"Informa giovani", punto di riferimento anche al tempo dei social network - QdS

“Informa giovani”, punto di riferimento anche al tempo dei social network

Desiree Miranda

“Informa giovani”, punto di riferimento anche al tempo dei social network

venerdì 15 Febbraio 2019

La responsabile dello sportello del Comune di Catania Margherita Oliva: “Il nostro obiettivo non è cercare il lavoro ai ragazzi, ma aiutarli nelle loro ricerche. I giovani, e sempre più anche meno giovani, si rivolgono a noi per avere informazioni

CATANIA – “L’informa giovani non è un agenzia per l’impiego, il nostro obiettivo non è cercare il lavoro ai ragazzi, ma aiutarli nelle loro ricerche. I giovani (e sempre più anche meno giovani) si rivolgono a noi per avere informazioni. Seppure tra le tante difficoltà che abbiamo, sicuramente non vanno via senza sapere dove sbattere la testa”. A parlare è la responsabile dell’ufficio “Informa giovani” del Comune di Catania, Margherita Oliva. Nato nel 1996, a distanza di oltre vent’anni, continua ad essere “punto di riferimento per tanti”.
 
Come suggerisce il nome e come ribadito dalla responsabile non è un’agenzia per la ricerca del lavoro, ma non si sottrae del tutto a questo compito, aiutando i ragazzi a scovare gli annunci sui siti istituzionali e non. In qualche caso sono le stesse aziende a inviare le comunicazioni per la ricerca di peronale, come per esempio fa da diversi anni “Euro Disney”.
 
Il punto di forza dell’ufficio è, invece, offrire informazioni sulla formazione professionalizzante. “Una parte preponderante del nostro lavoro riguarda la ricerca di corsi”, spiega Oliva. “In questo periodo per esempio si stanno sbloccando diversi corsi regionali e tanti giovani, appena diplomati o che non vogliono continuare a studiare, cercano queste opportunità, gratuite e altamente specializzanti”.
 
Sono tre le modalità di pubblicazione e consultazione degli annunci: due digitali e uno cartaceo. Si fa riferimento al sito del Comune di Catania nel caso in cui si tratti di avvisi pubblicati da Enti pubblici, se invece le fonti sono altre si usa il canale social Facebook. “È una questione di sicurezza perché è capitato due o tre volte in più di vent’anni di attività che alcuni annunci risultavano ingannevoli e la polizia postale ci ha contattati”, spiega la responsabile.
 
Il secondo canale, quello social, è lo strumento che permette una comunicazione più smart con i ragazzi, anche in considerazione del fatto che è facile da usare, al contrario del sito web che richiede una certa competenza. Competenza che oltretutto non c’è e per questo il sito non viene aggiornato da tempo. “Fino a qualche anno fa c’era un collega patito di informatica che si occupava di questo, ma adesso è stato trasferito, quindi non c’è più nessuno che se ne occupi direttamente, ecco perché funziona molto di più il canale social che la bacheca ufficiale sul sito del Comune”, dice Margherita Oliva.
 
Il terzo canale, il più utilizzato in assoluto, è la bacheca in loco, organizzata in aree. “Appare obsoleto, ma funziona ancora moltissimo, perché la maggior parte dei ragazzi viene per parlare con qualcuno. Hanno bisogno di un feedback di una persona fisica, come per il servizio orientamento e/o per la compilazione del curriculum”, aggiunge ancora Oliva. “Quando possibile comunque – dice ancora – non ci fermiamo alle prime informazioni perché quando i giovani vengono da noi possono compilare un form attraverso il quale abbiamo i loro dati e possiamo eventualmente comunicargli gli aggiornamenti sul tema da loro richiesto o su i nuovi bandi, magari per l’imprenditoria giovanile”.
 
“C’è anche un altro settore in cui agiamo e che ci dà soddisfazione – conclude la responsabile dell’Informa giovani catanese – ovvero la promozione di nuovi giovani artisti. Abbiamo una banca dati e 2-3 volte l’anno organizziamo o partecipiamo a eventi che possano fargli da vetrina. L’ultimo è stato al museo Emilio Greco all’interno del calendario delle festività agatine con la mostra ‘I cristalli di Agata’”.

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