La Csna conta oltre 30 mila soci e centinaia di associazioni - QdS

La Csna conta oltre 30 mila soci e centinaia di associazioni

Liliana Rosano

La Csna conta oltre 30 mila soci e centinaia di associazioni

sabato 26 Marzo 2011

Augusto Sorriso a capo della Confederazione dei Siciliani del Nord America a tutela della sicilianità. “Con i profitti delle nostre manifestazioni aiuti anche ai messinesi colpiti dall’alluvione”

Come nasce la Confederazione e quale è il suo scopo?
“La Confederazione dei Siciliani del Nord America nasce da un’idea di alcuni esponenti della comunità che vivono in Nord America. Era necessario avere un’associazione che desse forza a tutte le associazioni di siciliani al fine di avere più voce nei nostri paesi di adozione e per non disperdere quel patrimonio di sicilianità che, affidato ad un associazionismo diviso non è ormai al passo con le nuove generazioni e con quello che queste si aspettano dalla Sicilia”.
Quali sono stati gli obiettivi raggiunti?
“Possiamo dire che nella nostra breve esperienza abbiamo raggiunto obiettivi di riguardo e prestigiosi. A parte il numero di Associazioni e Federazioni che continuamente richiedono di affiliarsi (oggi partecipano alla CSNA centinaia di associazioni ed oltre 30.000 soci) il nostro vanto è quello di assistere le nostre comunita’ con i profitti delle nostre manifestazioni (già quattro) che vanno dai contributi alle Università (Toronto) per lo sviluppo dello studio della lingua italiana al contributo a case di riposo per anziani (Sud Africa) nonchè l’aiuto a popolazioni colpite da calamità (Messina). Il nostro peso fino ad ora è stato di grande rilevanza , ma solo per merito dei singoli”.
Quale è il peso della comunità siciliana in Nord America?
“Fare un conto di quanti siciliani vivono in Nord America non è facile, anche perchè nelle nostre comunità ci si riconosce siciliani anche se si ha un solo ascendente isolano. Comunque i siciliani siamo la più grossa fetta degli italiani e certamente superiamo la popolazione residente in Sicilia.
Il processo di integrazione non è  stato certamente facile, grande merito va a quanti si sono sacrificati con un duro ed umile lavoro per far si che i figli studiassero ed avessero un posto di rilievo. Oggi le seconde e terze generazioni sono fatte di professionisti affermati, senza trascurare quelli che ancora oggi, inseriti nella ristorazione, danno dell’Italia una immagine di qualità e fanno si che sempre meno ci venga affibbiato uno stereotipo che certamente non ci appartiene”.
Che tipo di rapporto avete con l’amministrazione regionale siciliana?
“Con la Regione abbiamo un ottimo rapporto. I funzionari sono certamente alle prese con le ristrettezze finanziarie (noi chiediamo veramente ben poco e ci autofinanziamo in massima parte) ma i progetti che proponiamo, essendo diversi dai soliti e rivolgendosi ad una più giovane e nuova comunità, hanno sempre una calorosa approvazione. Il rapporto piu’ difficile e’ con alcune associazioni di emigrazione con sede in Sicilia che  per anni hanno monopolizzato i fondi della Regione. Noi viviamo del nostro lavoro e quello che ci appassiona è la nostra sicilianità alla quale ci dedichiamo a spese del nostro tempo e lavoro”.
Che progetti state portando avanti oggi?
“Tramite Enzo Graci, nostro rappresentante in Sicilia, abbiamo siglato una convenzione con l’Ersu di Palermo per consentire uno scambio di studenti con le più prestigiose Università americane e canadesi (da Houston a Toronto passando per New York). Questo scambio di cervelli, a costo zero per la Regione, speriamo possa essere una pietra miliare negli interscambi culturali tra i due continenti. Questo per ora il nostro principale obiettivo. Ripeto: noi ci rivolgiamo alle nostre comunità senza trascurare i rapporti con la Sicilia”.
Lei, rappresenta un tipo di emigrazione non comune, decidendo di trasferirsi negli Stati uniti dopo aver vissuto a lungo in Sicilia. Come mai ha fatto questa scelta?
“Il  mio trasferimento alla “tenera” età di 44 anni è stato dovuto ad un’opportunità d’impresa molto allettante, per altro ben riuscita, e dalla difficile prospettiva che i giovani (in questo caso i miei figli) possono avere nella nostra bellissima ed amatissima Sicilia”.
 

 
Anche il Consiglio generale degli italiani all’estero a supporto della comunità italiana
 
Augusto sorriso ricopre anche il ruolo di membro del Consiglio generale degli italiani all’estero a supporto della comunità italiana
Il consiglio Generale degli Italiani all’Estero (C.G.I.E.), istituito con Legge 6 novembre 1989 n. 368 (modificata dalla Legge 18 giugno 1998, n. 198) e disciplinato dal regolamento attuativo di cui al D.P.R. 14 settembre 1998, n. 329, è organo di consulenza del Governo e del Parlamento sui grandi temi di interesse per gli italiani all’estero. Deriva la sua legittimità rappresentativa dall’elezione diretta da parte dei componenti dei Comites nel mondo e rappresenta un importante passo nel processo di sviluppo della “partecipazione” attiva alla vita politica del paese da parte delle collettività italiane nel mondo e allo stesso tempo costituisce l’organismo essenziale per il loro collegamento permanente con l’Italia e le sue istituzioni. Presidente è il Ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini.
Il Segretario Generale è Elio Carozza. Il capo della Segreteria Esecutiva è il Consigliere Stefano Verrecchia. Il CGIE si compone di 94 Consiglieri, di cui 65 eletti direttamente all’estero e 29 di nomina governativa.  I suoi organi istituzionali sono il Comitato di Presidenza (composto oltre che dal Ministro, dal Segretario Generale, da quattro Vice Segretari Generali e da undici rappresentanti delle varie aree), le otto Commissioni Tematiche, le tre Commissioni Continentali, la Commissione di nomina Governativa, i Gruppi di Lavoro e l’Assemblea Plenaria. Il CGIE è stato completamente rinnovato il 26 giugno 2004, mentre le elezioni alle cariche interne elettive sono state effettuate il 27 luglio 2004.
 

 
Curriculum
 
Nato a Licata ( AG ) il 25 Gennaio 1948, Augusto Sorriso ha conseguito la laurea  con il massimo dei voti in Scienze Politiche presso l’Istituto “Cesare Alfieri” di Firenze. Imprenditore con esperienze nel mondo edile, entra in politica nel 1975. Da allora ricopre diverse cariche  politiche per circa 20 anni (assessore, sindaco,presidente della U.S.L). Dal 1994 vive nel New Jersey dove è titolare di una catena di ristoranti e dove ricopre l’incarico di presidente della Confederazione dei Siciliani del Nord America e consigliere del Consiglio Generale degli Italiani residenti all’Estero (C.G.I.E.).

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