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Catania – Mercato ortofrutticolo e Rom tanta tensione, zero controlli

Antonio Borzi

Catania – Mercato ortofrutticolo e Rom tanta tensione, zero controlli

mercoledì 06 Ottobre 2010

Intere famiglie, anche con bambini piccoli, che vivono in precarie condizioni igienico-sanitarie. Una polveriera pronta a esplodere. Troppa indifferenza rischia di degenerare

CATANIA – La questione sociale legata alla coabitazione dei Rom e dei catanesi all’interno del capoluogo rappresenta una delle tante piaghe spesso celate all’interno della nostra città.
Negli ultimi giorni è stata avanzata, da parte di diverse frange dell’amministrazione Stancanelli, la proposta di costruire un campo Rom affinché possano essere ospitati i diversi zingari in condizioni dignitose. Una proposta che, cosa non rara nel comune catanese, ha scatenato diverse proteste. In primis quella del consigliere comunale de La Destra Manfredi Zammataro, che ha dichiarato come “l’amministrazione comunale pensa a costruire un campo di transito per i rom con servizi (acqua e luce pagati dal Comune) e prefabbricati mentre non affronta minimamente l’emergenza abitativa che attanaglia da tempo migliaia di famiglie catanesi”.
Ma il problema abitativo legato agli zingari è una questione da affrontare. Infatti, anche se potrebbe apparire allo sguardo di molti non urgente e di primaria importanza, potrebbe rappresentare una bomba sociale pronta ad esplodere. Mentre i Rom di corso Martiri della libertà rimangono nella loro fossa che, rispettando la classica regola di “occhio che non vede cuore che non duole”, non suscita polemiche fra i cittadini, c’è un nuovo insediamento nella zona del mercato ortofrutticolo.
Nelle vicinanze dell’aeroporto è sorto un campo Rom fatto di tende e roulotte e appare sconcertante notare come, nella totale indifferenza di forze dell’ordine e istituzioni, questi gruppi si siano appropriati di una fetta di città. A pochi metri dalla strada e dal chiosco, infatti risiedono giorno e notte famiglie con bambini che, è facile immaginarlo, non vivono in condizioni igienico-sanitarie adeguate. Quando qualcuno prova a fotografare, atto fondamentale per denunciare lo scempio, le reazioni sono violente. È indispensabile, una volta per tutte, sapere cosa si vuole fare in questa città per questa scottante questione.
A Catania ci sono tante cose da fare, e molte altre da tempo sono state annunciate, ma la questione degli zingari merita di essere trattata alla pari delle altre. Il senso civico dell’intera comunità etnea, infatti, è messo alla prova e non si può continuare nella totale indifferenza, che spesso fa vivere con i paraocchi senza considerare che, cosa non indifferente per una realtà che vuole realmente definirsi metropolitana, la tutela e il rispetto delle regole è atto fondamentale e primario per ogni persona che vuole vivere dentro i confini cittadini.

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