36 milioni di euro dall'Ue per le pmi che riducono l’impatto ambientale - QdS

36 milioni di euro dall’Ue per le pmi che riducono l’impatto ambientale

Francesca Di Giovanni

36 milioni di euro dall’Ue per le pmi che riducono l’impatto ambientale

mercoledì 07 Settembre 2011

Sta per scadere l’invito a presentare proposte progettuali per il Programma comunitario Cip-Eip-Eco-Innovation 2011. Fra gli obiettivi del bando, quello di incrementare l’utilizzo ottimale delle risorse nelle aziende

PALERMO – Ancora per pochi giorni resta aperto l’invito a presentare proposte progettuali per il Programma comunitario Cip-Eip-Eco-Innovation 2011, pubblicato dall’Ufficio della Presidenza di Bruxelles.
Testo rivolto sia a persone pubbliche che private purché residenti negli stati membri dell’Unione Europea. Il budget messo a disposizione, per le suddette proposte, è di circa 36 milioni di euro, mentre la durata di realizzazione non dovrà essere superiore ai 36 mesi.
Il Programma Eco-Innovation è stato pubblicato nell’ambito del Programma Quadro per la competitività e l’innovazione (Cip) e, a sua volta, viene gestito dalla (Eaci) – Agenzia esecutiva costituita per l’innovazione. L’obiettivo di questo programma è quello di sostenere progetti relativi a prodotti, servizi o processi, le cui finalità devono prevenire o ridurre gli impatti ambientali ed inoltre, contribuire all’utilizzo ottimale delle risorse. Un programma che mira alla riduzione del divario tra ricerca e dimostrazione tecnologica da un lato, e commercializzazione dall’altro, allo scopo di creare benefici ambientali e, in più, contribuire all’innovazione. Intendendo per eco-innovazione qualsiasi forma di prodotto, processo o servizio il cui contributo porta ad uno sviluppo ambientale sempre più sostenibile. Anche l’utilizzo di risorse naturali, compresa l’energia, deve essere più efficiente e responsabile affinché si riduca l’impatto ambientale.
I progetti possono essere presentati da singoli enti o da consorzi costituiti da più partners anche se avranno priorità le piccole e medie imprese (pmi). Nel bando sono state definite delle aree progettuali riguardanti il riciclo dei materiali, i prodotti per le iniziative sostenibili, il settore alimentare, l’acqua, e le imprese “Verdi”. Verranno finanziati progetti che rispettano i requisiti previsti entro queste aree, quale: un ridotto consumo di risorse e di materie prime, processi di fabbricazione innovativi, prodotti puliti innovativi, sistemi di distribuzione volti al risparmio di acqua, progettazione, implementazione e lancio sul mercato di beni di consumo innovativi.
Requisiti questi che permetteranno di realizzare iniziative volte alla valorizzazione e al risparmio di energia, all’aumento dell’efficienza delle risorse produttive, ad una diminuzione dei volumi di rifiuti biodegradabili, a nuovi processi per la gestione e una migliore qualità dell’acqua. Condizioni, queste, con un obiettivo comune, quello di ridurre l’impatto ambientale.
I progetti, inoltre, dovranno rispettare i criteri della Politica Integrata dei Prodotti, considerare l’intero “ciclo di vita” ed allinearsi con il Piano di Azione sul Consumo e sulla Protezione Sostenibile. In più le azioni dei progetti potranno fare riferimento alla Direttiva Ecodesign e basare la performance di un nuovo prodotto sul marchio europeo di qualità ecologica.
 


Approfondimento. Con il bando saranno finanziati circa 50 progetti
 
La promozione dell’Ecoinnovazione esplica un ruolo importante in quanto contribuisce all’attuazione del Piano per le tecnologie ambientali. L’obiettivo principale di quest’ultimo è quello di convogliare le potenzialità delle suddette tecnologie per la protezione dell’ambiente e di sostenere la competitività e la crescita in attuazione del “Pacchetto Clima” della Strategia Europea 2010. I progetti che verranno finanziati saranno circa 50, con un contributo comunitario che coprirà, fino al 50%, i costi totali ammissibili. Saranno considerati ammissibili soltanto i costi connessi all’azione innovativa, le spese del personale, i viaggi e le trasferte per la realizzazione del progetto, l’acquisto di materiali, le attrezzature e le infrastrutture. I progetti di ricerca e sviluppo della gestione e pianificazione del territorio e della gestione delle aree naturali, devono essere proposte nell’ambito del programma comunitario Life o/e nell’ambito del settimo Programma Quadro.

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