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Palermo – Ben 1600 abitazioni degradate e manca il libretto del fabbricato

Luca Insalaco

Palermo – Ben 1600 abitazioni degradate e manca il libretto del fabbricato

giovedì 30 Settembre 2010

Le case del centro storico scricchiolano ad ogni pioggia. Ci sono 100 immobili “ad alto rischio”. Per gli edifici c’è un regolamento del 2005. Che ancora deve andare in Consiglio

PALERMO – All’indomani del crollo della palazzina all’Arenella i geologi hanno puntato il dito contro i ritardi della politica: “Se ci fosse stato il libretto del fabbricato, questo crollo si sarebbe evitato”, hanno denunciato.
Già, cosa ne è stato del documento che certifica lo stato di salute degli edifici?
Nel dicembre del 2005, la Giunta comunale approvò il regolamento del Dief, ovvero il Documento identificativo dell’efficienza del fabbricato. Una sorta di carta d’identità sulla quale avrebbero dovuto essere annotate tutte le caratteristiche degli edifici: dall’anno di costruzione alle certificazioni statiche e sismiche. Sul libretto avrebbero dovuto essere riportate planimetrie e grafici con tutte le caratteristiche dell’immobile, la relazione geologica relativa al sottosuolo, gli eventuali interventi effettuati per la messa in sicurezza, un giudizio sintetico sull’eventuale stato di degrado e una dichiarazione di efficienza del fabbricato sottoscritta da un professionista.
L’obbligatorietà del libretto era prevista anche per i fabbricati di nuova costruzione, per i quali avrebbe dovuto essere presentato contestualmente alla comunicazione di fine lavori, depositato alla Protezione civile dai proprietari o responsabili dei condomini, per essere aggiornato ogni dieci anni.
La redazione del documento presupponeva, quindi, il controllo dello stato di sicurezza degli immobili. Uno screening fondamentale in una città in cui le case, soprattutto nel centro storico, scricchiolano ad ogni accenno di pioggia. Basti pensare che nella città vecchia l’amministrazione comunale ha individuato ben 1600 abitazioni fortemente degradate, con 100 edifici classificati “ad alto rischio”e 400 immobili che richiedono interventi urgenti.
Peccato che, dopo l’approvazione, il Dief sia caduto nel dimenticatoio. Lo scorso mese di dicembre dalla Protezione civile ci avevano assicurato che entro il primo semestre del 2010 sarebbero partiti i corsi per formare un centinaio di tecnici in grado di redigere il libretto del fabbricato. Perché il libretto del fabbricato venga finalmente alla luce e possa essere applicato, tuttavia, c’è ancora da aspettare. “Abbiamo revisionato il documento e ora lo rimanderemo in Consiglio comunale” annuncia l’assessore comunale alla Protezione civile, Roberto Clemente.
Per Nadia Spallitta, capogruppo di Un’Altra Storia in Consiglio comunale, il crollo della palazzina dell’Arenella e la tragedia sfiorata, è un “segnale allarmante sull’inosservanza dei requisiti sismici e di staticità di molti degli edifici palermitani, che probabilmente necessitano opere di adeguamento idonee ad assicurare il rispetto della normativa tecnica”.
La Spallitta ha annunciato la presentazione in aula di una mozione “rivolta a promuovere un programma di accertamenti e agevolazioni che permetta di verificare, con appositi sondaggi e analisi, le condizioni strutturali degli edifici, e che consenta di intervenire laddove si dovessero riscontrare deficit e pericoli di crolli”. La consigliera d’opposizione, inoltre, ha presentato un’interrogazione volta a “verificare il numero delle ordinanze contingibili e urgenti emesse in relazione ad immobili pericolanti nel centro storico, e le cause dell’eventuale mancata rimozione del pericolo”.
Spallitta invoca quindi l’utilizzo immediato dei contributi della legge regionale n.25/93 che il Consiglio comunale ha di recente sbloccato, destinandoli proprio agli interventi urgenti su immobili degradati e pericolanti.

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