Corridoio 1: battaglia a tutto campo - QdS

Corridoio 1: battaglia a tutto campo

Rosario Battiato

Corridoio 1: battaglia a tutto campo

sabato 17 Settembre 2011

Pier Carmelo Russo: Il commissario Ue Sim Kallas sarebbe favorevole alla costruzione dell’infrastruttura. Lombardo allerta tutti gli interlocutori possibili, per Castelli l’esito è nelle mani della Commisione

PALERMO – Il pressing ormai è asfissiante. Dopo la seconda lettera di Raffaele Lombardo a Barroso per scongiurare il rischio che possa saltare il progetto del Corridoio 1 Berlino-Palermo, adesso il governatore e i politici isolani, a livello nazionale e locale, continuano l’azione di marcatura strettissima su Roma, invitando il governo ad esercitare quell’azione di lobbying necessaria per evitare che l’Ue sposti l’asse infrastrutturale altrove. Nei giorni scorsi anche Altero Matteoli, ministro per le Infrastrutture, aveva ribadito l’importanza e l’irrinunciabilità del Corridoio 1. Solo che dall’Ue non trapela nulla, visto che la discussione sul futuro delle infrastrutture europee era stata rimandata al periodo autunnale.
A livello nazionale ci hanno pensato i deputati del Movimento per le Autonomie che hanno presentato, a prima firma del capogruppo Carmelo Lo Monte, un’interpellanza urgente per chiedere al Governo “una posizione chiara e decisa nel riaffermare la priorità del Corridoio 1 Berlino Palermo”. Si tratta del naturale seguito alla mozione che i deputati Mpa avevano presentato nel luglio scorso. “Sul Corridoio 1 – afferma Lo Monte in una nota – va fatta chiarezza in tempi brevissimi e non sono più accettabili le continue contraddizioni tra i vari responsabili del Governo italiano”. Anche il Pd non dorme, e ha presentato un’interrogazione alla Camera, primo firmatario Angelo Capodicasa. “Se quanto annunciato sulla stampa fosse confermato, – ha spiegato l’esponente democratico – la Sicilia sarebbe esclusa dai principali assi viari e dagli investimenti per le infrastrutture”.
Sul futuro del Corridoio è intervenuto anche Pippo Gianni, Popolari Italia Domani. Il richiamo è diretto al ministro Matteoli perché  sarebbe uno scempio se il corridoio cosiddetto Palermo-Berlino si fermasse a Napoli. Così come non sarebbe accettabile che un HUB strategico come il porto di Augusta venisse per qualsiasi ragione messo in discussione. Parliamo di navi alte come grattacieli, di uno snodo fondamentale anche per i rapporti con l’est e con la Cina che deve vedere il proprio potenziamento e non la dismissione”.
Nei giorni scorsi Raffaele Lombardo, dal suo blog, ha elencato tutte le azioni compiute per fare in modo che la Sicilia possa ancora restare aggrappata, almeno infrastrutturalmente parlando, all’Europa. In ballo anche il destino del Ponte, un’opera su cui Raffaele Lombardo ha investito moltissimo in termini politici.
 
"Dopo tutto quello che ha speso, e non solo a parole, il nostro governo – ha spiegato Lombardo – a cominciare dal presidente del Consiglio, sulla questione del Ponte sullo Stretto, bocciarlo facendo venire meno la legittimazione europea per cui, saltando il corridoio 1, il ponte sarebbe un’opera isolata e fine a se stessa, sarebbe un fallimento”. Secondo il governatore proprio i dissidi interni al governo potrebbero portare alla fine del progetto europeo. “La cosa grave, che sapevamo e che abbiamo letto dalle parole di Tajani è che è il nostro governo che decide quello che si fa in Italia. Questa deviazione da Napoli a Bari di quel percorso che invece portava a Reggio e poi attraverso il ponte alla Sicilia, è certamente il frutto di qualche logica antimeridionale che sarà prevalsa magari in qualche oscuro funzionario, perché non voglio pensare che ci sia responsabilità di qualche ministro”. E le diatribe dentro e fuori la maggioranza non sono mancate.
Nei giorni scorsi è intervenuto anche Roberto Castelli, viceministro ai trasporti, per giustificare certa tendenza mediatica che lo dava come regista occulto della tiepida attenzione del governo nei confronti del corridoio, spiegando come tutto sia demandato alla Commissione. Nei giorni scorsi ha parlato anche Pier Carmelo Russo, che ha invece espresso un pensiero diverso. “Per noi il corridoio 1 Palermo-Berlino rimane fondamentale, come ha più volte sottolineato il presidente Lombardo. è il Governo Berlusconi che invece sta facendo confusione, anche perché il commissario Ue Sim Kallas ha fatto sapere di essere d’accordo a realizzare l’opera”.
 


Grandi infrastrutture, cinesi a lezione di innovazione in Sicilia
 
PALERMO – Le attività legate alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina sono state l’argomento di un incontro tenutosi oggi tra la società Stretto di Messina ed una delegazione cinese composta da rappresentanti del Ministero dei Trasporti, del Ministero delle Ferrovie, del Ministero del Commercio e dell’Istituto per la pianificazione e ricerca dei trasporti. I temi dell’incontro, al quale hanno partecipato anche rappresentanti dell’Ambasciata cinese e della Regione Siciliana, hanno riguardato l’alta specializzazione ed innovazione che caratterizza l’insieme degli interventi previsti per la realizzazione dell’opera dal punto di vista tecnico, procedurale, gestionale, ambientale e finanziario. L’incontro è stato chiesto nei mesi scorsi dalle autorità cinesi, con l’obiettivo di condividere il know how italiano sviluppato per il ponte sullo Stretto, al fine di fornire elementi utili alla realizzazione del progetto di collegamento stabile attraverso lo Stretto di Qiongzhou. Un’opera programmata dal governo di Pechino per portare l’alta velocità ferroviaria dal Continente all’isola di Hainan, importante centro economico, di comunicazione e turistico della Cina meridionale.

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