Artigianato: bando a sportello, ufficiale il via - QdS

Artigianato: bando a sportello, ufficiale il via

Michele Giuliano

Artigianato: bando a sportello, ufficiale il via

mercoledì 16 Febbraio 2011

Selezione con procedura a graduatoria per le erogazioni previste dall’art. 7 della L.r. 9/2009. Momentaneamente sospeso l’invio tramite Pec: in ballo oltre 16 mln di euro

PALERMO – Bando procedura a sportello finalmente al via. Il provvedimento relativo all’avviso pubblico numero 1/2011 è stato reso noto in una nota dalla dirigente del Dipartimento Lavoro, Alessandra Russo, che per l’appunto ha ufficializzato l’avvio da qualche giorno della procedura per inserire nel sistema i dati afferenti le singole istanze a valere proprio sull’avviso pubblico.
Al momento resta disabilitato l’invio a mezzo pec, per evitare l’effetto “click day” ed eventuali errori nell’invio dei dati. “Questo consentirà all’utenza – sottolinea la Russo – di potere inserire i dati richiesti eventualmente aggiornati in ragione di chiarimenti o di eventuali implementazioni correttive. Per tale via, si consentirebbe l’acquisizione di istanze complete e non da integrare, che, diversamente inficerebbero la celerità della procedura di approvazione delle graduatorie e la successiva liquidazione”.
Comunque l’avvio della procedura per il tramite della posta elettronica certificata è solo rimandato e non abolito: infatti lo stesso assessorato al Lavoro comunicherà l’abilitazione all’invio dell’istanza a mezzo pec. Passaggio assolutamente fondamentale questo in quanto, una volta che la Pec sarà per l’appunto abilitata, determinerà l’ordine cronologico di presentazione.
Il bando di selezione con procedura a graduatoria, concernente le modalità e le procedure per la concessione e l’erogazione delle agevolazioni previste dall’articolo 7 della Legge Regionale 6 agosto 2009 numero 9, in attuazione del PO FESR Sicilia 2007-2013 obiettivo operativo 5.1.3 linee d’intervento 1 e 5, è stato determinato in favore delle imprese artigiane.
Si tratta di un provvedimento che, nelle mire del governo siciliano, tende a favorire i processi di sviluppo del settore produttivo artigianale attraverso un sistema di aiuti alle micro, piccole e medie imprese, sostenendo gli investimenti, finalizzati alla promozione e l’ampliamento delle attività economiche delle imprese artigiane siciliane in particolare incoraggiando l’insediamento, la produzione in nuovi stabilimenti, al fine di creare una stabile occupazione ai lavoratori.
Per questa misura è disponibile la somma complessiva di 16.456.141,15 euro. Le linee di finanziamento sono le seguenti: consolidare e potenziare il tessuto imprenditoriale siciliano, incentivando la crescita dimensionale delle pmi, lo sviluppo di distretti e la formazione di gruppi di imprese, facilitando l’accesso al credito; agevolare lo sviluppo e il consolidamento delle imprese esistenti maggiormente competitive e di qualità e di quelle di nuova costituzione e da rilocalizzare, mediante l’introduzione di strumenti finanziari e fiscali intesi a migliorare l’accesso al credito per favorire gli investimenti e la crescita; regime di aiuti che consenta alle imprese, attraverso un unico strumento, la possibilità di operare tra più strumenti agevolativi, ivi compreso il credito di imposta, per investimenti esclusivamente finalizzati a perseguire obiettivi di sviluppo di tipo non generalista.
 

 
L’approfondimento. Beneficiarie le imprese artigiane singole o consorziate
 
Secondo il bando si procedura a sportello i beneficiari sono le imprese artigiane, sia singole che associate o consorziate così come definite dalla Legge quadro per l’artigianato numero 443 dell’8 agosto 1985 pubblicata nella gazzetta ufficiale del 24 agosto 1985, iscritte al registro delle imprese e all’albo provinciale degli artigiani (per le imprese già costituite). Sono ammesse anche le imprese da costituire ma che siano in possesso della partita iva. Tra i programmi d’intervento ammessi alle agevolazioni figurano la realizzazione di opere murarie, impianti, macchinari e attrezzature. Per le micro imprese e le piccole imprese sono altresì ammissibili: spese legali, amministrative e di consulenza direttamente connesse alla costituzione dell’impresa, interessi sui finanziamenti esterni e dividendi sul capitale proprio impiegato, spese di affitto di impianti/apparecchiature di produzione, utenze per energia, acqua, riscaldamento, imposte e tasse (diverse dall’iva e dalle imposte sul reddito d’impresa) e spese amministrative e di ammortamento, spese di locazione di impianti/apparecchiature di produzione e costi salariali.

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