Ha rinunciato a 46 mila dollari del suo emolumento da sindaco - QdS

Ha rinunciato a 46 mila dollari del suo emolumento da sindaco

Liliana Rosano

Ha rinunciato a 46 mila dollari del suo emolumento da sindaco

sabato 15 Gennaio 2011

Antonia Ricigliano Palmisano, di origini ennesi la prima cittadina di Edison città industriale del NJ. E anche all’assicurazione medica pagata dal Comune. Condivide la riforma di Obama

Eletta per due mandati (2001-2006 e poi dal 2008) nelle fila del partito democratico, Antonia Palmisano Ricigliano è il primo sindaco di Edison ad aver diminuito il suo stipendio da 72 mila a 26 mila dollari e ad aver rinunciato all’assicurazione medica pagata dal Comune.
Quanto è difficile per una donna essere a capo di un’amministrazione comunale?
“È certamente una sfida, anche se non credo che le difficoltà del mio lavoro siano necessariamente legate all’essere donne. Nella mia esperienza professionale e personale, sono sempre stata molto attiva. Come membro attivo del partito democratico, mi sono sempre battuta per affermare i diritti delle donne e garantire loro pari opportunità nel mondo del lavoro. La gente della mia comunità conosce e crede nel mio modo di lavorare”.
Quali sono le caratteristiche economiche e sociali della città che lei amministra?
“Edison è la quinta comunità più grande del New Jersey, con più di 100 mila abitanti. Nonostante le difficoltà economiche che hanno attraversato il nostro paese, la nostra amministrazione sta gestendo il bilancio nel miglior modo possibile. La nostra economia si basa su una forza commerciale e industriale rilevante e il nostro obiettivo, già in parte raggiunto, è quello di stabilizzare e abbassare le tasse e di fornire servizi ai nostri cittadini. Un obiettivo ritenuto primario nel 2011".
Qual è la cosa più importante secondo Lei per aumentare lo sviluppo di una comunità?
“Sicuramente quella di offrire più servizi senza necessariamente aumentare le tasse. Infatti, io e la mia amministrazione stiamo lavorando allo sviluppo di nuove scuole e di nuovi servizi. Inoltre, un altro obiettivo è quello di attrarre nuovi investitori qui nella città di Edison e di mantenere ottimi rapporti con le già consolidate multinazionali, visto che il settore commerciale ed industriale rimane una forza trainante della nostra economia”.
Il Comune che lei amministra in che modo ha investito sulla green economy?
“Innanzitutto è stato istituito un audit per le nostre costruzioni, poi, le nostre fattorie sono le prime ad aver adottato i pannelli solari. Anche gli edifici della nostra amministrazione hanno adottato il sistema solare come fonte energetica”.
Quanti sono gli impiegati che lavorano nell’amministrazione di Edison?
“Circa 750 a tempo indeterminato e 250 part time. Questi ultimi svolgono mansioni stagionali come accompagnatori scolastici e guardiani nei parchi”.
Quanto è importante il criterio delle Pari Opportunità nella pubblica amministrazione?
“Viene assolutamente rispettato il criterio delle Pari Opportunità nel momento in cui si deve assumere il personale. Per noi non è mai stato messo in discussione il principio della “gender equality”“.
Come sindaco di una città americana e come figlia di emigrati, come meglio protegge le differenze etniche?
“Le diverse comunità che vivono ad Edison sono coinvolte e prese in considerazione in egual misura. La nostra amministrazione ha sempre lavorato per valorizzare la diversità e rispettare le diverse etnie. Io personalmente, intervengo e prendo sempre parte alle diverse riunioni, ascoltando le esigenze e i bisogni di ciascun gruppo etnico”.
Cosa pensa dei cambiamenti delle politiche di immigrazione adottate dagli Stati Uniti negli ultimi anni?
“L’immigrazione è stata e sarà sempre la forza di questo paese. Sebbene nel tempo i flussi migratori abbiano subito dei cambiamenti, in termine di paese di origine o di provenienza, il processo di immigrazione non si è mai arrestato negli anni. è importante per la sopravvivenza dello stesso paese, proteggere, tutelare, regolare e mai impedire l’immigrazione. Gli immigrati negli Stati Uniti, nonostante vogliano mantenere le proprie origini e tradizioni, vengono subito e senza difficoltà coinvolti nel processo di “americanizzazione. Questo è un paese dove l’integrazione non è mai stata una difficoltà. Tutti abbiamo origini diverse, a prescindere dalla generazione dei nostri antenati. Tutti però consideriamo questo paese come il nostro e siamo grati per le possibilità che i nostri predecessori ci hanno lasciato come eredità”.
È d’accordo con la riforma sanitaria che Obama vuole attuare?
“Assolutamente sì. Non solo perché ho una grande famiglia ma soprattutto perché credo che il diritto alla salute sia uno di quei diritti inalienabili”.
 

 
Lavorare duro e studiare per un futuro migliore

Quale è il rapporto con le sue origini siciliane?
“Io sono molto orgogliosa di essere figlia di immigrati. I miei genitori hanno sempre lavorato duro per garantire e fornire un futuro migliore a me e ai miei fratelli. Loro ci hanno sempre insegnato l’importanza del lavoro e dell’istruzione come mezzi per migliorare le proprie possibilità ed avere successo nella vita. Principi questi, che ricollego ad una mentalità tipica del Sud Italia e in questo caso della Sicilia. Io sono la più grande di quattro figli e la prima ad aver avuto in famiglia una laurea. Dopo di me, mio fratello Carl Joseph Palmisano, più giovane di due anni, ha conseguito una laurea in Legge ed oggi è un brillante avvocato. Anche mio fratello Peter Joseph (deceduto) ha avuto una brillante carriera universitaria. Infine, Eric Carl, il più piccolo dei fratelli, ha anch’egli conseguito una laurea e completato gli studi universitari”.
Ha mai visitato il paese di origine dei suoi genitori?
“Alcuni anni fa, io e tutta la mia famiglia, siamo stati in Sicilia per visitare anche Gagliano Castelferrato. è stata un’esperienza meravigliosa. Quando siamo arrivati in Sicilia, mi sono subito sentita a casa mia. Tutta la mia famiglia ha organizzato una grande riunione, alla quale abbiamo preso parte 20 dagli Stati Uniti e 38 dalla Sicilia. è stata un’esperienza indimenticabile che mi ha profondamente commosso. Quello che insegno sempre ai miei figli è questo forte senso di attaccamento alle radici. Senza le proprie tradizioni e radici non si può costruire un processo di identità”.
 

 
Curriculum
 
Antonia Ricigliano Palmisano è nata a Newark (nello Stato del New Jersey) il 23 Maggio 1938. Figlia di emigrati venuti in America da Gagliano Castelferrato in provincia di Enna, ha una laurea in scienza dell’Educazione conseguita presso l’università di Kean. Sempre attiva, sin da giovane, nel partito democratico, ha ricoperto il ruolo di consigliere comunale e di consigliere nel comitato delle donne. Sposata, è madre di nove figli ed è stata eletta lo scorso anno per quattro anni sindaco di Edison, uno dei comuni più importanti del New Jersey.

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