Piano regionale per la sicurezza alimentare - QdS

Piano regionale per la sicurezza alimentare

Massimo Mobilia

Piano regionale per la sicurezza alimentare

venerdì 29 Ottobre 2010

Le Asp effettueranno controlli materiali e documentali su produzioni, depositi e distribuzione con campionamento per analisi. I produttori avranno l’obbligo di citare nelle etichette l’eventuale presenza di sostanze allergeniche

PALERMO – La tutela della salute pubblica passa anche attraverso la necessità di garantire la sicurezza alimentare dei cittadini, in particolare di quelli aventi maggiore sensibilità nei confronti di alcuni prodotti. Lo sa bene la Regione siciliana che ha reso esecutivo il Piano regionale di controllo ufficiale per la corretta applicazione del d.lgs. 114/2006, per il periodo 2010-2014, che si trova pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 22 ottobre scorso.
Il decreto del 2006, nato in attuazione del regolamento europeo n. 882/2004, ha stilato una lista di sostanze considerate allergeniche che, per questo motivo, devono essere obbligatoriamente citate nelle etichette dei prodotti, nel caso in cui vengano utilizzate nella preparazione del prodotto stesso.
Ecco quali sono le sostanze considerate maggiormente sensibili a generare reazioni allergiche: cereali contenenti glutine, crostacei, uova, pesce, arachidi, soia, latte, frutta a guscio, sedano, senape, sesamo e tutti i suoi derivati, anidride solforosa, solfiti in concentrazioni superiori a 10 mg/l, acido glicirrizico o sale d’ammonio, lupino e molluschi. I produttori hanno, quindi, l’obbligo di riportare in etichetta l’eventuale presenza di uno di questi allergeni. È previsto, comunque che questa lista vada costantemente aggiornata.
Il Piano triennale firmato dal dirigente del dipartimento regionale per le Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico (Dasoe), Maurizio Guizzardi, ha lo scopo di programmare e coordinare in Sicilia le attività di controllo per la verifica della corretta applicazione del d.lgs. 114/2006. L’assessorato regionale per la Salute è voluto intervenire in tal senso considerando il costante aumento dei soggetti, soprattutto giovani, con patologie allergeniche nella Comunità europea, e per raggiungere elevati standard di qualità a livello regionale nella tutela della salute dei consumatori.
L’attività di controllo e prelievo sui prodotti è demandata ai Servizi di igiene degli alimenti e nella nutrizione (Sian) e a quelli degli alimenti di origine animale (Siaoa), delle Aziende sanitarie provinciali della Regione che dovranno rendicontare al Dasoe tutti le verifiche effettuate. I laboratori di analisi individuati saranno tenuti ad accettare solo i campioni prelevati,  trasportati correttamente e accompagnati da appostiti verbali. 
I controlli materiali dell’alimento con campionamento per analisi, possono essere estesi anche sui mezzi di trasporto, sugli imballaggi e in relazione alla loro temperatura, oltre che sull’etichettatura. Previsti anche controlli dei documenti commerciali e controlli d’identità che consistono nell’ispezione visuale del prodotto per verificare che i certificati di accompagnamento coincidano con l’etichettatura e il contenuto dell’alimento. Le ispezioni dovranno essere indirizzate sia verso le attività di produzione, deposito e magazzinaggio, sia verso la grande distribuzione.
Il Piano regionale prevede inoltre che l’attività, oltre a essere ripartita uniformemente durante tutto l’arco dell’anno, venga conclusa entro il 31 ottobre di ogni anno. I laboratori, invece, che oltre tale data non potranno accettare alcun campione, dovranno a loro volta trasmettere i dati al Dasoe entro febbraio, per le attività di monitoraggio, riesame e successivi adempimenti.
 


Coinvolto l’Istituto zooprofilattico siciliano. Analisi affidate alle Asp di Palermo e Agrigento
 
PALERMO – L’attuazione del Piano regionale sul controllo degli alimenti è affidata principalmente al Servizio 4° “Igiene degli alimenti” del dipartimento per le Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico, che si occuperà di programmare e coordinare le attività di controllo sul territorio siciliano. Per le attività di vigilanza, controllo e campionamento, come detto vengono coinvolte invece le Asp con i rispettivi servizi Sian e Siaoa. Referente per l’attuazione del Piano sarà anche il laboratorio centrale dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia (Izss) “A. Mirri”, “Area diagnostica specialistica”, che si occuperà delle analisi di laboratorio sugli alimenti di origine animale; l’“Area chimica e tecnologie alimentari” dello stesso laboratorio dell’Izss, effettuerà invece le analisi di laboratorio sugli alimenti di origine animale per la ricerca dei solfiti.
Il laboratorio di sanità pubblica dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, è stato scelto poi per effettuare le analisi di laboratorio sugli alimenti di origine vegetale che verranno campionati dai Servizi di igiene degli alimenti e nella nutrizione delle Asp di Agrigento, Catania, Caltanissetta, Messina, Ragusa e Siracusa, mentre il laboratorio di sanità pubblica dell’Asp di Palermo analizzerà i campioni prelevati dai Sian di Palermo, Trapani ed Enna. Ente di riferimento sarà ovviamente anche l’Istituto superiore di sanità.

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