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Palermo – Aeroporto, bufera sulla gestione. Tensioni sulla scelta di Colombo

Luca Insalaco

Palermo – Aeroporto, bufera sulla gestione. Tensioni sulla scelta di Colombo

venerdì 31 Dicembre 2010

Il manager nominato in quota Provincia non avrebbe le competenze richiamate dallo statuto societario. L’assessore Santoro chiede all’ad un passo indietro. Il sindaco prende le distanze

PALERMO – È ancora alta tensione alla Gesap, la società che gestisce l’aeroporto “Falcone – Borsellino”. La polemica, stavolta, è tutta interna alla Giunta municipale. Nei giorni scorsi, infatti, l’assessore agli enti controllati Stefano Santoro si inserito nella querelle sul ruolo di amministratore delegato assegnato a Dario Colombo, anche se questo non avrebbe posseduto i requisiti previsti dallo statuto societario. Santoro ha invitato Colombo a fare “un passo indietro”, oltreché a fare un “esame di coscienza”, suggerendogli la possibilità di rimanere nel cda ma non più con la carica di amministratore.
 
La risposta gli è arrivata direttamente dal sindaco Cammarata, il quale ha innanzitutto preso le distanze dal suo assessore e dalle sue “considerazioni personali” che “non riflettono la posizione dell’amministrazione comunale e del sindaco”. Cammarata ha poi ricordato che sulla designazione di Colombo sono “in corso approfondimenti che riguardano aspetti di carattere meramente tecnico-procedurali” e che “il ruolo e la posizione dell’amministratore delegato di Gesap, legittimati da una delibera del consiglio di amministrazione della società aeroportuale non sono dall’azionista Comune di Palermo in alcun modo messi in discussione”.
Il punto nodale delle questione, come detto, è lo statuto di Gesap che prevede quale requisito per il ruolo di consigliere, una “pluriennale esperienza certificata in attività di amministrazione di società pubbliche” e, per il ruolo di ad, una “comprovata esperienza, elevata e specifica professionalità maturate per almeno tre anni – e comunque non oltre i cinque anni precedenti la nomina – nello svolgimento di ruoli apicali in società per azioni che per volume d’affari e/o capitale sociale sono di dimensioni non inferiori a quelle della Gesap”.
Requisiti non posseduti da Dario Colombo, nominato in quota Provincia, anche secondo la Camera di Commercio di Palermo, socio con il 22% e rappresentata in consiglio dal presidente Roberto Helg, che contro la sua  nomina ha presentato ricorso giudiziario. Da qui il tentativo del cda, andato a vuoto, di modificare in corsa lo statuto, incontrando l’opposizione di Santoro. L’assessore comunale, infatti, ha riaffermato come le modifiche statutarie siano competenza del Consiglio comunale, con un parere fatto proprio dal segretario generale del Comune, Fabrizio Dall’Acqua.

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