In dono beni demaniali ma ci vuole manutenzione - QdS

In dono beni demaniali ma ci vuole manutenzione

Raffaella Pessina

In dono beni demaniali ma ci vuole manutenzione

sabato 27 Novembre 2010

Si tratta di 120 unità che passano alla Sicilia per delibera del Cdm. Armao: “Per la Colombaia di Trapani chiesto e ottenuto un decreto”

PALERMO – "La preoccupazione principale e’ quella di comprendere se le risorse ci sono. Senza soldi si tratterebbe solo di chiacchiere". Questo il commento del presidente della Regione Raffaele Lombardo, sul "piano per il sud" approvato ieri in consiglio dei Ministri. Sui fondi Fas, Lombardo ha poi dichiarato che "buona parte di fondi della vecchia programmazione ancora non spesi sono nei cassetti di Anas e Ferrovie. Si tratta di società a totale capitale statale, dunque sarebbe opportuno che il governo le pressi perchè accelerino sui progetti. I nuovi Fas indubbiamente servono. – ha detto Lombardo – altre regioni hanno perso una parte importante di questi fondi per coprire il debito della sanità, noi abbiamo coperto il settore senza sottrarre un euro agli investimenti, adesso occorre potere investire per intero questi fondi per lo sviluppo. Se, invece, l’intento – ha concluso il governatore – e’ quello di risucchiare questi fondi Fas per politiche varie, si tratterebbe di una violazione di regole fondamentali".
Il Consiglio dei ministri, ha anche deliberato il trasferimento di oltre 120 beni demaniali alla Regione siciliana.  Sono, in prevalenza, beni archeologici e storico-artistici, ma anche caserme, fari. Tra i beni trasferiti alla Regione, c’è l’area archeologica di Siracusa, la Valle dei templi di Agrigento, il Palazzo dei Normanni, a Palermo, ma anche quel gioiello che è la Colombaia di Trapani. “Per questa – ha detto l’assessore Armao – abbiamo richiesto ed ottenuto un decreto specifico, che potremo immediatamente sottoporre a interventi di manutenzione che consentiranno di preservarla dal degrado dovuto a anni di incuria ed abbandono”. “E’ la prova – ha sottolineato ancora Armao – che il federalismo, in Sicilia, anche quello demaniale, passa solo attraverso l’attuazione delle norme dello Statuto e s i ricollega a quello gia’ ottenuto dalle altre Regioni. Adesso tocca al federalismo fiscale, dove, l’ho ribadito questa mattina ai ministri competenti, se si procedera’ lungo il percorso dell’equità e della solidarieta’, della perequazione fiscale e di quella infrastrutturale, siamo pronti ad aprire il confronto con lo Stato, ma con l’avvertenza che occorre prima partire dalle norme che garantiscono piena autonomia finanziaria alla Regione a tutela degli interessi dei siciliani che sarebbero travolti dall’attuazione dei decreti approvati dal Governo nazionale nella loro attuale versione".
Intanto i lavori dell’Assemblea Regionale riprenderanno martedì della prossima settimana, anche se è improbabile che i documenti finanziari possano già essere pronti per quella data. Infatti la Commissione Lavoro ha avviato solo giovedì scorso l’esame della Legge finanziaria e del Bilancio regionale per l’anno 2011.
Nel corso della seduta l’assessore al Lavoro, Famiglia e Politiche sociali, prof. Andrea Piraino, ha reso noto la prossima attivazione del bando relativo al progetto "Futuro semplice", destinato a fornire servizi di orientamento presso gli istituti scolastici. Sempre giovedì mattina la Commissione Bilancio e Finanze all’Ars, presidente Riccardo Savona, ha audito il Coordinamento dei Consigli Comunali Anci, in merito alle disposizioni che riguardano gli enti locali contenute nel disegno di legge relativo alla Finanziaria 2011, al momento in esame in Commissione Bilancio.
Nel dettaglio si è posta l’attenzione sull’art. 8 relativo alla ‘Compartecipazione al Gettito Ire per i comuni e le Province regionali’ e sull’art. 10 relativo all’Abolizione dei permessi ed indennità a carico delle pubbliche amministrazioni’, in riferimento ai quali gli amministratori locali hanno presentato proposte di modifica al disegno di legge.

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