Turismo, rinnovato il Ccnl delle imprese turistiche - QdS

Turismo, rinnovato il Ccnl delle imprese turistiche

Giacomo Glaviano

Turismo, rinnovato il Ccnl delle imprese turistiche

sabato 06 Marzo 2010

La soddisfazione di Giuseppe Cassarà, presidente onorario Fiavet. Aumenti medi di 115 euro e validità del contratto sino al 2013

PALERMO – Un milione di dipendenti delle imprese turistiche. Dopo mesi di trattative è stato rinnovato il contratto nazionale di lavoro dei dipendenti delle imprese turistiche che vedrà un aumento medio a regime pari a 115 euro, e una durata contrattuale sino al 30 aprile 2013.
Viva soddisfazione ha espresso il siciliano Giuseppe Cassarà, presidente onorario nazionale della Fiavet e responsabile della commissione sindacale perché il nuovo contratto sul turismo contiene molti elementi di novità anche per le agenzie di viaggio.  “Per prima cosa – spiega – abbiamo ampliato la sfera di applicazione del contratto ai network di agenzie ed ai tour operator che fino ad oggi erano formalmente esclusi. Al fine di garantire la sicurezza e la certezza della professionalità delle nostre aziende, poi, abbiamo fortemente voluto una norma che prevedesse la continuità e l’esclusività della presenza del direttore tecnico all’interno delle nostre imprese”.
 
Per la prima volta – conclude Cassarà – sono state previste specifiche figure professionali per l’apprendistato che da oggi può essere svolto anche all’interno delle adv. Peraltro, è stato esteso il concetto di stagionalità anche ai dipendenti delle nostre imprese. Il rinnovo del Ccnl turismo certamente è un forte atto di responsabilità di tutto il settore perché le imprese hanno ancora una volta dimostrato il forte impegno per lo sviluppo e la crescita professionale del settore che troppo spesso in Italia è considerato marginale rispetto alle politiche di investimento nazionali. Non c’è dubbio che con tutta la crisi il turismo si conferma come un settore strategico, il volano della nostra economia, l’unico che, non si potrà mai delocalizzare.
Dal 2001 l’Italia ha perduto competitività, però, grazie ad un’azione forte da parte di tutti ha chiuso il 2009 con solo un -3,1% di camere occupate. Se confrontiamo questo dato con quello dei più diretti competitor, che sono arrivati anche a -22%, o con quello di altre attività produttive, il turismo rimane un settore strategico.  Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi e Confturismo definisce il rinnovo del contratto di lavoro del turismo come “Un atto di fiducia delle aziende nel futuro del settore, pur in un momento nel quale il mercato delle vacanze non attraversa una congiuntura favorevole”. La consapevolezza della grave crisi congiunturale – sottolinea Bocca – ci ha spinti, di comune accordo con i sindacati dei lavoratori, a spostare nei prossimi anni gli oneri derivanti dall’intesa, augurandoci che il Governo apprezzi l’impegno delle imprese e valuti l’opportunità di misure volte a rilanciare il settore fortemente colpito dalla perdurante riduzione dei consumi turistici.

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