Palermo - Consiglio comunale bloccato e improduttivo - QdS

Palermo – Consiglio comunale bloccato e improduttivo

Luca Mangogna

Palermo – Consiglio comunale bloccato e improduttivo

martedì 20 Settembre 2011

Un’assemblea inefficiente causa di uno stallo amministrativo e di un danno economico per i cittadini. Il presidente Campagna: “La battaglia politica ha arrestato l’attività consiliare”

PALERMO – É assolutamente inefficiente la produttività del Consiglio comunale di Palermo. Infatti spesso vengono presentati a Sala delle Lapidi un numero che tocca i 200 punti all’ordine del giorno, senza che sia quasi mai approvato nessun atto.
Uno stallo che inficia l’amministrazione palermitana, che in questo modo non trova nessun mezzo per agire, quando si passa alla discussione in Consiglio. Emblematica in tal senso è stata la bocciatura del bilancio consuntivo, che si è registrata proprio alcuni giorni fa, per la seconda volta. Abbiamo quindi raggiunto il presidente del Consiglio, Alberto Campagna, per chiedere delucidazioni sull’attuale stallo operativo che vige in seno a Sala delle Lapidi.
“Al momento – ha detto Campagna – vi è una contrapposizione politica che esiste fra le varie opposizioni e l’ormai ex maggioranza che chiaramente non ha più i numeri per poter governare, considerato che le opposizioni sono diverse e hanno una quantità superiore di consiglieri”.
Secondo Campagna è questo il reale motivo che impedisce il lavoro al Consiglio. “L’attività è ostruita perché ogni delibera viene osteggiata – ha proseguito – non c’è un vero interesse per la collettività: la battaglia politica di fatto ha arrestato l’attività consiliare e di conseguenza il bene comune dei cittadini, perché molte delibere di interesse collettivo vengono bloccate”.
Campagna ha individuato una ragione ben precisa per lo stallo: “La frammentazione politica e le varie opposizioni sono quelle che rallentano l’operato del Consiglio e impediscono di agire – ha spiegato – non c’è solo un’opposizione di sinistra, ma ce ne sono anche a destra e al centro”.
Naturalmente questa inefficienza danneggia ulteriormente i cittadini. “Chiaramente le sedute infruttuose sono anche uno spreco per le tasche dei palermitani – ha proseguito Campagna – i cui contributi finiscono nel vuoto”. Il presidente del Consiglio comunale ha anche rivelato di essere stato vicino a compiere un gesto clamoroso.
“Più volte ho invitato i consiglieri alla collaborazione – ha asserito – e ho persino minacciato di non convocare più il Consiglio se la situazione non si fosse sbloccata, ma non ho più dato adito alla mia intenzione per non essere tacciato come il responsabile del malfunzionamento del Consiglio stesso. Così continuo a convocare le sedute, ma i risultati sono pressoché nulli”.
 

 
Composizione. Solo 21 consiglieri di gruppi a sostegno della maggioranza
 
PALERMO – Il presidente del Consiglio comunale di Palermo, Alberto Campagna, per spiegare l’attuale stallo operativo che vige a Sala delle Lapidi, ha parlato di “frammentazione politica” e ostruzionismo delle opposizioni, di fatto ormai in maggioranza.
Scorrendo la composizione del Consiglio è altresì difficile contestare quanto affermato da Campagna. Esso è infatti composto da 51 consiglieri e i gruppi che sostengono l’ex maggioranza sono tre: il Pdl (dieci consiglieri), FdS (sei) e Pid (cinque), nettamente in minoranza dunque rispetto alle opposizioni, contando anche i sette esponenti del gruppo misto.
La frammentazione che alimenta il disaccordo è presto spiegata inoltre dalla presenza di minuscoli gruppi, anche di soli due consiglieri e che hanno matrice politica assai differente, come L’Altra Sicilia, di sinistra vendoliana, e Alleati per la Sicilia, dissidenti dell’Udc vicini all’Mpa. È chiaro che un Consiglio con una composizione così frastagliata non riesce a operare.

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