Riduzione dei deputati a 70: all’odg dell’Ars a settembre - QdS

Riduzione dei deputati a 70: all’odg dell’Ars a settembre

Riduzione dei deputati a 70: all’odg dell’Ars a settembre

giovedì 29 Luglio 2010

È stato deciso dalla conferenza dei capi-gruppo. Risparmio possibile di 6,2 mln di euro. In Sicilia un deputato ogni 55.746 abitanti contro 118.440 in Lombardia

PALERMO – La conferenza  dei capi gruppo ha deciso di trattare a settembre il disegno di legge  di Giovanni Barbagallo (Pd) per la riduzione del numero dei deputati regionali dagli attuali 90 a 70. Ciò anche a seguito delle valutazioni espresse dalla Commissione per il regolamento, la quale ha ritenuto che la proposta di legge può essere inserita all’ordine del giorno dell’assemblea nonostante sia stata già respinta dalla commissione di merito.
Giovanni Barbagallo ha sempre sostenuto che un argomento così importante non poteva essere liquidato con una valutazione parziale, ma doveva essere esaminato dall’Aula. Il deputato del Pd ha ricordato che la riduzione di 20 deputati regionali farebbe risparmiare alla Regione 6.220.807,20 euro l’anno.
Il deputato del Pd ha osservato, inoltre, che la Sicilia ha il numero di deputati regionali più alto in termini assoluti.
 Il dato siciliano (un deputato ogni 55.746 abitanti) è in contrasto stridente con le altre regioni, in particolare con la Lombardia, regione nella quale vi è un consigliere ogni 118.440 abitanti. Anche in Emilia Romagna, in Veneto, nel Lazio, in Piemonte e in Puglia il rapporto abitanti-consiglieri risulta più congruo di quello registrato in Sicilia.
“La riduzione del numero dei parlamentari regionali ha una valenza enorme in una realtà nella quale si registra il più alto indice di povertà tra le regioni del Mezzogiorno. Non si può tollerare la riduzione, già fatta, degli assessori comunali, senza avere la capacità di autoriformarsi. L’idea che i sacrifici debbano essere fatti sempre dagli altri – ha sottolineato Barbagallo – deve essere superata. A livello nazionale ed europeo capirebbero che la Sicilia non detiene soltanto primati negativi, ma è in grado di esprimere una volontà riformatrice positiva. La riduzione dei deputati regionali avrebbe un grande significato politico. Il dibattito sul federalismo si arricchirebbe di una scelta importante”.

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