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Catania – Provincia: gli scenari possibili dopo le dimissioni di Capuana

Antonio Borzi

Catania – Provincia: gli scenari possibili dopo le dimissioni di Capuana

mercoledì 30 Giugno 2010

Castiglione: “Gli auguro di proseguire al meglio la sua attività”. Non ci saranno new entry nell’esecutivo. L’ex assessore allo Sport ha lasciato la Giunta per una “scelta personale”

CATANIA – Delle dimissioni giunte quasi inaspettate e sicuramente insolite in un quadro politico legato alla poltrona come quello siciliano. L’abbandono della carica di assessore provinciale allo Sport da parte di Daniele Capuana è giunta quasi come un fulmine a ciel sereno.
“Ho compiuto questo gesto – ha affermato – senza che nessuno mi abbia chiesto di farlo. È stata una scelta personale guidata da un’attenta analisi dei fatti a cui ho dovuto rispondere con un preciso atto di fede nei confronti dei miei principi morali e politici. Per questo motivo mi sono dimesso dalla carica di assessore provinciale”.
Una decisione, dunque, legata ai tumulti che si respirano nelle aule politiche in questi mesi. Ogni organo amministrativo siciliano, infatti, vive la sua lotta intestina e mentre alla Regione si prospettano alleanze fra la frangia di Pdl che fa capo a Miccichè, quella di Pd guidata da Lumia e l’Mpa di Raffaele Lombardo, anche a Catania l’aria non è meno pesante e l’atto di Capuana sembra confermare come anche a Palazzo Minoriti ci sia qualche tensione.
L’assessorato allo provinciale Sport ha raggiunto diversi risultati importanti nel corso della sua attività all’interno della Giunta Castiglione, primo fra tutti il potenziamento degli eventi che ruotano attorno al Palacannizzaro. Ma Capuana ha anche costituito mesi fa un suo movimento politico, quella “Scelta giovane” che, come ha tenuto a sottolineare lo stesso assessore dimissionario “in soli 9 mesi ha registrato ampio consenso e si sta radicando in modo esponenziale nella nostra provincia con 35 amministratori e 40 coordinatori locali”.
Molto pacato il commento del presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione: “Ringrazio l’assessore Daniele Capuana per il buon lavoro svolto in questi anni e gli confermo la mia stima. Apprezzo la coerenza politica dimostrata, coraggiosa per un giovane impegnato in politica, al momento in cui non si riconosceva più nel partito che lo aveva designato e nella coalizione che lo sosteneva”.
“Gli auguro – ha concluso – di proseguire al meglio la sua attività politica vicina sempre alle nuove generazioni e al mondo sportivo, e di intrattenere un rapporto proficuo di cordialità e collaborazione nell’interesse della nostra Isola”.
Con le dimissioni dell’assessore Capuana la Provincia di Catania, è spiegato in una nota, si “adegua alle disposizioni nazionali relative alla riduzione del numero dei componenti della Giunta e anticipa le nuove norme regionali che entreranno in vigore con il rinnovo del Consiglio, avendo già modificato lo Statuto”.
Come spesso accade con scelte politiche tanto eclatanti, intanto, il quadro delle alleanze potrebbe avere una nuova sistemazione. Si parla, e i due non fanno molto per allontanare le voci, di un continuo avvicinamento tra il dimissionario Capuana ed Enzo Bianco.
 


Avvicinamento. Apertura nei confronti di Bianco
 
CATANIA – L’apertura di Capuana a nuove proposte politiche ha subito trovato seguito nell’invito di Enzo Bianco ad  “avvicinarsi a chi nel centrosinistra è impegnato in un’azione di rinnovamento e condividere un’idea di impegno politico che guarda all’interesse dei cittadini e delle nuove generazioni”.
Un intervento, quello di Bianco, giunto poche ore dopo l’annuncio di dimissioni e che non lesina complimenti nei confronti dell’ex assessore.
“In questi mesi – afferma Enzo Bianco – ho guardato con molta attenzione al movimento Scelta giovane, che si è ben radicato a Catania e provincia e che punta a risorse nuove e guarda ai giovani”.
Ma non solo lodi per la nuova formazione politica. Il senatore del Pd sottolinea come “Capuana merita inoltre apprezzamento perché, invece di saltare sul carro dei vincitori com’è costume di molti, si è dimesso da un incarico importante, ma non più coerente con le sue scelte politiche”.

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