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Palermo – Comune: Giunta e bilancio restano ancora un’incognita

Luca Insalaco

Palermo – Comune: Giunta e bilancio restano ancora un’incognita

sabato 04 Luglio 2009

Intanto, il documento economico non è arrivato in Consiglio. L’Idv: “Chiederemo dei chiarimenti”. Dopo l’azzeramento dell’esecutivo, si attendono risposte dal sindaco Cammarata

PALERMO – Equilibri ancora in alto mare a Palazzo delle Aquile, quelli politici come quelli di bilancio. Azzerata la Giunta municipale, il sindaco Diego Cammarata continua il giro di consultazioni con i partiti di maggioranza per la nomina dei nuovi assessori, con un occhio rivolto a Palazzo d’Orleans. Una coltre di mistero, intanto, continua ad avvolgere la situazione debitoria del Comune. Nella VII commissione consiliare non c’è ancora neppure l’ombra del bilancio di previsione, la cui bozza era prevista in discussione per l’inizio di questa settimana.
“La prossima settimana – annuncia Elio Bonfanti, consigliere dell’Italia dei valori e componente della commissione Bilancio – chiederemo chiarimenti sul ritardo del documento finanziario, uno strumento indispensabile per avere contezza dei debiti del Comune e delle ex municipalizzate e capire se si sta configurando una situazione di dissesto”.
Esprime preoccupazione per i conti di Palazzo delle Aquile anche l’Mpa, secondo molti in procinto di rientrare nella squadra di governo cittadino. “Il sindaco non si preoccupi di fare la Giunta ma di fare il bilancio” è l’appello di Mimmo Russo, capogruppo degli autonomisti a Sala delle Lapidi, che avverte: “Se entro la settimana non avremo risposte certe, l’Mpa si recherà dal presidente della Regione, Raffaele Lombardo, per chiedergli di nominare un commissario ad acta che approvi subito il bilancio”. Smentendo di aver fornito indicazioni sulle nomine assessoriali, Russo lega inoltre un eventuale rientro in Giunta ad alcune precise condizioni: un programma di dieci punti che preveda il risanamento del bilancio, una politica di rigore dell’amministrazione a partire dall’abolizione delle autoblu, l’azzeramento dei Consigli di Amministrazione e la nomina di un amministratore unico per tutte le società collegate. Una richiesta, questa, condivisa anche dal gruppo consiliare Un’Altra Storia, secondo il quale occorre sottoporre le ex-municipalizzate “all’immediato vaglio di congruità dei costi, soprattutto di quelli relativi al personale, che rappresentano l’elemento di maggiore incidenza sui bilanci”. “In particolare – incalza Nadia Spallitta – devono subito essere sospesi gli incentivi, le indennità di produzione, i super minimi e le altre numerose voci che hanno elevato il costo del personale senza una controprestazione in termini di quantità e qualità dei servizi e delle attività svolte”.
 

 
Assessori. Le certezze sono Bavetta e Scoma
 
PALERMO – Plaude alla scelta del primo cittadino di azzerare la Giunta, Giovanni Greco, consigliere del Pdl vicino a Gianfranco Miccichè. “Mi auguro – chiede Greco – che Cammarata riduca il numero degli assessori da 16 a 12, al fine di ottenere un risparmio per le casse comunali e dare un segnale forte ai cittadini”. Chi di sicuro continuerà a far parte dell’esecutivo è l’Udc, i cui vertici regionali e provinciali nei giorni scorsi hanno “ribadito la volontà di partecipare con forza all’azione politica e amministrativa nell’interesse della città”. Le uniche due certezze sul Cammarata-ter sono legate all’ingresso dell’ex assessore regionale alla Famiglia, Francesco Scoma e alla riconferma di Sebastiano Bavetta. Contro l’assessore al Bilancio in settimana si è scagliato il capogruppo consiliare del Pd, Davide Faraone: “Cammarata cacci via Bavetta, colui che ha avallato il disastro in cui versano oggi le casse del Comune”.

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