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Catania – Provincia: Mpa fuori dalla Giunta. Pesce e Pellegrino i nomi esclusi

Antonio Borzi

Catania – Provincia: Mpa fuori dalla Giunta. Pesce e Pellegrino i nomi esclusi

martedì 26 Ottobre 2010

Il coordinatore del Pdl: “Nessuna ritorsione, ma è venuto meno il patto politico-programmatico”. Per molti è il definitivo atto di sfida di Castiglione nei confronti di Lombardo

CATANIA – Dopo tanti annunci ecco il cambiamento. Le ripercussioni politiche della separazione Pdl-Mpa a Palermo nel Lombardo quater non sono mancate ad arrivare. Ed ecco infatti che Giuseppe Castiglione, presidente della provincia di Catania e coordinatore regionale del Pdl, ha buttato fuori dalla propria giunta gli ultimi due superstiti dell’Mpa. I nomi degli esclusi da parte di Castiglione sono infatti quelli di Massimo Pesce e Orazio Pellegrino che hanno pagato a caro prezzo le dichiarazioni del loro leader sempre più isolato nel quadro politico regionale e convinto dell’inutilità delle Province.
Da più parti appare evidente come quello di Castiglione sia stato un atto contro Lombardo perfettamente inserito nello scacchiere politico regionale che ha visto furenti botta e risposta fra i due nei giorni scorsi. Ma non è dello stesso avviso lo stesso Castiglione che ha dichiarato come non si sia trattato di “un atto ritorsivo. È un atto – ha commentato il presidente della Provinca catanese – di revoca perché è venuto meno il patto politico-programmatico col Mpa. Riconfermo, la stima personale nei confronti dei due ex assessori Pesce e Pellegrino. E il fatto che non sia un atto ritorsivo lo dimostra la nomina dell’on. Domenico Rotella, politico di grande esperienza ed amministratore esperto, che ha ricoperto numerosi incarichi di prestigio e che è stato candidato nelle liste dell’Mpa alle regionali del 2008, risultando il primo dei non eletti”.
A Mimmo Rotella, politico di lungo corso ex Mpa, andranno le deleghe all’ecologia. Ancora nulla si sa sul nono assessore che dovrà scaturire da un confronto con i membri della nuova alleanza politica di Palazzo Minoriti. A supportare Castiglione infatti saranno Pdl, La Destra di Nello Musumeci e il Pid di Saverio Romano.
Dal fronte lombardiano si parla chiaramente di rappresaglia politica. E il fenomeno potrebbe allargarsi a macchia d’olio anche nelle altre realtà locali che basavano il proprio governo sul patto Mpa-Pdl. Da questo punto di vista Enzo Oliva, coordinatore regionale dell’Mpa, è stato molto chiaro: “Il movimento – ha affermato – continuerà ad appoggiare le Giunte che oggi sostiene lavorando nell’esclusivo interesse dei siciliani”. Ma nelle parole stizzite dei componenti dell’Mpa, che sabato mattina ha organizzato una conferenza stampa sull’argomento, traspare un clima belligerante che attende di essere messo in pratica nei  momenti cruciali delle attività amministrative locali.
Duro con Castiglione anche il capogruppo dell’Mpa alla Provincia Mimmo Galvagno che ha dichiarato come “in un primo tempo sembrava ci avesse ripensato e invece, forse, quando è tornato a casa qualcuno gli ha tirato la giacca. Invece doveva fregarsene delle beghe degli esponenti del suo partito che attaccano Lombardo, ma volare alto e pensare ad amministrare la Provincia”.” Adesso per l’Mpa- continua Galvagno – non cambierà nulla. Continueremo a lavorare per i cittadini e rispetteremo il programma. Ma è logico che saremo molto più critici e attenti all’azione dell’amministrazione”.
Ed è proprio questa maggiore attenzione che dovrebbe preoccupare e non poco Giuseppe Castiglione. Appare infatti utopistico non aspettarsi una reazione da parte di Lombardo e dei lombardiani chiamati ad un punto di svolta cruciale nell’amministrazione politica di questa regione. Attenzione anche a quanto accadrà nel comune di Catania dove, salvo imprevisti, si assisterà ad un’altra chiamata alle armi fra frange opposte. In tutto questo i provvedimenti per i cittadini che tanto hanno bisogno di una politica con la “p” maiuscola(ritornello carissimo ai nostri rappresentanti) tacciono e non vengono approvati coperti da ritorsioni vere o presunte. Fare politica in Sicilia è anche questo purtroppo.

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