Tremonti firma la convenzione per la Rg-Ct - QdS

Tremonti firma la convenzione per la Rg-Ct

Antonio Casa

Tremonti firma la convenzione per la Rg-Ct

sabato 14 Maggio 2011

Autorizzato finalmente il project financing per il raddoppio dei 60 km, dal capoluogo ibleo a Lentini. Il ministro non consente che lo Stato si accolli gli stipendi di vigili del fuoco e controllori di volo

PALERMO – Nel momento in cui la breve quanto intensa attività stromboliana dell’Etna, con la conseguente chiusura dell’aeroporto di Catania per 24 ore, ha ricordato a tutti la paradossale vicenda dello scalo “Magliocco” di Comiso, pronto da mesi ma chiuso perché il ministro dell’Economia continua a non volere che lo Stato si accolli il pagamento degli stipendi del personale di controllo del volo e dei vigili del fuoco, è giunta la notizia che lo stesso Giulio Tremonti ha firmato la convenzione per il project financing necessario alla realizzazione del raddoppio della Ragusa-Catania, circa 60 km dalla perferia nord del capoluogo ibleo fino a Lentini.
A Palermo come a Ragusa, dove è in preparazione la manifestazione di protesta in programma a Roma per mercoledì prossimo proprio per chiedere gli investimenti sulle infrastrutture che mancano a questa parte della Sicilia, la firma è stata salutata, ovviamente, con favore, anche se l’esperienza insegna che prima della definitiva aggiudicazione dei lavori e dell’inizio dei cantieri, ne corre.
“Il via libera del ministro Tremonti allo schema di convenzione per il project financing della Ragusa-Catania premia il pressing operato in tutti questi mesi dalla Regione siciliana, che ha saputo fugare ogni, pur irragionevole, dubbio sul finanziamento dell’opera e sulla volontà di concorrere a realizzarla”, afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Pier Carmelo Russo. “Adesso – aggiunge Russo – ci attendiamo tempi brevissimi per l’inizio dei lavori e, per la nostra parte, ci impegneremo in tal senso. Non mancheremo, tuttavia, di vigilare, così come ha più volte sottolineato il presidente Lombardo, sulla congruità dei pedaggi che verranno applicati rispetto al flusso reale di traffico che si potra’ registrare”.
“È senz’altro un grande risultato – dichiara per tutta la Commissione speciale sulle grandi infrastrutture del Consiglio provinciale di Ragusa, Giovanni Occhipinti – e non possiamo non mettere in risalto l’impegno profuso nelle ultime settimane dal nostro deputato nazionale Nino Minardo, anche per rendere funzionante al più presto,  l’aeroporto di Comiso. Non bisogna però, abbassare la guardia e continuare a vigilare affinché non vengano posti, artificiosamente, altri ostacoli per giungere al traguardo definitivo. A tal proposito – continua il presidente del Consiglio provinciale e della Commissione speciale grandi infrastrutture – la commissione ha deciso di incontrare al più presto il nuovo commissione ha deciso di incontrare al più presto il nuovo commissario del Consorzio autostradale siciliano, per chiedere ragguagli riguardo una delibera del Comitato di Sorveglianza del Programma Operativo Fesr Sicilia 2007-2013, del 28 aprile scorso, con la quale si rimodulava la cifra di 914 milioni di euro a favore dei “Grandi Progetti”, tra i quali l’autostrada Siracusa-Gela (si attende l’autorizzazione dell’Anas dopo l’ok alla Via da parte del ministero dell’Ambiente al tratto Rosolini-Modica di circa 20 km), congiuntamente alla Ragusa-Catania, al porto di Pozzallo e all’aeroporto di Comiso”.
Appunto. Perché come dice l’assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi, “l’aeroporto di Comiso dovrebbe essere aperto da tempo, perché la Sicilia sud orientale necessita di un altro scalo che, con Fontanarossa, contribuisca a movimentare le merci, gli affari e il turismo, dando un notevole impulso alle imprese siciliane e all’economia dell’intera Isola. L’aeroporto – continua Venturi – resta, invece, chiuso per i cavilli burocratici con cui il Governo nazionale, ancora una volta, mortifica la Sicilia, trattandola come l’ultima delle sue colonie. Salvo accorgersi dei suoi stessi errori quando, come giovedì, l’aeroporto di Catania viene chiuso per effetto della ‘cenere vulcanica’. In occasioni come questa c’è chi rimpiange di non avere Comiso a disposizione”.

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