Pesca. Settore in crisi, ma non si trovano le contromisure.
Concause. L’incremento del costo del gasolio (+38,5%), la flessione degli scambi (-10%), la riduzione dei prezzi (-10/20%) dei prodotti ittici, hanno condizionato pesantemente il settore.
Diminuiscono i lavoratori. Secondo il Rapporto annuale pesca e acquacoltura 2010, i lavoratori del settore sono stati 1.500 in meno nel 2010 e 4.500 in meno nell’ultimo triennio.
PALERMO – Non si ferma l’emorragia di posti di lavoro nel comparto pesca in Sicilia: sono stati 1.500 in meno nel 2010; 4.500 in meno nell’ultimo triennio. è quanto emerge dal Rapporto annuale pesca e acquacoltura 2010, redatto dal comitato scientifico dell’Osservatorio Mediterraneo della Pesca.
Il rapporto è una radiografia del sistema dell’industria ittica nell’isola. A luglio 2010 risultano attivi 3.017 pescherecci, il cui tonnellaggio medio è di poco superiore alle 20 tonnellate: il 18 per cento circa dei pescherecci siciliani ha meno di 20 anni, più del 31 per cento supera i 40, solo il 10 per cento, invece, è di nuova costruzione o ha subito importanti modifiche di ammodernamento. (
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