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Catania – Solarium di S. Giovanni Li Cuti senza controlli, caos dilagante

Melania Tanteri

Catania – Solarium di S. Giovanni Li Cuti senza controlli, caos dilagante

mercoledì 21 Luglio 2010

L’assessore Torrisi ha assicurato un potenziamento dei servizi di pattugliamento nella zona. Insufficiente la presenza dei vigili: appello dei residenti all’amministrazione

CATANIA – Il mare per molti, ma non per tutti. Puntuale come ogni anno si riaccende la polemica sull’uso privatistico del demanio e delle spiagge, costellate di stabilimenti balneari e strutture private e del conseguente prezzo da pagare per usufruire di un bene pubblico.
A Catania la situazione è particolarmente delicata, dal momento che parte della costa, rocciosa e impervia, è per lunghi tratti impraticabile, mentre il litorale sabbioso è quasi interamente “a pagamento” o concesso a colonie estive confessionali. 
Per ripristinare, o almeno tentare di farlo, il diritto al mare, di fatto quasi negato ai catanesi, il Comune etneo, da anni, realizza due solaria pubblici, uno a piazza Europa e l’altro nei pressi del porticciolo di Ognina, per consentire a chi non vuole pagare quello che è un diritto, la possibilità di approfittare della fortuna di avere il mare a due passi da casa.
Quest’anno, per agevolare l’utenza e permettere la fruizione anche della spiaggetta di San Giovanni Li Cuti ai cittadini, l’amministrazione Stancanelli ha pensato di realizzare un terzo solarium, proprio nell’antico borgo marinaro.
La struttura, però, inaugurata da appena un paio di giorni, ha già scatenato accese polemiche, in particolare tra i residenti della zona. Sono in molti, infatti, a non gradire la piattaforma comunale, sia per quanto riguarda l’aspetto puramente estetico, “è brutto vedere tavole di legno e un tappeto di bagnanti al posto della tipica spiaggetta”, affermano, sia dal punto di vista pratico. L’apertura della struttura, secondo molti, creerebbe ulteriori problemi di congestionamento di una zona che già soffre la mancanza di vigilanza, e di assenza di regole. A San Giovanni Li Cuti, infatti, i controlli da parte dei Vigili urbani sarebbero non regolari, ma soprattutto non incisivi, con il risultato di un divieto di transito costantemente violato, della piattaforma per i disabili regolarmente utilizzata da tutti, e di una zona che, ogni mattina, riporti i segni di inciviltà del giorno precedente.
“Chiediamo al Comune – afferma Alessandro Condorelli, presidente della II municipalità, che nel borgo ha effettuato recentemente un sopralluogo – di aumentare i controlli, facendo rispettare norme e divieti, e effettuando la pulizia di una delle zone più belle della città oggi ridotta a una pattumiera”.
Massima disponibilità da parte dell’assessore all’Ambiente del Comune, Claudio Torrisi, presente durante la seduta, a chiedere il potenziamento dei servizi di pattugliamento, in attesa che il progetto di videosorveglianza, presentato al ministero, venga finanziato.

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