Regione: microcredito per famiglie in difficoltà - QdS

Regione: microcredito per famiglie in difficoltà

Raffaella Pessina

Regione: microcredito per famiglie in difficoltà

giovedì 21 Ottobre 2010

Presentati i contenuti di un bando pubblico che attua la finanziaria 2010. Il gestore del fondo investirà in campagne di informazione

PALERMO – Il governo regionale ha istituito un Fondo di garanzia, stanziando 12 milioni di euro, per consentire l’accesso a forme di microcredito alle famiglie siciliane in difficoltà.
Già dai primi mesi del prossimo anno potrebbe diventare operativo, cioè dal momento in cui la Regione, dopo l’avviso pubblico, indicherà quale banca gestirà questo Fondo etico che per il momento ammonta a 12 milioni di euro, ma che potrà essere incrementato da contributi volontari degli aderenti o di terzi e da donazioni, lasciti ed erogazioni conseguenti a stanziamenti, deliberati dallo Stato, degli enti territoriali o locali, e di altri enti pubblici e privati.
Attraverso un bando pubblico, che sarà pubblicato entro una decina di giorni, saràselezionato un intermediario finanziario che gestirà il fondo, saranno inoltre attivate delle convenzioni con le banche disponibili a partecipare all’operazione.
Il microcredito per le famiglie è stato presentato ieri mattina a palazzo d’Orleans dal Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, dall’assessore dell’Economia, Gaetano Armao, e dal dirigente generale del Dipartimento Finanze, Salvatore Taormina.
“Con questo intervento – hanno detto Lombardo e Armao – vogliamo rispondere al fabbisogno delle famiglie che hanno difficoltà ad accedere al credito e per questo motivo, come mi ha confermato anche il direttore della sede siciliana di Banca d’Italia, che ho incontrato in questi giorni, spesso finiscono nelle mani degli usurai. La misura è contenuta nella Finanziaria 2010  e il fondo della Regione coprirà fino all’80% l’eventuale inadempienza delle famiglie che potranno richiedere fino a un massimo di 6 mila euro a un tasso d’interesse che l’assessorato all’Economia prevede tra il 4 e il 5 per cento (Taeg)”.
Verrà costituito un Comitato di sei componenti, tre provenienti dal mondo bancario e tre dalle associazioni no profit e onlus (ha già aderito la “Caritas”) per le valutazioni del caso. Il gestore del fondo, secondo quanto previsto nell’avviso pubblico, dovrà investire nella campagna di informazione per la pubblicizzazione dello strumento finanziario. Le banche che aderiranno all’iniziativa stipuleranno una convenzione con la società di gestione del fondo e valuteranno le richieste di finanziamento sulla base di due ambiti previsti per decreto: esigenze abitative-sanitarie e progetti di vita delle famiglie.
Il fondo di microcredito è rivolto alla tipologia di famiglie individuate dalla legge 10 del 2003: vincoli di matrimonio, parentele, affido o adozione. Per l’assessore Armao i primi finanziamenti garantiti dal fondo di microcredito saranno erogati già a gennaio. 
“L’intervento di microcredito per le famiglie siciliane –  ha dichiarato Lombardo – è uno dei tanti strumenti che arriveranno per fare volare la spesa pubblica con azioni di qualità, azioni che siano in grado di coniugare trasparenza amministrativa con il sostegno all’economia e ai cittadini".
Intanto, sono ripresi i lavori a Palazzo dei Normanni dove ieri si è svolta la seconda seduta d’Aula di tutto il mese di ottobre (l’altra si è svolta mercoledì 13). Intanto l’opposizione affila i coltelli e Francesco Scoma (Pdl) ha dichiarato di dimettersi da vicesindaco di Palermo “per dedicarmi – ha detto – da oggi con ancora più attenzione, al mio mandato di parlamentare regionale al fine di essere presente e organizzare una dura opposizione nei confronti del governo della Regione, presieduto dal ribaltonista Raffaele Lombardo".

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