Territorio monitorato ma occorrono i fondi - QdS

Territorio monitorato ma occorrono i fondi

Liliana Blanco

Territorio monitorato ma occorrono i fondi

mercoledì 09 Febbraio 2011

Forum con Egidio Marchese, Ingegnere Capo del Genio Civile di Enna

Quali sono le competenze istituzionali del Genio Civile?
“Il Genio Civile di Enna come tutte le strutture simili ha parecchie competenze in materia edilizia. In particolare vigiliamo sulla corretta applicazione della legge 1086/71 che prevede la disciplina delle opere in cemento armato normale e precompresso e a struttura metallica e l’osservazione delle regole antisismiche attraverso la supervisione di tecnici specializzati; siamo i supervisori sulla legge 64/74 che contempla i provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche. Abbiamo la vigilanza in materia di acqua sulla scorta del regio decreto 1775 del 1933 e ci occupiamo dei corsi d’acqua sulla base di quanto promulgato dal Regio decreto 523/ 1904. Da qualche anno, sulla base di nuove competenze che ci sono state attribuite in seguito alla riforma regionale, ci occupiamo di monitorare opere oggetto di finanziamento pubblico e nell’ultimo periodo per specifichi incarichi attribuiti da parte dell’Assessorato competente”.
A chi fate riferimento voi come struttura?
“Va chiarito un aspetto fondamentale sulle nostre competenze che spesso induce in equivoci: il Genio Civile non è un ente, ma un ufficio periferico che fa capo all’ex assessorato regionale ai Lavori pubblici, oggi assessorato alle Infrastrutture e Trasporti”.
Quindi il vostro referente è il direttore generale?
“Esatto, il nostro riferimento è il direttore generale Vincenzo Falgares, giovane e valido. A seguito della riforma sono state attribuite al Genio Civile nuove competenze: la macchina amministrativa si sta mettendo in moto per dare nuovi input e offrire all’utenza un impianto finalizzato all’ ottimizzazione dei servizi”.
Avete anche una funzione di controllo del territorio?
“Il controllo del territorio ci viene demandato dalle legge 64 per le opere edilizie. Laddove riceviamo segnalazioni di eventuali violazioni edilizie siamo tenuti a fare gli accertamenti del caso sia sull’edilizia pubblica che su quella privata. Lo stesso avviene per il monitoraggio delle acque”.
Qual è l’assetto del territorio della provincia di Enna?
“Io mi sono insediato alla direzione del Genio Civile di Enna il 13 agosto 2010, provenivo dalla direzione della sezione edilizia del Genio Civile di Caltanissetta. Ho riscontrato in questi pochi mesi un’attenzione intensa delle istituzioni in merito alle condizioni generali del territorio. Ci sono movimenti politici e cittadini che attenzionano il territorio, con cui ho avuto contatto. I problemi dell’architettura su Enna bassa rispetto al resto della città pongono una questione relativa alle competenze che sul territorio ci sono e spesso si creano equivoci. Posso dire che di recente ho avuto modo di rispondere a legali e ditte private che chiedevano conto per interventi e sistemazioni non eseguite. Ho chiarito nelle note di riscontro che il Genio Civile non ha competenze dirette in questi settori ma collabora con le istituzioni fornendo un apporto tecnico, segnaliamo la necessità o meno di intervenire ma non abbiamo competenze specifiche e dirette. Non entriamo nel merito delle scelte politiche, siamo un organo tecnico e quando veniamo contattati diamo il nostro parere specialistico senza entrare nel merito delle questioni”.
Cosa ci dice della riapertura della panoramica?
“Quando mi sono insediato mi hanno riferito che c’era un progetto sulla realizzazione della panoramica sulla quale il Genio Civile ha parere consultivo: in precedenza l’Ufficio aveva dato parere negativo su questa opera, nell’ambito art 13 della legge 64. Oggi il progetto sulla panoramica è approdato di recente nel nostro ufficio ed è al vaglio dei nostri tecnici per ottenere la relativa approvazione”.
Quali sono i problemi particolari del territorio?
“Si tratta di un territorio particolarmente complesso per quanto riguarda i corsi d’acqua: c’è la necessità di effettuare parecchi interventi. Dal punto di vista idrogeologico ci sono molte problematiche e occorrerebbe intervenire con fondi cospicui, ma la nostra è senza una gestione indiretta del problema. Noi collaboriamo, segnaliamo gli eventuali interventi ma il Dipartimento, nell’ambito dei fondi disponibili a volte finanzia come potrebbe anche non finanziare”.
 

 
Segnalato il problema, bisogna attendere l’impegno di spesa per realizzare l’intervento
 
Se c’è da sistemare il fianco di una montagna soggetta a frane, per esempio, qual è il vostro compito?
“Noi segnaliamo la necessità di intervenire tempestivamente e il compito di finanziare l’opera è delle istituzioni. Assegnato il finanziamento possiamo procedere alla realizzazione dell’intervento”.
Avete fatto molte segnalazioni?
“Proprio in questi giorni siamo stati contattati dall’arch. Conti responsabile della Protezione Civile di Enna che ci ha chiesto un elenco di punti nevralgici del territorio. Abbiamo fornito le schede delle criticità indicando la spesa presunta per la realizzazione dell’intervento: in questo consiste il nostro compito di monitoraggio del territorio. Adesso avranno loro il compito di inserire questa richiesta nelle loro programmazioni e se la voce ha copertura finanziaria possiamo ottenere l’autorizzazione e l’assegnazione dell’impegno di spesa per la realizzazione dell’opera. Laddove ci viene richiesto dagli enti se ci sono problematiche per la pubblica incolumità verifichiamo la situazione e inoltriamo il parere tecnico”.
Che organico ha il vostro Ufficio?
“In questo momento io ho in servizio ad Enna 13 dirigenti che fanno capo ad altrettante unità operative e 40 funzionari, tra geologi, architetti, ingegneri (una decina sono amministrativi) più il responsabile; in totale 54 persone. L’organico è sottostimato rispetto alle esigenze del territorio. C’è una nuova organizzazione dell’organico dell’assessorato alle Infrastrutture ma non esiste una pianta organica specifica per il Genio Civile”.
 

 
Curriculum
 
Egidio Marchese è nato a Caltanissetta 58 anni fa. Si è laureato in Ingegneria nel 1978 presso l’Università di Palermo. Dal 1992 al 1997 è stato componente della commissione Edilizia comunale di Caltanissetta; poi componente del Consiglio della Consulta Regionale degli Ordini degli ingegneri della Sicilia dal 1997 al 2005 per conto della quale ha redatto studi per l’applicabilità della legge 64/74 e 109/94. Attualmente è il presidente dell’Ordine degli ingegneri di Caltanissetta.

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