Immigrati: la Regione chiede Cdm straordinario - QdS

Immigrati: la Regione chiede Cdm straordinario

Raffaella Pessina

Immigrati: la Regione chiede Cdm straordinario

sabato 26 Febbraio 2011

La corsa per una poltrona al Governo provoca instabilità nei partiti. Il presidente Lombardo riceve lunedi a Ct il ministro Maroni

PALERMO – Peggiora sempre di più la situazione politica siciliana e la corsa a conquistarsi una poltrona nel Governo regionale sta provocando una instabilità all’interno dei partiti mai registrata prima di questa legislatura.
Dal 2008 infatti, i passaggi dei parlamentari da un partito all’altro si sono susseguiti senza sosta, così come la formazione, la scissione o la cancellazione dei gruppi parlamentari. Si era partiti con soli quattro partiti ed una buona idea di bipolarismo, ma dopo solo un anno e mezzo i gruppi parlamentari sono diventati otto. Ed oggi secondo i rumors di Palazzo dei Normanni, starebbe per esplodere in due parti (scissione ormai nell’aria da diverso tempo) a causa della riforma della legge elettorale. O meglio, la legge è solo un pretesto, perchè si stanno avvicinando le elezioni amministrative, ma soprattutto quelle regionali, che si sa, hanno bisogno di molto tempo perchè possano dare un risultato positivo al deputato che ricandida. Ecco il perchè della corsa alle poltrone.
La scissione del Pd, che attualmente consta di 27 persone, porterebbe nuove speranze all’opposizione che conta solo 29 deputati. Questi movimenti non sono ovviamente passati inosservati e il Governatore Lombardo sta mettendo a punto una strategia per riconquistare i fuoriusciti e coloro che, delusi dal proprio partito vogliono convergere in una nuova coalizione. Non ultimo il neo deputato Nunzio Cappadona, che subentrato a Pippo Gianni, ha dichiarato che per ora non vuole aderire al partito del suo predecessore, il Pid, ma rimanere al Gruppo Misto. Probabilmente desidera capire se esiste la possibilità di far parte di un nuovo gruppo parlamentare. Ma sarà proprio il gruppo misto a portare nuova linfa nei partiti perchè è formato da ben dieci persone. In pratica se il parlamento è formato da 90 deputati, 10 dei quali appartengono al gruppo misto, 30 sono all’opposizione, basta che una decina del Pd attui la scissione di cui si parla in questi giorni e la ingovernabilità diventerà una realtà.
Intanto i lavori dell’Ars riprenderanno la prossima settimana con un’opposizione decisa a non far passare la legge elettorale, tanto cara a Lombardo, con la presentazione di 2000 emendamenti. Nel frattempo in tema di lavori di Commissioni legislative la Commissione Attività Produttive ha iniziato un ciclo di audizioni al fine di predisporre un testo di legge condiviso da tutti gli imprenditori commerciali e dai lavoratori. Giovedì scorso, si è svolto il primo incontro, nel corso del quale i rappresentanti della grande distribuzione hanno ribadito il loro auspicio a far si che venga definito un testo che non ponga limiti alla libertà di commercio. E il presidente della Commissione Salvino Caputo, che ha chiesto al presidente dell’ARS Francesco Cascio di istituire una commissione di inchiesta al fine di verificare tutte le irregolarità che si stanno verificando nel settore della formazione.
 
E sulla vicenda degli immigrati del Maghreb che stanno arrivando in massa sulle nostre coste il Governatore Lombardo incontrerà lunedì prossimo a Catania il Ministro dell’Interno Roberto Maroni. “Se, come pare a seguito di quello che è successo in Tunisia, in Egitto e adesso in Libia, dovessimo veramente affrontare questo esodo che si dice biblico di centinaia di miglia di persone, non possiamo far fronte a questa emergenza nè la Sicilia come sola regione, nè le regioni meridionali”, ha detto Lombardo, che è tornato a chiedere la convocazione di un Consiglio dei ministri con la sua partecipazione affinchè “si veda il da farsi per prevenire lo sbarco e capire come funzionerà l’accordo Italia-Libia per quanto riguarda l’immigrazione perchè se parte il fenomeno poi non lo si ferma più”.

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