Vacanze, gli italiani puntano sul relax dell'agriturismo: meglio delle città d'arte - QdS

Vacanze, gli italiani puntano sul relax dell’agriturismo: meglio delle città d’arte

Vacanze, gli italiani puntano sul relax dell’agriturismo: meglio delle città d’arte

mercoledì 04 Maggio 2011

In un anno segnato dalla crisi del settore, il turismo "verde" riesce ad attrarre più del settore alberghiero. Recntemente il Times ha menzionato un baglio in provincia di Trapani come eccellenza del territorio

PALERMO – Se il turismo italiano soffre (-14,5% di presenze nel 2010), l’agriturismo limita i danni e chiude a -6,5%, meglio del settore alberghiero (-9,6%) e di quello extralberghiero (-19,9%). “I tradizionali richiami delle città d’arte, dai siti archeologici, ai musei – dice Vittoria Brancaccio, presidente di Agriturist – restano forti, ma non bastano a sostenere una ripresa, che tarda a concretizzarsi. Sempre più numerosi sono i turisti che vogliono vivere emozioni immediate, esperienze inconsuete, scoprire nuove mete, di cui l’offerta istituzionale parla poco. L’agriturismo risponde a queste nuove motivazioni del viaggio, lungo o breve che sia, e per questo sente meno la crisi”.
 
Secondo un sondaggio effettuato dall’Osservatorio nazionale del turismo, al primo posto, fra cio’ che oggi i turisti apprezzano di più, c’è la cordialità di chi ospita, aspetto che, per la maggioranza degli intervistati, deve distinguere la vacanza “verde”. Seguono la qualità della ristorazione, le possibilità di intrattenimento, il comfort degli alloggi, il contesto ambientale (natura, paesaggio, assenza di fonti di inquinamento).
L’offerta culturale è mediamente al settimo posto, ma con significative differenze fra turisti italiani (ottava posizione) e stranieri (quinta). Anche la convenienza del prezzo rappresenta un significativo fattore di scelta.
 
Con un altro sondaggio, l’Osservatorio Nazionale del Turismo ha indagato su come il turista preferisce trascorrere la giornata, confermando che le tradizionali visite culturali a monumenti e musei sono precedute, nell’ordine, da passeggiate ed escursioni e da degustazioni di prodotti enogastronomici locali e partecipazioni a feste tradizionali, “attività” queste che trovano nell’agriturismo condizioni ideali per realizzarsi.
Le risposte degli intervistati rafforzano la sintonia fra agriturismo e desideri del turista: “Ho fatto shopping” (in campagna si va alla scoperta soprattutto di prodotti enogastronomici e artigianali tipici); “Ho conosciuto gente del luogo” (le piccole comunità rurali sono generalmente accoglienti e disposte al dialogo); “Ho giocato o chiacchierato con amici” (nell’azienda agrituristica è facile conoscere gli altri ospiti con cui condividere interessi e curiosità).
 
E le proposte di vacanza in agriturismo prendono sempre più piede tra gli amanti della campagna e della cucina tipica regionale, complice anche il riconoscimento arrivato da un recente articolo di Caroline Hendrie sul Times, ricco di elogi per l’atmosfera e i sapori delle vacanze in agriturismo in Italia. Nell’articolo la Hendrie celebra il fascino di una soluzione che spesso fa incontrare il relax e gli scenari della vita di campagna con il gusto delle eccellenze del territorio, con la possibilità di vivere a stretto contatto con coloro che tramandano e mantengono vive tradizioni come quella della preparazione casalinga della pasta, magari partecipando in prima persona alla “stesa”. Ma si bea anche della ricchezza di alcune tipicità, come nel caso dell’olio dell’agriturismo “Baglio Fontanasalsa”, in provincia di Trapani, di Maria Caterina Burgarella, che per la sua altissima qualità, è stato recentemente scelto da Moet et Chandon, nella persona di Richard Geoffroy, Chef de Cave della prestigiosa azienda nata nel 1734, tra i prodotti di eccellenza mondiali da abbinare allo champagne Dom Perignon.

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