Mpa e fiducia. Prima vedere cammelli - QdS

Mpa e fiducia. Prima vedere cammelli

Carlo Alberto Tregua

Mpa e fiducia. Prima vedere cammelli

mercoledì 15 Settembre 2010

Tremonti firmi subito i nostri Fas

Berlusconi sostiene di aver avuto assicurazione dal repubblicano Francesco Nucara, violentemente attaccato da Giorgio La Malfa, che la legione straniera formata da venti deputati sarebbe pronta a soccorrere il Governo. Vedremo dopo il discorso di fine mese i numeri dei votanti a favore e sapremo finalmente la verità.
A noi siciliani interessa, però, il comportamento dell’Mpa e del Pdl Sicilia, i cui leader hanno dichiarato che daranno fiducia al Governo Berlusconi. Sembra che la contropartita sia la firma immediata del decreto dell’Economia per trasferire i 4,3 mld € di Fas (Fondi per le aree sottoutilizzate) alle casse regionali. Questa promessa è stata infranta numerose volte dal ministro Tremonti, il quale firma con estrema rapidità i provvedimenti a favore della Padania, ma fa il duro con quelli a favore del Sud e della Sicilia in particolare. Due pesi e due misure che indicano come l’avvocato di Pavia non sia uno statista super partes.

Le casse regionali hanno disperato bisogno di quella liquidità. Però essa sarà destinata, almeno secondo le dichiarazioni del Governo Lombardo, a obiettivi distorti e, cioè, come spesa corrente, pessimo elemento che non aiuta per nulla lo sviluppo.
La stessa denominazione Fas indica che le somme vanno destinate tutte, e non in parte, per far risalire la china alle aree sottoutilizzate. Fra esse vi è la Sicilia. Ma non a finanziare indennità e stipendi a inutili dipendenti perché non servono alla produzione dei servizi.
Ricordiamo ancora una volta che tutti i siciliani che non si trovano all’interno delle pubbliche amministrazioni, ove invece si trovano i raccomandati, hanno lo stesso diritto di questi ultimi, con la qualifica da loro assegnata dal Consiglio di Stato con ben tre sentenze, che è: aspiranti. è in corso una campagna di mobilitazione affinché tutti gli aspiranti facciano domanda in massa con acclusi i loro curricula sia ai Comuni che alla Regione, per chiedere di essere assunti al pari dei precari raccomandati che già vi sono all’interno.
Il Movimento per le Autonomie è nato per difendere le prerogative dello Statuto e quindi di tutti i siciliani. Non può difendere i precari e ghettizzare gli aspiranti.

 
Dunque, Lombardo ha promesso la fiducia a Berlusconi a fronte della firma del decreto sui Fas. Ci soccorre la vecchia frase “Prima vedere cammelli”. Questa volta Lombardo non si potrà fidare del Cavaliere, se non dopo aver visto coi propri occhi il succitato decreto sui Fas.
Jordi Pujol è riuscito a trasformare la Catalogna dalla più povera alla più ricca regione di Spagna in soli 35 anni, quadruplicando il Pil. I 54 Governi regionali e gli ultimi tre post-riforma non sono riusciti a far aumentare il Pil neanche di un punto in 63 anni (1947-2010). Una fotografia che dovrebbe costituire la gogna per tutti i 57 presidenti della Regione e le maggioranze che li hanno sostenuti. Una gogna per i 90 deputati che costano, come potrete leggere nell’inchiesta pubblicata oggi, ben 28 milioni di euro l’anno contro i 17,4 dei consiglieri della Lombardia.

Solo se Lombardo metterà in atto un piano di sviluppo fondato sulle opere pubbliche, prima fra le quali la sistemazione idrogeologica del territorio; solo se Lombardo punterà sui sostegni alle imprese, esclusivamente mediante il credito d’imposta; solo se Lombardo riuscirà a scambiare parte delle azioni possedute dalla Regione di Unicredit con il controllo di Irfis, da trasformare in banca regionale con l’intervento di un grande manager internazionale; solo se Lombardo si ricorderà che i siciliani sono tutti uguali, non privilegiando più i precari a danno degli aspiranti; solo se Lombardo taglierà il bilancio 2011 di quattro miliardi di euro di spesa corrente per destinarli agli investimenti; solo se Lombardo metterà sotto pressione la macchina regionale perchè spenda immediatamente tutti i fondi europei e statali, cofinanziati dalla Regione; solo se Lombardo farà tutto questo e altre azioni più volte indicate su queste pagine, potrà ragionevolmente impegnarsi con i siciliani per far aumentare il Pil nella sua legislatura, (fino al 2013) dal 5,6 al 7,6 per cento, cioè 20 miliardi in più con la creazione contestuale di oltre 100 mila posti di lavoro.
Sviluppo e lavoro devono essere le stelle polari di Lombardo.

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