Meno spesa ospedaliera, più strutture territoriali - QdS

Meno spesa ospedaliera, più strutture territoriali

Gabriele Ruggieri

Meno spesa ospedaliera, più strutture territoriali

mercoledì 02 Febbraio 2011

Forum con Salvatore Cirignotta, dirigente generale Asp di Palermo

Quali sono i risultati principali conseguiti nell’ultimo anno di attività? Quali sono le priorità del vostro Piano aziendale?
“Devo dire che il 2010 è stato un buon anno, caratterizzato dalla ricerca di fondi da investire sul territorio che provenissero dall’eliminazione di sprechi e da una razionalizzazione delle spese. L’Asp è riuscita a finanziare una serie di importanti iniziative territoriali quali l’apertura di oltre 100 posti di Residenze sanitarie assistite (Rsa) per anziani ed il finanziamento dell’apertura di altri 60 posti Rsa per malati di Alzheimer a Piana degli Albanesi. Dalla razionalizzazione della spesa del 2010 si sono trovati i fondi per attivare i posti dell’hospice per malati terminali ed è stato aperto il centro per pluriminorati sensoriali a Termini Imerese, gestito dalla Lega del filo d’oro. Un anno di semina ed in parte di raccolta. Il 2011, invece, malgrado le Cassandre interessate che girano, sarà un anno impegnativo, ma forte dal punto di vista dei risultati”.
L’organico è adeguato alle necessità? Quanti sono gli amministrativi rispetto al personale medico e sanitario?
“Quello dell’organico, a mio modo di vedere, è un falso problema. La politica nazionale, piaccia o meno, impone alle pubbliche amministrazioni di avere delle piante organiche non eccessive. La mancanza del personale non deve dare alibi all’inefficienza. Noi siamo in un sistema che su questo punto è già garantito dai medici di medicina generale, che partecipano all’interno della sanità nazionale con un ruolo primario senza esserne dipendenti. L’80% delle prestazioni specialistiche che diamo negli ambulatori vengono effettuate da specialisti convenzionati. La prestazione non si rende solo con i dipendenti, ma con le strutture accreditate e le convenzioni ospedaliere. Il nostro personale è numericamente adeguato, il problema è la gran mole di personale precario. Ora che abbiamo definito con il Ministero, attraverso il Piano di rientro, il tetto da non sforare in termini di risorse e di quantità impiegabili, si sta cercando di dare a questo personale una stabilità, anche se non si tratta di una vera e propria stabilizzazione, ma di un concorso”.
A che punto è l’informatizzazione degli uffici? Quali servizi telematici vengono offerti agli utenti, quali sono i settori da potenziare?
“Ho trovato l’Asp di Palermo in condizioni drammatiche dal punto di vista dell’informatizzazione, con una serie di piccoli sistemi informatici non dialoganti tra loro ad uso e consumo del singolo ufficio e l’assenza di un Centro unico di prenotazione (Cup). Con molta prudenza abbiamo indetto una gara per avere un progetto di rete informatica con l’impegno preciso di tener conto di quanto già esiste. Il bando è stato pubblicato ed i termini scadranno verso la fine di febbraio. Informatizzazione significa trasparenza. È incredibile che in un’azienda di queste dimensioni non sia stato in tutti questi anni previsto in pianta organica un ingegnere o un perito informatico. Per quanto riguarda il Cup a livello provinciale, per mettere in rete la nostra azienda con quelle ospedaliere cittadine c’è un progetto che contiamo di rendere gradualmente operativo entro il 2011 con l’aiuto della Regione”.
Quali sono le tre iniziative più importanti che verranno realizzate nel corso di quest’anno?
“Nel 2011, avendo un minore esborso di spesa ospedaliera, ci saranno delle risorse per poter incentivare le iniziative territoriali, tra cui il pieno funzionamento dei Pta, il potenziamento delle azioni di prevenzione e la diffusione di risposte che nel nostro territorio mancano. A giorni apriremo un centro residenziale per i disturbi alimentari, che è una novità assoluta visto che manca al Meridione, sarà riattivato il reparto di riabilitazione a Petralia e soprattutto aprirà il centro altamente specializzato per medullolesi di Villa delle Ginestre, una struttura riabilitativa pubblica che inspiegabilmente manca alla Sicilia occidentale da più di 25 anni, con 66 posti di degenza oltre ambulatorio e day hospital. Un successo di tutti”.
 


Ospedali da riqualificare secondo le esigenze locali non è il momento di chiedere sacrifici ai cittadini

La capacità di gestione che avete avuto nel liberare delle risorse, darà ancora frutti nel 2011? Cosa chiederete al cittadino?
“La riorganizzazione del territorio, pilastro della legge 5, ha come suo pendant la razionalizzazione del settore ospedaliero, che passa dal riportare sul territorio alcuni sprechi del sistema ospedaliero. Questo spostamento di risorse non è semplice né immediato e deve essere fatto con equilibrio. Tuttavia per potenziare il territorio bisogna riorganizzare l’ospedale, ma come si fa a restringere l’uso improprio dell’ospedale se prima non si è organizzato il territorio? Credo che il primo passo per sbloccare il sistema sia attraverso un’opera di serietà della spesa, che comunque andava fatta, per dovere morale di amministrazione.
Possiamo dire di aver trovato il modo di innescare quel meccanismo virtuoso che dovrebbe riportare risorse da destinare parte al territorio e parte al potenziamento dell’ospedale, che così diventa qualitativamente superiore. Abbiamo anche riqualificazioni ospedaliere forti in rapporto alle realtà locali a cui appartengono, ottenute attraverso l’eliminazione di doppioni e di spese superflue. Alla gente, sinceramente, non mi sento di chiedere niente. Il cittadino siciliano, sotto il profilo della prestazione sanitaria trattato molto male, fatto oggetto di promesse decennali, credo che abbia bisogno di una prova da parte nostra prima di chiedergli di partecipare in qualche modo. Noi dobbiamo fare oggi i primi passi e poi potremo chiedere collaborazione al cittadino”.
 

 
Curriculum
 
Salvatore Cirignotta è nato a Vittoria (Rg) il 26 ottobre del 1954. Laureato in Giurisprudenza, dopo aver svolto incarichi in magistratura presso l’Amministrazione penitenziaria, è stato direttore generale dell’Ausl di Latina, capo del dipartimento Sociale della Regione Lazio, commissario straordinario all’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico “Istituti fisioterapici ospedalieri di Roma”. Giudice del Lavoro presso il Tribunale di Roma. Dall’1 settembre 2009 ricopre la carica di direttore generale dell’Asp di Palermo.

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