Nuovo Codice della strada e revisione della patente di guida - QdS

Nuovo Codice della strada e revisione della patente di guida

Maria Chiara Ragusa

Nuovo Codice della strada e revisione della patente di guida

martedì 12 Ottobre 2010

Previsti degli appositi corsi per il recupero dei punti decurtati

CATANIA – Dopo un percorso parlamentare lungo quasi due anni, frutto di un lavoro condiviso fra maggioranza e opposizione, e dopo l’approvazione definitiva del testo al Senato, il nuovo Codice della Strada è diventato legge.
Sono oltre 80 gli articoli del Codice ad essere stati modificati.
Tra questi le novità più importanti riguardano la “Revisione della Patente di Guida”.
La patente a punti è il meccanismo introdotto in Italia nel luglio 2003 attraverso il quale, ad ogni conducente di un veicolo viene attribuito un punteggio (inizialmente 20 punti) che viene decurtato in caso di infrazioni.
All’esaurimento dei punti disponibili per conservare la patente è necessario superare nuovamente l’esame di teoria e l’esame di guida.
Con la nuova normativa, alla revisione della patente di guida sarà sottoposto anche chi dopo la notifica della prima violazione che comporti una perdita di almeno 5 punti, commetta altre due violazioni non contestuali nell’arco di 12 mesi dalla prima violazione, che comportino ciascuna la decurtazione di almeno 5 punti.
Sono previsti i corsi di guida sicura avanzata che potranno essere utili al recupero di punti decurtati, fino ad un massimo di 5.
 È introdotto l’obbligo di un esame alla fine dei corsi per il conseguimento di 6 punti patente.
Introdotto anche un sistema di premi: la mancanza di violazioni che comportano la riduzione di punti per i primi 3 anni determina l’attribuzione di un punto all’anno (tale punteggio si aggiunge al credito di 2 punti l’anno, fino a un massimo di 10, per ogni 2 anni senza violazioni, già previsto dalla normativa vigente).
Un’altra novità è quella prevista al comma primo bis dell’articolo 128:
“I responsabili delle unità di terapia intensiva o di neurochirurgia sono obbligati a dare comunicazione dei casi di coma di durata superiore a 48 ore agli uffici provinciali del Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici. In seguito a tale comunicazione i soggetti di cui al periodo precedente sono tenuti alla revisione della patente di guida. La successiva idoneità alla guida è valutata dalla commissione medica locale di cui al comma 4 dell’articolo 119, sentito lo specialista dell’unità riabilitativa che ha seguito l’evoluzione clinica del paziente”.
Quindi chi dovesse giungere in terapia intensiva o in un reparto di neurochirurgia si vedrà costretto a revisionare la propria patente visto che potrebbe avere subito danni importanti che ne pregiudicherebbero la guida.
Tuttavia la revisione prevede solo l’idoneità medica quindi i disagi per gli utenti dovrebbero essere limitati.

Maria Chiara Ragusa
Collegio dei professionisti di Veroconsumo

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