Punti programmatici, Berlusconi rispolvera tre grandi opere - QdS

Punti programmatici, Berlusconi rispolvera tre grandi opere

Antonio Casa

Punti programmatici, Berlusconi rispolvera tre grandi opere

venerdì 01 Ottobre 2010

Prima del voto di fiducia le rassicurazioni del presidente del Consiglio sul piano infrastrutturale per il Sud. “Nei prossimi 3 anni investimenti su Ponte, Ragusa-Catania e Agrigento-Caltanissetta”

ROMA – Il raddoppio della superstrada Agrigento-Caltanissetta, l’asse autostradale Ragusa-Catania. E il ponte sullo Stretto, il cui progetto esecutivo sarà approvato entro la fine dell’anno. Sono le tre grandi opere citate dal premier Berlusconi nel suo discorso alla Camera, nell’ultimo dei cinque punti programmatici illustrati nell’Aula della Camera prima del voto di fiducia al governo. Ultimo “non certo in ordine di importanza”, ha precisato il presidente del Consiglio. “Il Sud ha bisogno di regole, di rispetto delle regole e di un’adeguata dotazione di infrastrutture materiali e immateriali. Il piano per il Sud dovrà rispondere parallelamente a queste fondamentali esigenze”, ha detto Berlusconi.
“Dal 2002 al 2009, su un valore di opere approvate dal Cipe e già cantierate, pari a circa 68 miliardi di euro, sono stati triplicati gli interventi nel Mezzogiorno – ha proseguito -. Nei prossimi tre anni saranno investite nel Mezzogiorno risorse per circa 21 miliardi di euro, pari al 40 per cento degli investimenti complessivi in tutta Italia, raggiungendo nel 2013 alcuni risultati importanti. Ne cito qualcuno: il completamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria; ci sono lavori in corso per sopperire alla carenza di iniziative che si è verificata durante i cinque anni dei Governi della sinistra; il sostanziale avanzamento di opere quali l’autostrada Telesina, l’asse autostradale Ragusa-Catania, la superstrada ionica 106, il raddoppio della superstrada Agrigento-Caltanissetta, le statali Olbia-Sassari e Carlo Felice, la rete metropolitana campana – ha spiegato Berlusconi -. Entro dicembre sarà pronto il progetto esecutivo del ponte sullo stretto di Messina, che i Governi della sinistra avevano liquidato in cinque minuti di seduta. Noi abbiamo ripreso il progetto, questo progetto e’ avanzato, e’ un progetto fondamentale per la Sicilia, e’ un progetto che si inserisce nella realizzazione del Corridoio n. 1 Berlino-Palermo, che prevede l’alta capacità ferroviaria sino a Palermo”. “Sono iniziati i primi lavori sulla costa calabrese e prossimamente partiranno quelli sulla costa siciliana. Sono anche in corso i lavori dell’asse ferroviario Napoli-Bari, dell’asse ferroviario Battipaglia-Reggio e del nodo ferroviario di Bari – ha aggiunto il Cavaliere -. Nel Mezzogiorno miglioreranno i servizi del trasporto regionale ferroviario e ciò  grazie alle risorse assegnate lo scorso anno e a quelle dell’acquisto di nuovi treni, tutti da immettere nel sud Italia. Voglio sottolineare che tutte le nostre strategie di contrasto alla criminalità organizzata vanno considerate come il primo pilastro del piano per il Sud, perchè la liberazione del territorio dalla morsa della criminalità organizzata è il presupposto indispensabile per lo sviluppo del nostro Mezzogiorno.
 
Ricordo, tra i tanti provvedimenti in progetto: la Banca del Sud, in collaborazione con le Poste e con il sistema delle cooperative, per il finanziamento delle piccole realtà imprenditoriali; i fondi europei per le aree sottoutilizzate, che saranno concentrati su grandi iniziative strategiche; l’individuazione di zone franche urbane per nuove imprese, come strumento di contrasto alla disoccupazione e infine, come ho già anticipato, il federalismo fiscale, che sarà la riforma che metterà il Sud Italia alla pari con il Nord, nella qualità e nell’efficienza dei servizi pubblici, senza più sprechi nei costi – tripli o quadrupli – a causa di connivenza e infiltrazioni della criminalità nella gestione del denaro pubblico.
 
Oltre alla fiscalità di vantaggio per il Sud (ma sarebbe meglio parlare di perequazione, ndr), abbiamo avviato serie misure di lotta contro il lavoro irregolare per favorire l’occupazione dei giovani, soprattutto nelle regioni meridionali. Le misure poggiano su due pilastri: la semplificazione dei rapporti di lavoro e un maggior controllo sui comportamenti che mettono a rischio l’incolumita’ dei lavoratori”, ha detto infine Berlusconi. Sperando che dalle promesse si passi ai fatti.

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