Consumatori e investimenti, ecco come non rimanere fregati - QdS

Consumatori e investimenti, ecco come non rimanere fregati

Gianlugi Cerami

Consumatori e investimenti, ecco come non rimanere fregati

sabato 16 Ottobre 2010

Valuta estera come stabilizzatore del portafoglio personale bilanciato

CATANIA – Pochi mesi fa avevamo messo in luce il chiaro conflitto di interessi delle istituzioni finanziarie nella fondazione e nella vendita di quote di fondi di investimento, pensione, assicurativi, previdenziali. Oggi iniziamo ad affrontare il tema degli strumenti di investimento fondamentali, partendo dalle valute.
L’investimento in valuta è per persone che sono in grado di capire e prevedere sia gli andamenti economici del mondo, sia le strategie finanziarie dei paesi esteri. Investire in moneta vuol dire scambiare la propria valuta, per esempio euro, con una valuta estera e aspettare che questa si apprezzi. è una sorta di scommessa sul fatto che la moneta estera crescerà nel cross, ovvero varrà di più in futuro, di quanto vale adesso rispetto alla nostra moneta.
Il valore di una valuta dipende dal valore aggregato dell’economia del paese che l’emette, ma anche dalle politiche finanziarie degli stati.  Queste politiche possono stravolgere il cross attraverso la variazione del tasso di interesse interno o attraverso operazioni di acquisto di grandi quantitativi di moneta estera finalizzato a diminuirne la quantità in circolazione. Per esempio, se lo stato cinese compra dollari, di fatto li toglie dalla circolazione e ne riduce la disponibilità sul mercato. Il dollaro quindi sale di valore rispetto allo Yuan e d’incanto per gli americani diventa più conveniente acquistare merce prodotta in Cina; in questo modo aumentano le esportazioni e lo stato si trova con maggiori gettiti fiscali e grandi quantitativi di liquidità estera ancora nel proprio patrimonio.
Per fronteggiare la crisi economica che sta invadendo tutto il mondo, gli stati stanno abbassando il tasso di interesse della propria moneta. Come dire che l’acquisto di dollari o di Yen, non costa praticamente nulla. Si prendono i soldi in prestito, si usano per gli investimenti e si restituiscono ad un tasso trascurabile. In questo modo si spingono gli investimenti interni, ma al contempo si svaluta la moneta verso le altre, in modo da favorire le esportazioni. In periodi di crisi lo fanno tutti gli stati allo stesso tempo, quindi le oscillazioni del cross sono bassissime. è proprio questa la peculiarità degli investimenti in moneta.
 
A parte fallimenti di stato, la moneta ha sempre un certo valore che non va mai a zero. Quindi porta con sé anche un rischio limitato. In finanza rischio e rendimenti sono strettamente legati, e questo è il motivo per cui gli investimenti valutari sono considerati tra i più conservativi. Chi vuole  investire in questa forma deve avere competenza in termini di politica internazionale e puntare sulle economie in via di sviluppo. In generale, un po’ di valuta estera è un buon stabilizzatore del portafoglio personale bilanciato.

Gianluigi Cerami
collegio dei professionisti di Veroconsumo

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