E-gov. Come l’età della carta favorisce il clientelismo.
Normativa. Il Codice dell’amministrazione digitale, introdotto nel 2006, con il recente dlgs 235/2010 è stato ammodernato e coordinato con la riforma della Pa voluta da Brunetta.
Ritardi. Passano gli anni ma i Comuni non si sono ancora adeguati a tutte le regole: inattuati pagamenti on line, comunicazione con la Pec, Ufficio unico Ict e altre disposizioni previste.
PALERMO – L’applicazione del Cad (Codice dell’amministrazione digitale) rappresenta un vero e proprio diritto per cittadini ed imprese a ottenere l’applicazione delle nuove tecnologie nei rapporti con la Pa: in sostanza viene resa obbligatoria l’innovazione nel modo più naturale, da una parte offrendo ai cittadini il diritto di interagire sempre, dovunque e verso qualsiasi amministrazione attraverso Internet, posta elettronica, reti; dall’altra stabilendo che le amministrazioni devono organizzarsi in modo da rendere sempre e comunque disponibili le informazioni ed i servizi in modalità digitale. Eppure, navigando per i portali dei nove Comuni capoluogo, ci si rende conto che, se la posta elettronica certificata è presente in quasi tutte le home page, il resto delle norme codificate dal Codice per l’amministrazione digitale, rimangono disattese. (
continua)