Economia. Crollo degli appalti. Enti locali immobili.
Piccoli cantieri. Da tempo immemorabile si parla di sbloccare i piccoli cantieri che libererebbero una miriade di fondi e incrementerebbero gli appalti pubblici. Cosa che però non è mai avvenuta.
570 appalti. Nel 2010 ci sono stati appena 570 appalti che divisi per i 390 Comuni, le 9 Province e la Regione, vuol dire che mediamente ogni ente pubblico siciliano ha bandito un appalto e mezzo in un anno.
Una debacle continua e inesorabile. Il crollo degli appalti pubblici in Sicilia sono probabilmente una delle cause principali della profonda crisi delle imprese: per quelle edili in particolar modo ma anche per l’enorme indotto che vi gravita attorno. Nell’ultimo triennio, conti alla mano, si è registrata una contrazione di circa il 70 per cento dei fondi investiti dalle amministrazioni a tutti i livelli per le opere pubbliche. Una cifra enorme che va quasi dal milione e 300 mila euro del 2007 agli appena 500.000 euro del 2010. Si è passati da 1.238 gare bandite alle attuali 570. Numeri impietosi che sono stati snocciolati dall’Osservatorio regionale dell’Ance Sicilia, l’Associazione nazionale costruttori edili, e che lascia spazio a pochi altri commenti. In realtà molti amministratori dicono di avere a disposizione molti meno soldi da qualche anno a questa parte ma è una bugia. (
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