Mutui in sofferenza e depositi in calo - QdS

Mutui in sofferenza e depositi in calo

Vanessa Paradiso

Mutui in sofferenza e depositi in calo

venerdì 28 Maggio 2010

Secondo l’Abi Sicilia le banche hanno concesso finanziamenti di oltre 55 mld € per una crescita del 5,6 % rispetto al 2009. Concessa la sospensione temporanea dei pagamenti e l’allungamento dei tempi per i canoni rateali

PALERMO – Mentre la crisi incalza, un aiuto concreto arriva alle imprese artigiane e agricole, che avranno la possibilità di ottenere dalle banche la sospensione temporanea dei pagamenti dei mutui e l’allungamento dei tempi per pagare la quota capitale delle rate o dei canoni, che fanno riferimento ad operazioni di mutuo o leasing, comprese le operazioni di finanziamento assistito da contributi pubblici regionali.
E’ una goccia nel mare di crisi che ormai coinvolge tutta l’Italia, ma la Sicilia, in particolare, dove le sofferenze bancarie hanno raggiunto il + 33,5 % nei primi due mesi. rispetto allo stesso periodo del 2009, raggiungendo così la cifra record di ben tre milioni di euro. I dati forniti dall’Associazione bancaria italiana (Abi) ci dicono, inoltre, che i depositi bancari presentano un calo dell’1 % dovuto allo stato di crisi generale e alla minore disponibilità di risorse individuali. Nell’arco dell’anno solare l’ammontare dei depositi è stato di 37,8 milioni di euro. Al 31 dicembre 2009 erano attivi nell’Isola 71 istituti di credito, per un totale di 1.806 sportelli che operano in 338 Comuni e gli sportelli bancomat sono 2.394.
Il presidente della commissione regionale Abi Sicilia, Roberto Bertola, dice che i finanziamenti da parte delle banche sono cresciuti del 5,6 %, superando i 55 miliardi di euro, dei quali 28,3 miliardi per prestiti alle imprese (+ 4,1 % rispetto al 2009), ma 24,1 miliardi di euro riguardano prestiti alle famiglie consumatrici (+ 8,1 % rispetto al 2009).
L’Abi ha anche fornito i dati relativi alle iniziative previste dal “Piano famiglie”. Pare infatti che in meno di due mesi i clienti siciliani che hanno beneficiato della sospensione dei pagamenti siano stati solo 492, con un guadagno di liquidità che, secondo l’Abi, viene stimato in ben 3,5 milioni di euro.
Di fronte ai dati Abi impietosi, arrivano i dati Eurispes che rilevano come migliaia di famiglie finiscono nelle mani degli usurai, ed al quinto posto si piazza la Sicilia con un 78,2 %. Altro dato rilevante è che gli istituti di credito tendono a non sbloccare le pratiche del credito agrario, invece che accelerare la concessione dei contributi agricoli previsti dalla legge regionale 6/2009, per il credito agrario d’esercizio a tasso agevolato.
La maggiore vulnerabilità della Calabria, ma anche della Campania e della Sicilia rispetto al resto d’Italia trae origine dalla persistenza, a livello regionale e provinciale, di talune condizioni che, l’Eurispes, ritiene favoriscano il diffondersi del ricorso al prestito usuraio: dalla disoccupazione alla diffusione della criminalità (estorsioni, associazioni a delinquere), alle crescenti difficoltà economiche di famiglie ed imprese e, non ultime, le difficili condizioni di accesso al credito che al Sud funziona con tassi di interesse superiori alla media nazionale.
 

 
Bertola (Abi): “Puntare su turismo, agroalimentare ed energia”
 
PALERMO – Un quadro cui corrisponde il giudizio negativo verso le banche (86,1 % del campione): il sistema bancario italiano sembra non riuscire a farsi carico dei problemi e delle necessità delle famiglie che rinunciano (rispettivamente per il 46,6 % e il 39,5 %), prima ancora di tentare un approccio, a farvi ricorso. Difatti l’inflazione aumenta ad aprile all’1,5 %. I dati definitivi dell’Istat evidenziano una crescita significativa soprattutto per il capitolo trasporti (+ 5,5 %) dove rientrano benzina e diesel. Per entrambi, il rialzo è stato a due cifre, rispettivamente + 16,8% per la verde e + 15,9% per il gasolio. Oltre ai carburanti, ad influire sul settore sono state però anche le tariffe del trasporto aereo, aumentate del 14,9 % rispetto al mese di marzo, e del 13,4 % rispetto all’aprile dello scorso anno.
Turismo, agroalimentare ed energia sono per l’Abi il futuro della Sicilia. Lo ha dichiarato Roberto Bertola, presidente del Commissione regionale Abi, il quale ha precisato che “le banche non fanno beneficienza. Diamo denaro in modo corretto a chi ce lo può restituire ed in questo senso vogliamo fare la nostra parte”.

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