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Palermo – Lavoro, infortuni in diminuzione ma aumentano le morti bianche

Luca Insalaco

Palermo – Lavoro, infortuni in diminuzione ma aumentano le morti bianche

sabato 27 Novembre 2010

In linea con il trend nazionale è l’incremento delle denunce di malattia professionale. Triste primato in provincia con 7.152 casi. Positivo il calo registrato del 4,4%

PALERMO – La morte dell’operaio dell’Amat, deceduto qualche giorno fa sul lavoro a causa di una molla pneumatica balzata fuori da un veicolo che stava riparando, fa tornare alla ribalta il triste e mai trattato a sufficienza fenomeno della sicurezza e delle morti sul lavoro. Secondo l’ultimo rapporto dell’Inail, Palermo detiene il triste primato regionale di infortuni sul lavoro con 7.152 casi (un dato comunque in diminuzione del 4,4% rispetto al 2008). In provincia, inoltre, si sono verificati 17 degli 84 infortuni mortali registrati lo scorso anno nell’Isola (l’anno precedente i decessi sul lavoro erano stati 9), distribuiti tra i settori dell’Industria (8) e dei Servizi (9).
Anche gli infortuni da circolazione stradale (autotrasportatori merci/persone, commessi viaggiatori, addetti alla manutenzione stradale) sono in diminuzione, mentre gli eventi mortali sulle strade palermitane sono stati 3. Sono stabili, invece, gli infortuni in itinere, ovvero quelli avvenuti nel percorso casa-lavoro-casa.
La provincia di Palermo fa anche in questo caso registrare la più alta incidenza con 873 infortuni. In linea con il trend nazionale, poi, è l’aumento delle denunce di malattie professionali: con 165 denunce – tutte nel settore dell’Industria e dei Servizi – il capoluogo è secondo nella nostra regione solo alla provincia di Messina (283). Contrariamente a quanto si può pensare – spiega l’Inail – l’incremento delle denunce di malattie professionali, più che ad un peggioramento delle condizioni di salute e di sicurezza nei luoghi di lavoro, può anche essere ricondotto alla maggiore sensibilità dei medici verso il tema dell’emersione del fenomeno tecnopatico, finora sottodimensionato rispetto alla reale consistenza. 
In una società che si apre sempre più a chi proviene da altri Paesi e diventa multiculturale, anche il mercato del lavoro evidenzia una presenza crescente di migranti. Tale dato trova sfortunatamente riscontro nell’incremento di infortuni denunciati dagli stranieri: 203 su un totale di 1641 incidenti registrati in tutta la regione. Particolarmente colpiti sono risultati i lavoratori provenienti dalla Germania (35 infortuni), con molta probabilità figli di emigrati siciliani in Germania che sono tornati nel loro paese di origine, seguiti dai lavoratori provenienti dalla Romania (32) e dalla Svizzera (20). Fortunatamente non si sono registrati eventi mortali all’interno delle comunità straniere.
 


Il caso all’Amat. I sindacati chiedono maggiori controlli
 
PALERMO – Dopo la morte di Francesco Franzella, l’operaio di 58 anni morto mentre lavorava nell’officina dell’Amat, i sindacati sono tornati a chiedere maggiore efficienza nel sistema dei controlli sulle condizioni di sicurezza sul lavoro. “Chi ha responsabilità sappia che non può più tergiversare sull’argomento sicurezza” ha detto la Cgil, che ha definito un “fatto inquietante” i due incidenti mortali verificatisi nell’arco di pochi mesi nell’azienda di via Roccazzo.
“Bisognerà capire perché, nonostante vengano applicate tutte le misure di sicurezza, ancora oggi assistiamo a fatti così gravi” è stato il commento dei vertici dell’Amat. Sulla dinamica dell’incidente sta indagando l’autorità giudiziaria, mentre i vertici dell’ex municipalizzata hanno assicurato l’avvio di un’indagine interna per appurarne le cause. La Uil Sicilia ha chiesto all’azienda di prevedere un intervento a favore dei familiari della vittima che era ormai prossimo alla pensione.

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