Una Pa non passiva punta a creare reddito - QdS

Una Pa non passiva punta a creare reddito

Annalisa Giunta

Una Pa non passiva punta a creare reddito

martedì 12 Aprile 2011

Forum con Giuseppe Monaco, presidente della Provincia regionale di Enna

Sono trascorsi due anni dal nostro ultimo incontro. Qual è la prima cosa positiva che è riuscito ad ottenere?
“Sono stato sfortunato: da quando sono stato eletto ho vissuto nell’emergenza. Ho dovuto affrontare una serie di problematiche, alla cui base c’è essenzialmente la riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato e della Regione (nel 2011 tre milioni di euro in meno da parte dello Stato e circa due milioni di euro in meno dalla Regione, che ancora non ha approvato il bilancio). Un situazione difficile in una realtà come quella di Enna dove le spese fisse e quelle correnti sono quasi tutto il bilancio. Abbiamo un bilancio di 30 milioni di euro di spese, ma con gli investimenti arriviamo a 60 milioni di euro. Stiamo appaltando, ed è questo il dato positivo, i lavori sulla viabilità secondaria: ho accelerato questi processi per un totale di circa 38 milioni di euro. Per quanto riguarda la transitabilità della Sp 4, chiusa da circa 4 anni a causa di una frana, c’è un finanziamento di 2,5 milioni di euro ed una promessa di finanziamento, da parte della Regione, pari a 2 milioni. Spero di far partire a breve l’inizio dei lavori anche se le procedure burocratiche per l’appalto variano da 8 a 12 mesi in Sicilia. Abbiamo tra l’altro provveduto a dismettere diverse società dell’Ente, rimangono i problemi con la Multiservizi, che ha 107 dipendenti e con cui abbiamo un impegno fino al 31 dicembre 2012. Cercheremo di utilizzare tutti gli ammortamenti sociali. Dismetteremo le nostre quote, permetteremo così alla società di poter operare sul mercato. La Provincia, allo stato attuale, rimane socia solo della Multiservizi e del Ceu (Consorzio ennese universitario)”.
Qual è invece l’episodio negativo da quando si è insediato?
“Ho perso la maggioranza in Consiglio provinciale per una serie di problematiche; con i consiglieri non ci siamo incontrati su una serie di modi di intendere la cosa pubblica. Sono stato ‘costretto’ a nominare una giunta tecnica con persone che ho ritenuto idonee e preparate per tale ruolo”.
Quali risultati ha ottenuto con la giunta tecnica?
“In questi 9 mesi siamo riusciti a portare avanti diversi progetti e risolvere alcune problematiche a cominciare dai lavori pubblici, al riconoscimento dell’Istituto tecnico superiore ad indirizzo energetico, importante per tutto il territorio, al distretto turistico che ci permetterà di utilizzare appieno diversi fondi per rilanciare il territorio con dei percorsi da offrire, grazie anche all’apertura della Villa Romana del Casale e all’inaugurazione a maggio della Venere di Morgantina. Il nostro obiettivo è di far pernottare per 2-3 giorni il turista nel territorio. Ad Enna abbiamo diverse riserve, otto laghi, diversi castelli, abbiamo tante opportunità e quindi un certo tipo di turismo possiamo promuoverlo. Possiamo determinare un rilancio del territorio, grazie anche all’outlet di Agira. Da quando è stato realizzato infatti registriamo un aumento nell’afflusso nei ristoranti della zona e sono aumentate le permanenze. Un segno di risveglio c’e, con il distretto, dove la Provincia svolge un’azione di coordinamento, dovremo erogare servizi adeguati. Altra cosa positiva è l’approvazione dei Pist e Pisu che interessano tutti i Comuni della provincia. Il modo di gestire è cambiato, con il federalismo fiscale non possiamo amministrare la cosa pubblica come un fatto passivo di spesa, ma mettere a reddito tutto ciò che abbiamo. Dobbiamo mettere gli operatori nelle condizioni di usufruire dei vantaggi di un territorio, dopo di che deve esserci la capacità imprenditoriale dei singoli a dare il proprio contributo, non si può più ragionare solo in funzione del contributo”.
Quali obiettivi per il 2011?
“Ridurre al massimo le spese correnti, improduttive e portare avanti la statalizzazione dei licei linguistici lasciando intatti i livelli occupazionali e culturali. Questi provvedimenti, inevitabili, mirano a ridurre i costi fissi della Provincia e utilizzare le risorse in investimenti. Sulle scuole intendo portare avanti i lavori di completamento di opere cominciate e mai finite. Ad esempio a Barrafranca c’è una casa di riposo incompleta e inutilizzata, noi abbiamo già deliberato un’offerta di partecipazione del privato che completerà l’opera e a cui daremo in gestione gratuitamente la struttura per 30 anni. Su questa scia voglio completare diverse opere già avviate. Tra l’altro stanno uscendo i bandi Poin su turismo, territorio-ambiente e cultura che potremmo utilizzare sempre nella logica di valorizzare il territorio. E ancora, portare avanti la Nord-Sud, con i fondi Fas che ci vogliono togliere e proseguire la battaglia sulla ferrovia: inutile portare avanti progetti che non si faranno mai come la linea Palermo-Catania, con una galleria di 30 km, ma piuttosto riprendere, con investimento di 8 milioni di euro, la veccia linea per collegare Catania-Palermo in 2 ore e mezzo, attraversando Caltanissetta ed Enna”.
 

 
L’Ato idrico più virtuoso della Sicilia non può pagare per le infrazioni degli altri
 
Qual è il livello di informatizzazione?
“La Provincia è un ente parzialmente informatizzato. L’informatizzazione facilita il controllo e consente una facile gestione, ma ci vogliono risorse che non abbiamo. Abbiamo dei residui per 8 milioni di euro ma per il Patto di stabilità non li possiamo spendere. La cultura virtuosa, per assurdo, da noi significa essere penalizzati”.
Come è da voi la situazione dell’Ato idrico?
“C’è un’azione di protesta contro la Regione e abbiamo chiesto un incontro con il presidente Lombardo. L’Ato idrico di Enna è uno dei migliori in Sicilia: abbiamo realizzato il rifacimento della rete in 5 comuni, abbiamo pronti 6 progetti esecutivi per altri comuni, non abbiamo procedure di infrazione, aspettiamo solo che si firmi l’accordo di programma quadro per alti progetti per complessivi 40 milioni di euro, già esecutivi. Ciò ci consentirebbe di fare altri lavori, attenuare il problema occupazionale, ridurre le perdite idriche (60% in tutta la provincia) e automaticamente ridurre le tariffe. Date le infrazioni negli altri Ato, stanno spostando le somme che ci spettano verso altri Ato non virtuosi. Il risultato è il seguente: Enna che è virtuosa perde le somme, non fa le opere e così diventa oggetto di infrazione. Lombardo non può trascurare il nostro Ato e quello di Caltanissetta”.
Quali sono i rapporti con il sindaco e la Kore?
“Da parte nostra è un rapporto di collaborazione che però non sempre viene ricambiato, come nel caso della Kore. Il mio obiettivo è di dare un contributo e non essere dalla parte di chi non crede nelle istituzioni. Per me occorre guardare all’interesse della collettività”.
 

 
Curriculum
 
Giuseppe Monaco è nato il 15 maggio del 1948; è laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Chirurgia generale. Dal 1974 è dipendente dell’Azienda ospedaliera “Umberto I” di Enna e dal 1999 dirigente di II livello dell’Unità operativa di Chirurgia generale presso lo stesso ospedale. Ha ricoperto diversi incarichi politici nel Msi e poi in Alleanza nazionale ed è stato più volte consigliere comunale a Regalbuto ed Enna. Dal 1987 al 2006 è stato presidente di un istituto di credito locale e dal maggio 2008 è presidente della Provincia regionale di Enna.

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