permangono diversi dubbi. A cominciare dai componenti del sodalizio, con il Comune di Taormina e la stessa Regione ufficialmente dentro, ma con la posizione di Messina ancora tutta da chiarire perché, a fronte di un provvedimento che ha sancito l’uscita del Comune, rimane da definire la posizione della Città Metropolitana, ovvero nelle vesti dell’ex Provincia.
 
“L’ennesimo carrozzone che ci costa troppo”, lo ha definito il sindaco della Città dello Stretto, Cateno De Luca, riferendosi ai 120 mila euro di contributo annuale previsto per Palazzo Zanca, che già la vecchia Amministrazione aveva stanziato nel 2017. A questi soldi non più versati e al mancato conferimento di un bene immobile al nascituro patrimonio della Fondazione, fa riferimento il provvedimento di recesso sottoscritto dalla Giunta messinese. Sulla base delle medesime considerazioni, è chiaro che il contributo dell’Ente Metropolitano possa mantenersi prossimo allo zero.
 
Il Comune di Taormina invece, in attesa di approvare i bilanci ed eventuali contribuzioni, ma anche nelle more di ricevere dalla Regione diversi milioni di euro spettanti dai ticket d’ingresso del Teatro Antico, si era limitato al conferimento patrimoniale con il Palazzo dell’ex Pretura. Sul quale comunque rimangono le perplessità dell’attuale amministrazione, in quanto ristrutturato con fondi europei che ne vincolano la destinazione a sede museale.
 
Come pensa dunque di sopravvivere economicamente la nuova TaorminaArte? Ci penserà in qualche modo la Regione, che in questi anni di commissariamento ha ridotto la situazione debitoria da circa 5 milioni di euro a 1 milione e mezzo, seppur dimezzando i finanziamenti. Nel 2018 per esempio, invece di stanziare 1 milione e 300 mila euro, previsti inizialmente nel Bilancio di previsione regionale, il contributo finale pare non sia andato oltre i 602 mila euro – secondo il bilancio di TaoArte – a causa dei problemi che avevano costretto la Regione all’esercizio provvisorio. Problemi che a Palazzo d’Orleans si stanno materializzando anche in questi giorni e che mettono in apprensione pure il sodalizio culturale, considerando che la previsione di partenza per il 2019 e per il 2020 era di appena 756 mila euro annui. Con conseguenze che andranno per forza di cose a ripercuotersi sull’organizzazione e la qualità degli eventi che TaorminaArte cercherà di mettere in piedi, considerando per esempio che soltanto il personale a servizio, tra gli addetti a tempo indeterminato e i tecnici stagionali, pesa almeno 560 mila euro l’anno.
 
Per la prossima stagione estiva ci si ritrova così, per il momento, a due soli concerti confermati e null’altro, quello evento di Andrea Bocelli e una serata di Francesco De Gregori. Fortuna che almeno il Festival del Cinema è già stato fissato in tempo, dal 30 giugno al 6 luglio, sotto l’organizzazione di Videobank. Sfumata anche l’occasione di accedere a un altro bando regionale da 2 milioni di euro, per finanziare eventi invernali con lo scopo di destagionalizzare il turismo: il contest da presentare in assessorato prevedeva progetti in partnership con altri Enti. TaorminaArte si è presentata da sola, restando esclusa. “Sarà per il prossimo anno”, ha detto Di Miceli.
 
Rimane l’impegno del Comune nell’essere riuscito a riaprire, dopo tantissimi anni, il piccolo teatro Odeon dove, in collaborazione con l’assessorato regionale ai Beni culturali, sono stati proposti sette eventi musicali tra settembre e ottobre.

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