Ddl rifiuti... finalmente e Piano casa verso l’aula - QdS

Ddl rifiuti… finalmente e Piano casa verso l’aula

Raffaella Pessina

Ddl rifiuti… finalmente e Piano casa verso l’aula

venerdì 19 Febbraio 2010

Giornata cruciale dei lavori parlamentari nelle commissioni Ars. I due decreti, prossimi al giudizio definitivo dell’Assemblea

PALERMO – Approvazione in tempo record del disegno di legge sul Piano rifiuti in commissione Territorio e Ambiente.
“Appena è approdato in commissione, è stato subito esitato ed è pronto per l’Aula, esattamente come avevo promesso” con queste parole, il presidente della stessa commissione all’Ars, Fabio Mancuso, ha espresso la propria soddisfazione per l’iter più che accelerato del Piano rifiuti. “Ora – riprende Mancuso – siamo fiduciosi che si trovi la copertura finanziaria perché, quello dei rifiuti, è un problema urgente e la sua soluzione non è più procrastinabile.
“Responsabilità delle amministrazioni nella gestione delle risorse e dei tributi, maggiore efficienza del servizio, garanzie occupazionali: questi gli obiettivi della riforma”. Così il capogruppo del gruppo Mpa all’Ars, Francesco Musotto ha sintetizzato il testo approvato. “Siamo profondamente convinti della validità del testo approvato e siamo certi che lo stesso risolverà definitivamente il problema dei rifiuti in Sicilia. Auspichiamo pertanto un rapido approdo in aula, per una discussione snella in grado di dotare celermente la Sicilia di questa legge destinata a far superare l’emergenza”.
A differenza della precedente norma, con questo testo viene riformato il sistema di gestione dei rifiuti, con la riduzione degli ambiti, il cui numero viene fissato i nove, pari alle province siciliane, anche se viene prevista la possibilita’ per i Comuni di far parte di un Ato differente rispetto a quello di appartenenza territoriale”.
Verso l’approvazione, questa volta in Aula, del disegno di legge sul Piano casa. La Sicilia si trova già in forte ritardo rispetto alle altre regioni, poiché non era stato possibile raggiungere un accordo di massima sugli articoli da inserire per regolamentare il rilancio dell’attività edilizia. Le frane degli ultimi tempi inoltre hanno rallentato ulteriormente i lavori per le proteste nate a più voci dai partiti sia della maggioranza sia dell’opposizione.
Ora sembra che gli accordi siano stati raggiunti. Tra le novità di rilievo che dovrebbero essere inserite nel nuovo Piano casa vi è la norma che consentirebbe alle imprese artigianali, agricole e commerciali l’abbattimento e la ricostruzione degli edifici destinati ad attività produttive come chiesto da sindacati e Unioncamere. L’Mpa vorrebbe proporre una modifica per permettere la trasformazione di capannoni industriali dismessi in strutture turistiche o residenziali.
Per quanto concerne l’edilizia privata, dovrebbero restare esclusi dai benefici del nuovo testo di legge gli edifici soggetti a sanatoria e quelli che sorgono nei centri storici, così come richiesto dai deputati democratici. Confermate le norme sull’uso di energie alternative e tecniche di bio-edilizia, mentre Confindustria e Cisl chiedono che l’avvio dei lavori possa essere consentito anche solo attraverso la dichiarazione d’inizio attività.

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